Tuesday, 6 April 2010

La Festa in Giallo

Qualcuno dei miei gentili Commentatori e Lettori aveva, prima di domenica, espresso il desiderio di sapere che si fa a Pasqua nelle lande dell'Ultima Thule. Ritornati dalla stuga dei suoceri soltanto ieri, carichi di cioccolatini, pigrizia cronicizzata e un Mezzovikingo implorante la Nonna, mi rendo conto che aggiornare il blog soltanto il martedí dopo é un po' vergognosetto. Comunque, mantengo la parola e riporto qualche Punto fondamentale del Primo Rito di Primavera degli svedesi.

Punto Primo: allo svedese medio sembra non importare molto del significato religioso della Pasqua, almeno a giudicare dai miei conoscenti e parenti. La Pasqua é un arcaico Rito Primaverile, Festa Prima di una serie dove si comincia nervosamente a cercare invano il primo filo verde e a rosolarsi beatamente al pallido Sole con qualche grado sopra lo zero, cullandosi col suono cristallino dell'Acqua nei suoi Cambi di Stato.

Punto Secondo: per prepararsi, si comincia a mostrare insofferenza verso tutti i colori cupi. I luoghi frequentati da persone, pubblici o privati, si riempiono di collezioni di oggetti piú o meno kitsch dai colori rigorosamente pastello, primo tra tutti il Giallo. Tripudi di Pulcini, Ovetti, Candele-ovetto, Galletti, Coniglietti, Animaletti graziosetti. Anche gli Svedesi hanno un cuore romantico. Crudele é chi lo nega.


Grandi favoriti dalla tradizione sono comunque le piume di varie tinte che vengono appese agli alberi ancora spogli o a mazzi di rametti di salice pieni di morbidi fiori a gattino. La Municipalitá dell'Ultima Thule provvede ogni anno a sacrificare una grande betulla, portandola in piazza e decorandola di piume ed uova. 
Secondi in classifica arrivano i vasetti con narcisi di varie fogge e dimensioni. Il narciso é cosí indispensabile all'atmosfera pasquale che il suo nome svedese é, non per nulla, Påsklilja, giglio di Pasqua.


Punto Terzo: il Giovedí Santo. Siccome il Venerdí Santo, Långfredagen o Venerdí Lungo é giorno festivo, é chiaro che il giorno precedente molti lavorino solo metá giornata e i negozi chiudano in anticipo. Per ovviare all'inconveniente di aver dimenticato di far la spesa, ecco che gli svedesi sfruttano il lavoro minorile e mandano in giro i propri figli vestiti da pensionate del 1800 a mendicare godis. Siccome il Mezzovikingo é ancora piccolo per queste cose, vi rimando all'esauriente descrizione di stardust qui a fianco (e io mi riservo qualcosa da scrivere per l'anno prossimo)

Punto Quarto: appena prima del Grande Giorno l'Ultima Thule si svuota. La stragrande maggioranza dei propri abitanti si trasferisce in blocco verso le Montagne al confine con la Norvegia, in qualche posto chiamato Hemavan o Tärnaby. Lí la gente scia, prende il sole, fa la sauna, mangia e dorme. Piú o meno quello che potrebbe fare anche a casa, ma a 3-400 km di distanza. Non si creda che il comportamento sia contradditorio, del tipo voglio la primavera ma poi me ne vado al freddo: il tutto fa parte di un Rituale Preciso. Non si puó implorare la Primavera senza prima sacrificarsi per l'ultima volta alla Divinitá dell'Inverno. E poi si sa, su in montagna c'é meno gente, dettaglio mica da poco. Il Vikingo sarebbe stato tentato di farci fare il giretto ad Hemavan, dove i suoi hanno, manco a dirlo, una stuga. Ma, considerata la mia abilitá nell'Arte dello Sci, e l'insofferenza del Mezzovikingo per i viaggi in auto piú lunghi di venti minuti, abbiamo sopperito benissimo con la permanenza nella stuga al mare dei miei suoceri.
Il Vikingo ha convenuto che la decisione é stata saggia e se n'é stato in veranda a prendere il sole dopo averne spazzato via mezzo metro di neve:


Punto quinto: cosa si mangia. Vi rimando alla descrizione del menú della Vigilia di Natale. Fatene una versione decisamente piú leggera, aggiungeteci qualche uovo sodo in piú, e qualche piatto di carne in meno, e sarete accontentati. Chiamate lo Julskinka Påskskinka (prosciutto di Pasqua), fate lo stesso con lo Julmust, e il quadro sará quasi completo. Mancherá, ovviamente, l'uovo di Pasqua, che in Svezia é l'esatto opposto di quello italiano: qui é l'uovo ad essere fatto di cartone o plastica, mentre la sorpresa é costituita da quell'incredibile arsenale chimico che sono i godis

sorpresa!

Noi che cerchiamo di fare una dieta sana abbiamo sostituito le caramelle con cioccolata di vario tipo, compreso l'apriscatola apribottiglie e i chiodi arrugginiti che si vedono  in figura e che provengono da un'azienda cioccolatiera artigiana di Domodossola. Nell'Ultima Thule  c'é poca roba, ma ogni tanto anche il supermercato del quartiere propone sorprese culinarie di nicchia. Il Mezzovikingo, che detesta i dolciumi, s'é invece visto recapitare biscottini a forma di letterine e uva, cosí, tanto per continuare la disputa su O e U.

Buona dieta a tutti, specialmente a me.

14 comments:

Daniela B. said...

Certo che sti Norrlandesi sono poi ben strani :-)
eh eh
grazie per aver sopperito alla mia ignoranza sulle tradizioni pasquali svedesi!

Mammagiramondo. said...

Grazie cara per questo post interessantissimo che cela come sempre una vena irresistibile di sano umorismo. mi piace troppo leggerti!

Sybille said...

Interessante e divertente, come sempre. Comunque il giallo é un bel colore! :))

Anonymous said...

La montagna..... io ho chiuso la stagione sciistica ormai qualche settimana fa anche se gli impianti ufficialmente han chiuso a pasquetta (fatta salva qualche eccezione). In Svezia immagino possano tirare avanti ancora per un po'.
Mauro da UD

Andrea + Ylenia said...

Ma con tutte queste godis, i dentisti in Svezia navigano nell'oro??

gattosolitario said...

Sai la cosa strana, Pasqua é credo l'unica festa in cui non ci ubriaca in maniera folle da queste parti...

rosso vermiglio said...

Paese che vai, Pasqua che trovi, insomma!
grazie per le notizie curiose che ci regali e...buon disgelo!!ciao

Morgaine le Fée said...

@per tutti: purtroppo sono arrivata un po' in ritardo con il post su Pasqua, facendo un giro sugli altri blog italo-svedesi ci sono scritte tante piú cose!
@andrea e ylenia: puó essere, in realtá io vado da quelli dell'ospedale, piú comodo e meno costoso. Lo Stato poi rimborsa una parte delle spese. Bisogna dire che i dentisti nordici, finlandesi soprattutto, sono poi molto bravi.
@gattosolitario: é proprio vero. Sai che non ci avevo fatto caso? (a dire il vero qui in famiglia nessuno é grande bevitore, forse é per quello che non mi ero accorta)

gattosolitario said...

Quando si tratta di queste cose osservo sempre con attenzione : ) É sempre un piacere vederli devastati dall'alcool (ironic mode)

Carin said...

Sono svedese, perfino norrlandese, ma non mi è mai piaciuto ubriacarmi, però vi devo dire una cosa sulla Pasqua - La ragione per cui gli svedesi vanno in montagna a Pasqua non è principalmente per sciare...

Morgaine le Fée said...

Ecco vedi gattosolitario: Carin ha la spiegazione (si vede che io, andando poco spesso in montagna, mi perdo molte cose...) ;-)

Eilan82 said...

Ti ringrazio anche io per il post, perché ero davvero curiosa di sapere che caspita si facesse nel profondo nord per Pasqua! ^_^
E cmq quei Ferrero Rocher nell'ovetto parlano da soli... hehehehe! :P:P:P

Vicky said...

Ciao, väldigt underhållande att läsa om svenska påsk-traditioner ur en italienares perspektiv :)

Morgaine le Fée said...

@Eilan: i ferrero Rocher sono la droga del Vikingo :D
@Vicky: välkommen! Vissa svenska traditioner är nya för mig, så det är roligt att berätta om det. Det känns hur svenskarna (norrlänningarna) strävar efter våren...

 
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