Sunday 13 June 2010

Vita da Mezzovikingo


 Questa domenica sono passati esattamente due anni da quando, in una tiepida notte di quasi estate, due signore biancovestite mi adagiarono sulla pancia un gnoccoletto rosa, pieno di piegoline morbide, con due diffidenti e sorpresi occhietti grigi, e un paio di peletti rossicci in testa: il Mezzovikingo.
In suo onore, raccolgo volentieri il dolcissimo invito di Nivels e del suo bambino da Design del Bilinguismo, e lascio al Mezzovikingo uno spazio per raccontare come trascorre una sua giornata-tipo. Siccome lui parla italiano solo a metá, ammetto di essermi intromessa per aiutare con le traduzioni.

"Io non so esattamente quando inizia la mia giornata. Mi sveglio spesso e volentieri almeno tre volte per notte e, adesso che siamo in estate, noto che il Sole mi ha preceduto. Siccome uno dei piú grossi difetti dei miei genitori é quello d'essere pigri, indolenti, e scattanti come un cuscino, ecco che loro continuano a ronfare di gusto. Per consolarmi, non mi resta altro che la Tetta. La Tetta é un angolo di Paradiso, un anfratto morbido e rassicurante, dove posso obliare le Difficoltá della Vita. Lí non soffro né fame, né sete, né freddo o solitudine. Ed é cosí che riesco a riaddormentarmi. Negli ultimi tempi sento Mamma e Papá confabulare di come sarebbe meglio che smettessi con la Tetta. Loro credono che non capisca, ma io ho raddoppiato le mie richieste, almeno si renderanno conto che io non son d'accordo."

"E vabbé. Verso le 7.30 di mattina, quando ormai ero io a ronfare beatamente, ecco che arrivano loro e mi disturbano svegliandomi. Mi consolo con un po' di Tetta. C'é da andare all'Asilo, o Dagis. Vedete, qui a casa parlano tutti doppio: la Mamma in un modo, il Papá in un altro. Il Papá parla come il resto del mondo, anche se un paio di volte siamo stati in un posto tutto verde, dove tutti parlavano come la Mamma. Per andarci ci vogliono l'Aereo, il Treno, e la Macchina. Qui a casa ogni tanto vediamo un signore che lavora in un rimorchio blu in centro e fa la Pasta, e parla uguale alla Mamma, e ci resto sempre spiazzato, sulle prime.
Siccome i miei genitori sono perlopiú dei tontoloni, quando uno mi dice una cosa, l'altro la ripete nell'altra lingua. Non si rendono conto che io capisco lo stesso? Non serve ripetermelo! Allora li prendo in giro e ripeto anch'io le loro parole, e loro son contentissimi.
Comunque sia, mi devo alzare. Devo passare attraverso rituali noiosissimi, come cambiare il pigiama e mettermi altri vestiti. Perché togliersi i vestiti se poi bisogna rimetterli? Non ha senso. E poi, cambiare il pannolino. Uff. Andrei in giro tutto nudo, se possibile, ma qua certe volte fa un freddo da orsi bianchi e tocca pure infilarsi in uno scomodissimo scafandro.
Poi c'é la colazione, che io non ho mai voglia di fare, tranne se Mamma o Papá tiran fuori una coppa di fragole o d'uva, oppure se mi fanno vedere Pingu e Barbapapá su Youtube. E poi, si parte! Mi piace camminare da solo fino all'asilo: incontriamo trattori e cani, le macchine che vanno veloce-veloce, ogni tanto anche Linnea e la sua mamma. Linnea é la mia amica all'asilo, é gentile e facciamo da mangiare assieme, di quei padelloni di sabbia! Ogni tanto peró arriva anche Milton, che é grande e mi spinge sempre, e mi fa arrabbiare. E poi ci sono le maestre! Erika che fa le danze africane, che adoro; Maria  che canta "Fear of the dark" (che non so che vuol dire, ma suona cool), ha tanti anelli sulle orecchie, i disegni sul braccio e la maglia degli ACDC, come quella del Papá; Paula che ha un accento strano, finlandese dice, e chiama la cacca: kakka, quasi come la Mamma.
L'asilo é un gran bel posto. Alle 11 ci danno da mangiare, e finisce che sono cosí stanco che ci dormo beato una-due ore. E dopo, di nuovo fuori sulla sabbia e sul prato, o dentro nella stanza del Grande Melo, se piove.
A me piace cantare, e lí mi hanno insegnato questa:
Bä, bä vita lamm, har du någon ull?
Ja, ja kära barn, jag har säcken full.
e anche
Lilla snigel akta dig,
akta dig, akta dig.
Lilla snigel akta dig,
annars tar jag DIG!
e qualche altra.
Allora provo a cantargli quelle che mi insegna la mamma, tipo 
Tella tellina, notte vitina, famma taballa...
oppure tan mattino pampanao, dommi tu? dommi tu?
ma non le capiscono. Boh.
Mi diverto cosí tanto che quando alle 3 e mezza Mamma o Papá ritornano, non ho proprio voglia di andarmene!  Allora devo salutare tutti, e corro ad abbracciare le maestre e lanciare bacetti a Linnea. Le maestre mi dicono ciao ciao miamore, proprio come fa la Mamma, e andiamo. Se c'é il Papá, lui mi porta dalla Nonna cosí lui puó parlare di lavoro con il Nonno. Dai nonni ci sono spesso anche i miei cuginetti, e allora é una pacchia perché giochiamo tantissimo assieme. Se invece sono con la Mamma, non le dó pace finché non mi dá la Tetta, e poi ce ne andiamo a casa, o in centro a far la spesa e comprare il pane, o l'uva, oppure a vedere i piccioni in piazza e la Mano Grande dentro il Fiume.
Dopo un po' dobbiamo tornare a casa, perché é ora di cena. Mamma se ne sta in cucina, e voglio correrle dietro perché far da mangiare é una delle attivitá piú interessanti che ci siano al mondo, io spero sempre che cucini pasta, perché dopo posso mangiarla o fare buttabutta e tirarla dappertutto, quando siamo finalmente a tavola. Quello del buttabutta é uno dei problemi piú grossi tra  me e i miei vecchi: é cosí divertente tirare le cose, vedere come si rompono, se fan rumore, se arrivano lontano e cosí via. Ma loro s'infuriano sempre. 
Non capiscono. Sono proprio vecchi.
Dopo cena, arriva di nuovo il solito noiosissimo rituale del cambiare vestiti, mettere il pigiamino, cambiare il pannolino, mettere le cremine. Di solito mi divincolo per evitare tutto ció (non ditemi che non ci ho provato!), ma dopo loro son piú forti, e mi prendono, e devo fare come vogliono loro.
Peró, dopo si gioca! Giochiamo a nascondino, leggiamo, facciamo i puzzle, disturbiamo il Papá che vuol guardare la televisione, o la Mamma che vuole dipingere sul computer, invece di vedere Pingu con me. Rido sempre, la vita é cosí bella! Ogni tanto Papá mi porta fuori al parco, cosí la Mamma continua a dipingere. E dopo, verso le 22-23, sono stanco, voglio l'acqua, il latte, ma non quello della Mucca, bensí quello della Mamma, e allora lei mi prende, mi porta sul lettino, mi coccola e canta Buonanotte fiorellino, quell'altra del Chicco di Caffé, o la Stella stellina, e io mi immergo nell'oscuritá della Tetta e del suo abbraccio, e non mi accorgo piú di dove sono, e la mia Giornata scivola via."

Chissá se anche Richi di Marco e Giulia, oppure il bimbo di Mamma in America, avranno voglia di raccontarci la loro, visto che sono quasi coetanei.

18 comments:

Eilan82 said...

AUGURI MezzoVikingo!!!! :D
Ma che meraviglia questo post!!! *___*
Mi immagino le facce dei bimbi svedesi quando sentono le canzoncine in italiano! ghghgh Ci sarà da ridere! :P:P:P:P

Franco Fazio said...

MA AUGURIII!!!! MEZZOVIKINGO!

E' bello visitare il blog di mammà e scoprire che proprio oggi festeggi il compleanno!

Ma dimmi un pò: è propio vero che mammà e papà sono pigri, indolenti, e scattanti come un cuscino…?

Ti auguro di collezionare esperienze significative ed incontrare sul tuo cammino persone autentiche come mammà
Smack

Marika said...

Auguri in ritardo!
Allora è dei gemelli come me!!! (il 10 giugno)
...ho fatto un po di più di anni però...circa 43...
Baci

Giulia said...

Auguri piccolo!!! Ma che giornata divertente!
Anche da noi "tella tellina" è molto popolare :).
Presto Richi vi spiegherà perchè ;)

Simona said...

E' bellissimo questo racconto!!! Auguri Mezzovikingo!!!

stardust said...

Auguri in ritardo!

meli said...

Tanti auguri Mezzovikingo!!!! Complimenti alla mamma bellissimo racconto!!

Un bacione

TopGun said...

Auguri al piccolo.

Morgaine, quindi fai tuo il "grido" di dolore di Gabriele Cirilli?

http://www.youtube.com/watch?v=t1LGBcGCmvk

Claudia Protti said...

Super auguri al Mezzovikingo!!! Questo post è davvero meraviglioso!

Andrea + Ylenia said...

Auguri!!!

Silvia said...

Superauguri al pupotto !!! Magari riusciremo anche a vederlo di persona prima o poi :-)))
Un bacione

Morgaine le Fée said...

Il Mezzovikingo é festante e commosso, carico di regali, e ringrazia sentitamente tutti voi, che siete stati cosí gentili!
Conferma a Franco di avere dei genitori talmente pigri, che alle 9 di sera giá sbadigliano, e poi non riesce a capire come mai la Mamma sia cosí stanca solo per alzarsi 3-4 volte per notte: lui é da una vita che lo fa, ed é piú pimpante che mai :)
(la Mamma invece si unisce al grido di dolore suggerito da TopGun).

Questo non sarebbe in teoria un blog 'mammesco', ma il nostro piccolo unisce le due culture, ed é impossibile non dedicargli qualche post...

gattosolitario said...

Fantastico :D Che post incantevole!

Anonymous said...

Ciao!
Che bello! Un buon compleanno al bambi!
Mauro da UD

Anonymous said...

ma tantissimi auguri al mezzovikingo!!!

Carin said...

Non ho fatto in tempo a dire auguri, ma meglio tardi che mai! Auguri piccolo! Mi è sembrato un bellissimo compleanno! Sai che tra una decina di anni sarà il contrario, che la mamma e papà diranno che sei tu il pigro =)

Morgaine le Fée said...

Grazie ancora a tutti!

lauretta said...

Bellissimo questo pezzo......:) tanti auguri anche se in ritardo.....baci

 
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