I Migranti dal Supremo e Vetusto Belpaese sono noti per il loro nostalgico Attaccamento all'insuperabile Cucina della Mamma. Nessun Piatto straniero è altrettanto decente, sano, gustoso e fresco come quelli che appartengono all'Infanzia del melancolico Italico.
Non parliamo poi dell'inarrivabile Qualitá e Sapore degli Ingredienti meridionali (o starting materials come usano dire i Chimici).
Sebbene alcuni miei connazionali non si ritengano soddisfatti della stima ricevuta all'estero in quanto Italiani, devo dire che almeno dal punto di vista gastronomico gli Stranieri si adoperano il più possibile per far sentire a loro agio gli Ospiti mediterranei.
Un esempio è la mai abbastanza lodata pasta al ragù, che gli Svedesi nominano affettuosamente Spagetti Bolognese e di cui abusano con entusiasmo.
Per riconoscenza, mi son sentita perciò in dovere di contraccambiare tanta attenzione col sintetizzare cucinare qualcosa di affine, ma con materie prime in totale Omaggio alle Lande Norrlandesi, e adatte alla Stagione autunnale che qui imperversa.
Ecco dunque la ricetta della Pasta alla Norrlandese, compilata con i preziosi suggerimenti della mia collega E., verace norrlandese del Nord.
Ingredienti:
recatevi dal vostro Same di fiducia, e comprate, (di nascosto da Babbo Natale) mezzo chilo di macinato di carne di Renna. Se non avete un Same a disposizione, va bene anche un supermercato.
Tornate alla stuga e fate una passeggiata, dotati di recipienti. Raccogliete un paio di decilitri di mirtilli rossi, e un paio di funghi porcini. I kantareller andrebbero ancora meglio, ma personalmente questi mi evitano, e si trapiantano altrove appena mi scorgono in lontananza col cestino.
Non devo certo aggiungere che bacche e funghi poi li mondate e lavate.
Tenete pronti: una grossa cipolla, panna, burro, vino rosso, sale e pepe. E Västerbottensost, il formaggio più buono del Regno, ovviamente. Questa esuberanza di grassi, oltre a soddisfare il Palato dei Nordici e i maniaci della dieta LCHF, compensa la magrezza della carne di renna. Se a causa dei suddetti maniaci non trovaste più il Sacro Burro nei negozi, l'olio di oliva sopperisce egregiamente.
Il dolce della cipolla compensa il retrogusto amarognolo del mirtillo rosso.
La povertá di spezie è indicata per la carne della renna, che ha un leggerissimo sentore di selvatico, non tanto però da risultare eccessivo.
Ora rosolate cipolla e carne nel burro. Per farlo a regola d'arte, e secondo scienza, consultate il blog di Bressanini. Salate e pepate, tenendo conto che la Renna fa scomparire il gusto del sale, aggiungeteci i funghi a pezzi. Quando quest'ultimi saranno rosolati a loro volta, sfumate con un po' di vino rosso, e aggiungeteci i mirtilli, insieme ad un po' di panna a piacere. Cucinate fino a cottura completa, e a fuoco moderato. In ultima, se proprio non resistete al richiamo esotico, potete aggiungere un pochetto di prezzemolo tritato.
Con questo sugo condite la pasta, fateci delle lasagne, riempite delle palt, insomma, dissacratelo come vi pare. Al posto del parmigiano da noi si aggiunge il sopracitato Västerbottensost, orgoglio e vanto della nostra regione e figlio d'un atto di Passione, come recita la storiella correlata (ma di questo se ne potrá parlare un'altra volta).
Buon appetito.