Naturalmente, mi guardo bene dalllo sbrodolare su queste pagine i dettagli splatter del modo in cui Mezzitalico e Mezzovikingo sono venuti al mondo. Fralaltro, avendo noi il lusso di abitare proprio in Cittá, non abbiamo nemmeno particolari troppo esotici da esibire in un racconto dal sapore folkloristico.
Avevo anche promesso di non inondare il blog con troppe Faccende Mammesche essendo questo, per l'appunto, un blog dedicato alla Vita nel Norrland.
L'Ironia della Sorte vuole peró che un paio di giorni fa sia apparso questo articolo sul Västerbotten Kuriren, il quale racconta come si puó nascere nel Cuore della Taiga Norrlandese: dove il prossimo BB é a molte mil di distanza da casa e i futuri genitori devono affrettarsi non poco per trovare la via in mezzo alle cupe foreste d'abete, nella notte, e mentre la neve fiocca nonostante sia giá Aprile. Qui sotto dó una traduzione casereccia dell'articolo originale di Hanna Degerström. La collocazione geografica dei vari luoghi, esclusa Åttonträsk che é troppo in c.. ai lupi, ve la trovate sulla mappa.
"Improvvisamente fu ora", dice Kenneth.
Alle tre e un quarto tra sabato e domenica la coppia si mette in macchina a casa, ad Åsele. Sara era entrata in travaglio.
"ma non sembrava cosí urgente", dice Kenneth.
Dopo circa 20 Km le contrazioni all'improvviso arrivano ad un minuto di distanza, e Kenneth telefona al 112. "Ho dovuto dar gas al pedale" dice.
Mette il telefono sul cruscotto, attiva l'altoparlante cosicché il personale sanitario possa ascoltare Sara, e Kenneth possa concentrarsi sulla strada.
"Il fondo era liscio e ghiacciato e io correvo a 140 all'ora" racconta Kenneth, che in quel momento cominció a impanicarsi. Il personale sanitario sente che il bebé sta per uscire, e dice a Sara di togliere i pantaloni. La svestizione non riesce bene, Sara ficca una gamba presso il finestrino e l'altro piede sul cruscotto. Lí Kenneth vede la testa del bebé uscire.
"merda merda merda!, grido, e domando dov'é l'ambulanza" dice Kenneth.
Questa é appena fuori Lycksele, e Kenneth si rende conto che il parto avverrá in macchina.
Quando si trovano ad Åttonträsk (non chiedetemi dov'é. ndt) Kenneth sente urlare Sara.
"Ploff! s'ode. E vedo il bebé per terra"
Kenneth frena all'improvviso, tira il freno a mano, l'auto va a zigzag sulla strada prima di riuscire a fermarsi. Corre intorno all'auto, cerca di aprire il portello. È serrato. Dentro l'auto di nuovo, si arrampica sopra Sara, apre il portello e tira fuori la neonata.
"Con gioia mista a terrore, perché la piccola era scivolata giú sul tappettino ed aveva la faccia piena di ghiaietto" racconta Kenneth.
Quando i tre, con Sara e la neonata in ambulanza e Kenneth dietro in auto, arrivano all'ospedale di Lycksele, constatano che la bimba é un po' intirizzita, ma sta bene.
I neogenitori hanno entrambi l'hobby del Folkrace, e Kenneth pensa che la figlia, se erediterá la passione dei genitori, diventerá molto veloce.
6 comments:
Ora so cosa sarebbe stato di noi se avessimo abitato nel Norrland!
:)
E comunque non chiudere il blog!! Ti seguo da tanto, ora che ho aperto il mio, ti inserisco nel blogroll:)
Dancer.
Ciao, sempre piacevoli e interessanti i tuoi scritti. A proposito di ostetriche, ho messo al mondo il mio secondo a Montebelluna, ai piedi del Montello trevigiano, temevo oltremodo il "parto pilotato" gia' sperimentato anni prima. Mi salvo' un'attempata ostetrica a cui dissi che se me l'avessero proposto ancora me ne sarei tornata a casa...lei era contraria, rispose, e potevo stare tranquilla perche' al momento opportuno avrebbe praticato una "manovra" lei stessa e tutto sarebbe finito velocemente. Cosi' fu. Quei 4,080 kg ora debitamente cresciuti, vivono ad Uppsala. Un saluto e ancora complimenti. slp
Ops, il commento qui sopra era destinato al post precedente, mi scuso. slp
Da brividi! E non mi riferisco alla neve...
@Giulia: credo peró che non avreste abitato a Åsele come quella coppia. Nell'interno stanno cercando di smantellare la sanitá, e dubito che cerchino personale medico.
@noiduenelmondo: grazie! certo che non voglio chiudere il blog. Peró devi convincere i miei marmocchi a lasciarmi piú tempo. Io sul punto non vengo ascoltata...:)
@Anonima mamma veneta: complimenti per il figliolo! Spero si trovi bene ad Uppsala.
Che cos'é un parto pilotato? é con l'induzione?
@mauro: é vero :) ed é un piacere rileggerti, fralaltro!
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