Il Mezzovikingo, nonostante abbia i geni di una Madre Corta e quindi cresca a rilento, cresce comunque. La conseguenza pratica é che a intervalli regolari abbisogna di qualcosa da vestire e, siccome io e il Vikingo siamo Diversamente Abili al confronto di
Zarinaia,
Giulia o
Galadriel nelle Creazioni con Stoffe, ogni tanto ci tocca andare in qualche negozio a comprargli dell'abbigliamento che lo protegga dall'arietta fresca delle nostre zone.
Cosí fu che sabato scorso la sottoscritta si fece un giretto al centro dell'Ultima Thule, in cerca di un paio di magliette formato Infante. L'Ultima Thule, essendo un Paesotto mascherato da Cittadina, in fatto di abbigliamento (e non solo) non offre molto di piú che le collezioni provenienti da grandi catene Nazionali e Multinazionali, e i lettori miei vicini di casa avran giá capito quali sono. Rispetto agli stessi negozi delle stesse catene collocati in Cittá piú Grandi, qui l'offerta é addirittura piú scarsa, perché insomma, quassú siam
Norrlandesi-Gente-Pratica che non perde tempo in inutili sciccherie, come giá accennato
qua.
Dopo aver visitato alcuni dei suddetti negozi (in svedese detti pomposamente butik), posso fare un riassunto delle osservazioni sull'assortimento locale di Vestiti da Infante:
Vestiti da Maschio:
Motivi Moda: Calcio&sport vari con annessi Colori-Patriottici-Svedesi, mezzi di trasporto, mostri-dinosauri, Tutori-della-Legge. Molti modelli prevedono l'Infante Maschio con look da Uomo Quarantenne Vagamente Benestante (come usa dire il mio migliore amico S.)
Colori predominanti: marroncino, grigetto, blu scuro, verde-pisello-bruciato, celestino. 'Na gioia per gli occhi, direi.
Vestiti da Femmina:
Motivi Moda: Hello Kitty. Hello Kitty. Hello Kitty. Fiorellini, pizzi, ricametti, AnimalettiCarini, principesse.
Colori predominanti: bianco, rosso, violetto. ROSA. Praticamente TUTTE le Cose da Femmina contengono almeno un dettaglio rosa. È impressionante. Le future donne mostreranno una predisposizione al diabete, temo.
Ogni tanto ci sono piccole variazioni sul tema coi Barbapapá, Pippicalzelunghe e
Bamse, il famoso orsacchiotto svedese che incita al
doping.
In quel momento, ho desiderato ardentemente un'intervista coi Creatori di Moda per Infanti.
Essendo la Svezia un Paese avanzato nelle Pari Opportunitá, non mi sarei aspettata un tale dimorfismo sessuale nell'abbigliamento per bambini.
Voglio dire, non ce l'ho affatto col dimorfismo sessuale in sé (e per sé, direbbe Hegel): un sacco di specie animali lo pratica, ed é fondamentale per il proseguimento della Vita. Io stessa, in quanto Femmina con compagno-che-vorrei-continuare-a-sedurre, cerco di praticarlo al meglio delle mie possibilitá (sui risultati si potrebbe discutere, ma é un'altra faccenda). Ma io sono una femmina adulta, in etá riproduttiva. La Moda per Femmine adulte non m'impone neppure il Marchio Rosa su ogni capo.
Ma i bambini? Perché i bambini devono per forza mostrare un dimorfismo sessuale nell'abbigliamento? A che pro? Perché devo girare quattro negozi per trovare una maglietta da maschietto con dei colori divertenti? Eppure ai bambini piacciono i colori vivaci. Perché una bambina di pochi anni deve andare in giro vestita da piccola Lolita? Perché un bambino -maschio- deve per forza essere appassionato di macchinine e palloni? Per inciso, il mio Vikingo detesta il Calcio ed é alquanto apatico di fronte ad altri sport (una tra le qualitá che lo hanno reso apprezzabile ai miei occhi, visto che neanche a me lo Sport-visto-dal-divano appassiona). Il Mezzovikingo invece, portato una volta in un negozio di scarpe andó subito a prelevarne una tutta rosa e luccicosa (la commessa mi confessó che anche il suo pargolo, di poco piú grande, aveva simili preferenze cromatiche). Che collezione di maschi pappemolli che mi ritrovo in casa, ohibó.
Per le femmine la faccenda é anche un po' insidiosa perché é difficile sfuggire al fascino di tutte quelle decorazioni-cosí-carine. A dire il vero, vestire una bambina con cose da maschio é ancora accettato socialmente e, se si esclude la deprimente scelta cromatica, sarebbe anche molto pratico. Ma, se comprassi le scarpette rosa al Mezzovikingo dovremmo fare i conti con continui risolini di scherno da varie fonti, e quindi dobbiamo rinunciarci. Il massimo che potrebbe essere tollerato é il faccione tranquillo di Barbapapá.
Beh, lo so che questo non é uno dei problemi piú gravi dell'Universo. Ci sono i terremoti ad Haiti, il Darfur, il global warming, i dissidenti cinesi, gli schiavi bambini che producono i giocattoli con cui i nostri figli si divertono.
Peró questa cosa dell'abbigliamento infantile mi dá un po' fastidio lo stesso. Perché abitua i piccoli a ruoli stereotipati tramite la loro immagine: il maschio deve essere tosto, la femmina una principessina rosa e vezzosetta. Se il bimbo o la bimba non sono interessati a questi ruoli, sará piú difficile per loro andare per la loro strada, essendo poco omologati. Quelli che si omologano, aiuteranno a creare una societá con disuguaglianze di genere. Questo avrá conseguenze sociali ed anche economiche. Non sono solo gli abiti a fare il monaco, peró danno un piccolo contributo al processo, aiutano a formare una certa mentalitá.
La cosa interessante é che, parlando con le mie amiche svedesi madri di coetanei del Mezzovikingo, tutte sono scontente del tipo di abbigliamento per bimbi che si vede in giro. Mi viene in mente la mia amica L., mamma della piccola J.: un giorno, molto incinta, andó a comprare un paio di body per la nascitura. Mi mostró, indignatissima, la foto di alcuni che aveva visto: uno celeste con la scritta: "tosto e intelligente", l'altro rosa, dove campeggiava la dicitura "carina e dolce". Siccome si puó ben dare per scontato a quale genere fosse destinato ciascun body, rimane la domanda: perché un maschio deve essere obbligato a esser 'tosto'? Perché una femmina necessariamente carina? Il Mezzovikingo per dire, é maschio, ma coccolone e, secondo il mio giudizio insindacabilmente imparziale, assai carino.
Mi si dice anche che questo fenomeno (il dimorfismo sessuale applicato ai bambini) stia aumentando negli ultimi anni.Visto che a molti di noi genitori il suddetto fenomeno non piace, perché il mercato non si adatta ai nostri desideri?
Ecco, diciamo che, in un Paese all'avanguardia nel mondo per la questione paritá, mi sarei augurata una scelta piú ampia. Intanto, al Mezzovikingo ho preso un cuscinetto rosa e celeste con cerbiatto, peraltro apprezzato. Le tende coi mezzi di trasporto ce le ha giá.
Caspita, che responsabilitá sociale essere genitori...