Dopo Midsommar, come s'é detto, inizia l'Estate: il vero momento dell'anno in cui gli Svedesi ritornano in vita, e contemporaneamente scompaiono. Le strade dell'Ultima Thule si svuotano, i cortili dell'Universitá ricordano le pendici dell'Etna in agosto, le piazze del centro sono lasciate al ludibrio di nugoli di gabbiani, taccole (Konrad Lorentz ne sarebbe stato felice), gazze e alcolisti, tutti presi dalla lotta primordiale per la conquista dei Bidoni della Spazzatura.
Dove sono andati tutti quanti?
La risposta é: la
Stuga. La
stuga, dopo la
Fika, l'Etanolo e il
lagom, é una necessitá vitale per ogni Svedese che voglia veramente definirsi tale, e non é altro che una graziosa
casetta-baita-cottage o che, situata di preferenza in riva ad uno specchio d'acqua. Il detto specchio d'acqua varia in dimensioni dal mare (sic!), al lago, ma anche un fiume o una palude possono andare bene. L'importante é che l'acqua ci sia. Il dettaglio é spesso fondamentale, perché certe stughe sono veramente lontane da ogni graziadidio, da necessitare di una sorgente del prezioso liquido, senza il quale, si sa, l'organismo umano andrebbe in malora.
Di stughe ne esistono parecchi tipi e gradi di comfort.
Il modello piú frugale: prevede una baita spartana di un'unica stanza, in cui non si gode né dell'allacciamento alla rete elettrica, né a quella dell'acqua. La posizione ideale é al termine di un'impervia salita in mezzo ai boschi delle Montagne Lapponi. Se avete bisogno di dar aria al Lavoro del vostro Corpo, ci sono i boschi, oppure una cabinetta di legno detta utedass (cesso all'aperto), corredata di gabinetto-cisterna interrata con coperchio di polistirolo. La detta cisterna necessita ovviamente di esser svuotata a intervalli periodici: sul come, vi arrangiate. Siete o no veri discendenti dei Vichinghi? E allora smettela di fare gli schizzinosi.
L'esperienza comprende una deliziosa sessione di Agopuntura Zanzaresca durante dette Sedute, mentre per desinare ci sono i boschi pieni di alci e mirtilli, e quel laghetto semipaludoso con acqua arricchita di pesci e giovani zanzare.
Il luogo abitato piú vicino é a 200 Km di distanza (esprimibile in termini svedesi anche come 20 mil), il che a molti potrebbe sembrare una distanza siderale, ma per un Norrlandese é come dire qua dietro l'angolo. Tutto ció implica che uno deve caricarsi in macchina il necessario per vivere in completo isolamento per diverse settimane, e qui si spiega finalmente perché gli svedesi godano di cosí tanti giorni di ferie:
primo, perché in un posto cosí buio d'inverno uno ha il sacrosanto diritto di ricaricare la propria vitamina D quando ci sono quei 3-4 giorni di Sole;
secondo, perché con ferie piú corte uno non avrebbe neanche il tempo di arrivare alla sua stughetta in-mezzo-al-nulla, che giá é ora di tornarsene a casa.
All'estremo opposto, ci sono le stughe-ville: una stuga-villa é praticamente una casa normale, abitabile tutto l'anno, dotata di acqua luce telefono internet TV satellitare riscaldamento strada spalata da trattore d'inverno cassetta della posta vicini rompiballe vicini ficcanaso, eccetera. L'unica differenza con una casa normale é che la stuga-villa é leggermente al di fuori del centro abitato, e dona al suo possessore l'illusione di essere in mezzo alla Natura Selvaggia. In realtá, come detto, la detta stuga-villa é circondata da molte altre simili raggruppate in una Comunitá. Se avete letto in giro di come funziona in Svezia, immaginerete subito che la Comunitá prevede alcune riunioni, o möte, la cui attivitá principale é nominare un Presidente del möte, un Segretario del möte, qualcuno (justerare) che fa rispettare l'Ordine del Giorno del möte. Incidentalmente, si deciderá anche di quanto pagare di quota annua, e si constaterá di come l'acqua della rete sia diventata piú torbida. Il tutto verrá messo agli Atti (dal momento che io a questi möte non sono mai andata, riporto la versione che ne dá mio suocero).
Siccome la Svezia é e deve restare apparentemente lagom, si dá il caso che le stughe-ville abbiano certe restrizioni di carattere costruttivo, per non dar l'impressione che il proprietario sia un po' troppo possidente: la metratura non deve superare un certo limite (credo sia sui 100 m2), l'altezza non deve superare il piano e mezzo.
Gli astuti Possidenti allora hanno elaborato semplici ed efficaci strategie:
non hai spazio per la stanza degli ospiti? allora costruisci un'altra stughetta piccina in parte, con stanza, caminetto, cucinino e bagnetto.
vuoi la sauna (bastu), ma il bagno é troppo grande? allora costruisci un'altra stughetta piccina in parte, dotata di sauna, bagnetto, frigorifero per le birre, ed eventualmente una grande tunna (botte), piena d'acqua riscaldata per fare il bagno all'aperto anche d'inverno con -20 gradi.
devi parcheggiare la macchina in modo che non sia soggetta alle intemperie? allora costruisci un garage riscaldato in cui puoi riporre anche gli attrezzi.
vuoi una sala da pranzo capiente in cui ospitare i tuoi colleghi di bisbocce? allora correda la stuga di una veranda coperta, e pianpianino mettila sotto vetro. Sotto certe condizioni costruttive la veranda non viene considerata parte della metratura ufficiale della stuga.
E fu cosí che la stuga-villa si corredó di altre tre o quattro costruzioni tutt'intorno, a cui si aggiungono benissimo un gazebo per far colazione all'aperto, una serra per coltivare pomodori e gerani dotata di tavolino per fare fika, talvolta un molo per attraccarci una barchetta e fare un tuffo nel lago se la sopracitata tunna fosse troppo calda.
Se la stuga-villa puó sembrare qualcosa di troppo pretenzioso, non dimenticate che lo scopo principale non é quello di avere la costruzione finita. Se si usa dire che in un viaggio l'obiettivo non é solo la meta, ma anche il percorso, in una stuga l'obiettivo non é solo la casa, ma pure la sua realizzazione.
Agli svedesi -specialmente quelli del Norrland- non chiedete di star fermi senza dar loro in mano un martello, una sega, un barattolo di colore, un pugno di viti o un fascio di legname: ne soffrirebbero a morte. Ed é cosí che una delle prossime volte vi racconteró di come il Vikingo usi tradirmi durante i mesi estivi, e non solo.