Thursday 23 January 2014

L'Invenzione delle Lingue e altre macedonie



Nell'attesa di scrivere il seguito del post sulla Storia del Norrland, realizzo che Mezzitalico e Mezzovikingo stanno crescendo, e con essi anche la loro Capacitá Comunicativa. Era da un po' che non aggiornavo sugli Sviluppi Bilinguistici del fantastico duo, e quindi potrebbe darsi il caso di segnarmi sul Diario qualcuno dei loro progressi.

Col Mezzovikingo eravamo rimasti al rientro dalle italiche vacanze di un paio di anni fa. In quell'occasione il biondino aveva solennemente dichiarato che della parlata Mediterranea non gliene poteva calar di meno e quindi, cortesemente, che la smettessi di rivolgermi a lui nella mia esotica (e, di certo!) inutile favella.
Il primogenito non ha ancora subito lezioni di Genetica, e perció non é affatto cosciente dell'origine ereditaria di quel suo bel tratto caratteriale che é la Cocciutaggine. Perció, io ho continuato bellamente ad insistere con la lingua del Manzoni, e il ragazzetto se l'é dovuta metter via.
Per qualche oscura ragione, le ferie dell'anno successivo han prodotto un effetto completamente diverso. Che sia l'etá prescolare, l'aria salmastra e allucinogena delle Spiagge Adriatiche, o l'improvvisa coscienza che l'italiano, in effetti, puó servire a interagire meglio coi marmocchi suoi pari quando si rincorrono granchietti e pesci-ago, fatto sta che il Mezzitalico ha cominciato a sciorinare spontaneamente intere frasi ed intercalari nella sua Favella materna. L'effetto si é prolungato diversi mesi dopo, quando ormai le tenebre boreali avevano scolorato i ricordi dell'estate.
Allo stato attuale, il Mezzovikingo riesce a comporre senza troppo sforzo frasi in italiano con una sottile cantilena trevigiano-vesterbottnica di sottofondo. Un'eccezione curiosa é quando vuole, coscientemente, scimmiottare l'italianitá e quindi s'esibisce in esclamazioni secondo perfetto stereotipo: "paaastaaa! piiizzaaa! Ammmooore! mangiaaarreee!" condite da un accento simil-meridionale. Non chiedetemi da chi l'ha imparato, perché non ne ho idea, comunque sono felice che nella lista non siano compresi Maafiaa!, bberluscooniii! vaffancuulooo! beellaaa fig...! o amenitá del genere.
La grammatica é curiosamente ricalcata su quella svedese, con gli aggettivi regolarmente messi prima dei sostantivi, e con l'uso delle preposizioni copiato paro paro da quello vikingo. Se vuole attirare l'attenzione, non mi dice, semplicemente, "guardami!", o "guarda me!", ma "guarda su di me!", che non é altro che la traduzione di "titta mig!". Questo non é l'unico esempio, ma é il primo che mi viene in mente.
Coi verbi, non sempre é ovvio che persone diverse richiedano forme verbali diverse. C'é perció da aspettare ancora qualche anno prima di pretendere una certa padronanza dei congiuntivi.

Che ne é del Mezzitalico, invece? Il piccolo bebé Ciccione con la voce cavernosa da indemoniato si é trasformato in un Abitatore della Notte, gli é stato affibbiato il nomignolo Conan the Barbarian per motivi che risultano ovvi a chi lo incontra, onora il mito dei terrible two comunicando le sue emozioni con l'imitazione di un noto camelide domestico sudamericano. Ogni tanto, per rimarcare l'opinione a riguardo, aggiunge l'aggettivo äcklig (schifo). Secondo la sua personale filosofia del mondo, una moltitudine di situazioni é äcklig. Quelle rare cose/proposte che lo vedono entusiasta, lo fanno invece pronunciare un sommesso yippi! , tipicamente svedese, e con compostezza nordica, (l'ho udito anche dai tedeschi).
Il Mezzitalico non fa parte di quei bimbi-prodigio che a due anni sanno contare fino a 30, conoscono tutte le capitali europee e recitano il Petrarca a comando. Perció, si puó dire che il suo sviluppo linguistico é ancora un po' da vedere, e per ora consiste di singole parole, o di coppie di parole nel tentativo di fraseggio.
Il suo vocabolario ha una percentuale di lemmi svedesi superiore a quello del fratello alla stessa etá, anche se esistono diverse parole italiane, tanto da indurre i suoi insegnanti all'asilo a chiedermi una lista per le doverose traduzioni. Quando il pargolo chiede ackla, devono sapere che é acqua l'oggetto del bisogno. Quando indica una kata (casa) o un claclo (cavallo), chi non é allenato nella sua lingua materna ovviamente ha delle perplessitá.
Il Mezzitalico peró non si accontenta, e si é lanciato in una personale impresa: la creazione del Proprio Linguaggio. Se il Padre ha il suo, la Madre il proprio (il fratello é äcklig e non va considerato), perché diamine non puó avere pure lui una propria favella?
Ad esempio, alzi la mano chi sa cos'é un Mep.
Quello di Odd Todd?


No, non ci siamo.
In Vernacolo Mezzitalichese, il Mep é un.... elefante! Il Mezzitalico capisce benissimo quando gli diciamo elefante, ma si ostina ad usare il piú pratico e spiccio Mep. Essendo la sua bestia preferita, probabilmente merita un vocabolo tutto suo.
Altri concetti di Enorme Importanza hanno ricevuto l'Onore di vocaboli mezzitalichesi. Il camion, per dire, é un Nath, cioé né un Camion né tantomeno un Lastbil. Quella -th, fralaltro é pronunciata in modo misteriosamente anglosassone. Prima di suggerire che il piccolo Conan nella sua vita precedente fosse stato cittadino d'Albione, devo precisare che il figliolo, invece di dire Alce, o Älg (pronunciato 'eli')  come fanno i suoi genitori, preferisce un perfetto Elch, detto proprio cosí, con quella -ch cosi teutonica.
Per noi rimane un mistero la provenienza di tutti questi accenti esotici.
Molto piú semplice é invece chiarire come mai un maiale per lui possa essere sia un Gris che un Pig, oppure che un furgone venga chiamato pick-ap. Come appartenente all'ultima Generazione, il delicato pargoletto sa far scorrere con precisione i delicati ditini sul Pinne del padre. Per coloro cosí duri di comprendonio, specifico che Pinne non é certo un'appendice ittica (per gli italiani) o un volgare bastoncino (per gli svedesi).
Il Pinne é, ovviamente, l'iPad.
I termini di sospetta origine inglese il Mezzitalico li scova perció tramite deliziosi filmini per bimbi in inglese su Youtube (abbiamo anche tentato di nasconderne l'icona dentro remotissime cartelle, ma l'ostinazione e l'intuito informatico del figliolo glie l'han fatta scoprire in tempi brevissimi)

L'aspetto piú preoccupante di tutta la faccenda, é che ormai l'intera famiglia Mezzovikinga, non paga di sole due lingue in casa, ha cominciato ad usare Pinne e Mep nelle conversazioni quotidiane, anche senza Mezzitalico nei paraggi. Gli sviluppi dell'intera situazione si preannunciano interessanti.



 
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