Come anticipato in un post qua sotto, esistono delle tendenze ben precise in fatto di Arredamento Domestico Svedese. Avevo anche raccontato di come il Vikingo ed io fummo messi in brutale contatto con esse quando ci capitó di cambiare il nostro nido d'ammore con uno piú adatto all'espansione della famigliola. Avendo giá anticipato che noi siamo una coppia di bastian contrari, questo é uno dei pochi post in cui mi son dovuta affidare a immagini prese da Internet anziché da me, cosí adesso mi aspetto rimostranze relative a copyright di qualche genere.
Il problema piú urgente da risolvere fu la ristrutturazione del bagno. Non si é trattato solo di un eccentrico sfizio visto che il bagno preesistente, vecchio di alcune decadi, mostrava piastrelle cariate e sanitari in vetroresina depolimerizzati. Dopo qualche visita presso i rivenditori di articoli da bagno dell'Ultima Thule, le conclusioni furon le seguenti:
Trend del bagno: gli autoctoni apprezzano esclusivamente i colori ispirati ai paesaggi invernali cittadini. Gli showroom dell'Ultima Thule esibiscono perció soltanto piastrelle in quattro tonalitá base: bianco, grigio, nero e marrone (peró in infinite nuances! Probabilmente c'é un nobile richiamo culturale al famoso film svedese 'Fyra Nyanser av Brunt'). Non sto esagerando. Chiedere timidamente se esiste qualcosa di blu o verde ha lo stesso suono di una bestemmia urlata in una cattedrale.
Fa talvolta eccezione una serie di mosaici -costosissimi- che vengono applicati dappertutto, specie davanti al piano cottura e lavello delle cucine (abbiamo intuito che un hobby molto amato dagli svedesi dev'essere la pulizia parossistica delle fughe). Ci si chiede anche se tutto ció é colpa degli italiani, visto che la maggior parte delle piastrelle viene dal Belpaese, cosiddetto.
Poi si passa all'arredamento generale. Quello d'Uso da queste parti é quello che chiameró Stile MIO, dal nome di una nota catena di negozi d'Arredamento: non per fare pubblicitá, ma sono molto rappresentativi. Naturalmente non sono gli unici a proporre questi arredi, a giudicare dai cataloghi che raccogliamo in giro.
Gli ambienti sono ammobiliati con stile semplice, e moderno, con colori dal bianco al grigetto, al legno. Molto chic é il nero. Ogni tanto ci si concedono variazioni con occasionali tocchi di altri colori, tipo il verde pisello, o il rosa fucsia. D'obbligo, sempre e rigorosamente, una parete tappezzata di parato a motivi piú o meno vistosi (fondvägg). La fondvägg e gli accessori sono ammessi esclusivamente nei seguenti stili: Anni 50-70 (fa molto vintage); finto-barocco-stilizzato-monocromatico; romantico-tutto-bianco (se proprio proprio si dovesse aver nostalgia del passato); cose vegetali stilizzate monocromatiche. Molti accessori design sono di una semplicitá estrema di forme e colori, per cui non si capisce perché costino cosí tanto (e scommetto che son fatti in Asia o in Estonia tanto quanto eventuali copie piratate).
Gli ambienti sono ammobiliati con stile semplice, e moderno, con colori dal bianco al grigetto, al legno. Molto chic é il nero. Ogni tanto ci si concedono variazioni con occasionali tocchi di altri colori, tipo il verde pisello, o il rosa fucsia. D'obbligo, sempre e rigorosamente, una parete tappezzata di parato a motivi piú o meno vistosi (fondvägg). La fondvägg e gli accessori sono ammessi esclusivamente nei seguenti stili: Anni 50-70 (fa molto vintage); finto-barocco-stilizzato-monocromatico; romantico-tutto-bianco (se proprio proprio si dovesse aver nostalgia del passato); cose vegetali stilizzate monocromatiche. Molti accessori design sono di una semplicitá estrema di forme e colori, per cui non si capisce perché costino cosí tanto (e scommetto che son fatti in Asia o in Estonia tanto quanto eventuali copie piratate).
Lo scopo é quello di creare un ambiente non troppo pretenzioso (mai dimenticare di mantenersi sul lagom), ma che dia l'impressione di essere elegante ed esclusivo. Siccome peró il Concetto di Esclusivitá contraddice quello di Jantelagen, ecco che questo stile deve essere adottato da tutti, ed é praticamente l'unico che si trova nei negozi dell'Ultima Thule, con qualche sporadica eccezione.
Molto popolari anche i seguenti accessori:
Il Divano Parallelepipedico (vedi immagine sopra). Disponibile negli stessi colori delle piastrelle da bagno, e in origine evidentemente concepito per l'arredamento d'ufficio: la maggior parte di quelli da noi testati ha la stessa comoditá della panca di un confessionale (ma alla fine siamo riusciti a trovarne uno morbidissimo, e rosso. Ohibó).
La ryamatta: tappeto peloso proposto in migliaia di combinazioni di tinte e spessore dei peli (nella foto ci sono quattro colori ma di solito il singolo tappeto é monocromatico, che non si esageri con le decorazioni):
Gruppo Sala da Pranzo: c'é un'incredibile varietá di microscopiche variazioni sui questi due principali temi-sedia (ce ne sono anche altri, ma questi van per la maggiore):
Quella a destra é molto in voga nei ristoranti dell'Ultima Thule. Praticamente ogni ristorante che voglia creare una certa atmosfera adotta questa sedia.
Quella a destra é molto in voga nei ristoranti dell'Ultima Thule. Praticamente ogni ristorante che voglia creare una certa atmosfera adotta questa sedia.
Un secondo stile, che non ha bisogno di presentazioni, é lo Stile IKEA. Trattandosi di cose che devono essere commercializzate anche nel resto del mondo, c'é un po' piú di variazione. Il sottofondo stilistico scandinavo é comunque presente, anche se un po' meno pretenzioso dello Stile MIO. Sono famosi per copiare noti oggetti di design, introdurre qualche minima variazione, e rivendere il prodotto a una cifra di alcuni ordini di grandezza inferiore a quella dell'oggetto di partenza. Noi abbiamo preso la cucina, visto che costa la metá, ma ha lo stesso aspetto, di quelle dei negozi tradizionali. Anche i mobili per bambini sono piú interessanti rispetto allo Stile MIO: perlomeno ne fanno di colorati, a differenza di quest'ultimo che propone solo oggetti bianchi (almeno da noi).
Entrambi gli stili vengono solitamente mescolati l'un con l'altro, con buoni vantaggi per il portafoglio. I piú fantasiosi fanno come IKEA hacker e modificano un po' le cose.
Siccome MIO ed IKEA non sono nati coi Vikinghi, esiste anche una terza via, piú tradizionale, per arredare una Casa Svedese. Ma anche stavolta mi son dilungata e ne parleró in un prossimo post.
Entrambi gli stili vengono solitamente mescolati l'un con l'altro, con buoni vantaggi per il portafoglio. I piú fantasiosi fanno come IKEA hacker e modificano un po' le cose.
Siccome MIO ed IKEA non sono nati coi Vikinghi, esiste anche una terza via, piú tradizionale, per arredare una Casa Svedese. Ma anche stavolta mi son dilungata e ne parleró in un prossimo post.
10 comments:
Devo dire la veritá che peró é uno stile che a me piace molto, ma io sono per le cose molto semplici. Ultimamente poi mi piace anche il bianco, dá molta luce :D
Anche a me non dispiace come stile, l'unica cosa che non riuscirei a tollerere sarebbe la ryamatta, orribile!!!!!! Poi magari i mobili non li prenderei lucidi (laccati?) ma con la superficie opaca. La foto del soggiorno non è poi così male, qualche piccola variante e potrebbe essere tranquillamente il mio soggiorno. Ti dico, da poco hanno aperto un IKEA dalle parti di Gorizia così ci ho fatto un salto, non è male, sicuramente troverei un saco di cose che potrebbero andarmi bene. Insomma lo "stile svedese" per quanto mi riguarda è promosso. Mauro da Ud.
La questione qui non é tanto se lo stile proposto sia bello o meno. Certamente per qualcuno sará meraviglioso e per qualcun altro una schifezza, e sui gusti non si discute!
L'aspetto su cui polemizzo un po', é che, se si vuole qualcosa di diverso, é difficile trovarlo! Tutto é cosí omologato, almeno quando abbiamo cercato mobili qua.
Hai ragione, questo aspetto della poca offerta lo hai evidenziato anche quando parlavi dei vestiti per i bambini; in qualche altro blog la stessa cosa è stata detta per i vestiti degli adulti e per i negozi in generale. Sembra che i centro città siano pieni di negozi che offrono più o meno le stesse cose. In Italia invece, eliminati i centri commerciali che offrono più o meno gli stessi prodotti in tutto il bel paese, esistono comunque negozi in città e paesi che offrono una vasta scelta. Purtroppo in queste cose comanda il mercato, forse in Svezia nessuno ha mai pensato di proporre prodotti diversi o nessuno ne ha mai sentito l’esigenza perché per questioni culturali si da più importanza ad altri apetti che non siano quelli estetici (mi sembra di aver capito che è così), per cui, avere tutti lo stesso soggiorno o lo stesso cappotto non tocca la sensibilità degli Svedesi. Mettiamola così, potremmo pensare di aprire una serie di negozi di prodotti italiani in Svezia, chissà, potremmo guadagnarci bene creando una nuova strada nel commercio svedese o forse, per quanto sopra, perderemmo proprio tutto…………… Mauro da UD
@mauro: non so da dove derivi questo fenomeno. per quel che riguarda il Norrland, io vedo una gran tendenza al desiderio di omologazione (nella Jantelagen c'é il concetto di 'non ti devi distinguere') e quando leggo ad esempio i commenti nei giornali locali vedo molti che criticano chi ha successo, oppure chi vuole fare qualcosa di alternativo. Molte delle soluzioni che si suggeriscono, che sia architettura, societá, arte o altro, sono poco fantasiose. Per cui il mercato si adatta vendendo solo ció che é accettato dall'intera comunitá. Poi se vai a Stoccolma penso che ci sia molta piú varietá di gusti e cose, anche se vedo comunque maggiore uniformitá che in altri Paesi europei (ad esempio in Germania, dove ho vissuto in precedenza).
Io sono stato a Stoccolma cinque anni fa o forse prima, non ricordo o non ho notato questa omologazione probabilmente perchè l'occhio del turista fai da te, di primo acchito, non coglie certi aspetti o forse perchè ci vuole più tempo per poterli notare. Concordo che in Germaia si possa trovare di tutto, l'anno scorso sono stato a Berlino, ovvio che una grande città offre più della cittadina o del paese ma se potessi prendere Berlino come specchio della Germania intera direi che c'è spazio per qualsiasi gusto. Si dice che Berlino sia la Parigi dei tempi moderni e io non posso fare altro che concordare, c'è fermento ovunque e in ogni campo, musica, arte, architettura. Ad ogni modo, tra tutte le capitali europee che ho visitato Berlino forse non sarà stata la più bella ma sicuramente la più interessante. Putroppo credo che l'atteggiamento omologatore svedese sia un tratto caratteristico che sarà difficile eliminare come in Italia è difficile eliminare la corruzzione o la superficialità con cui si trattano tante cose. Comunque se avrò modo di tornare lassù, come del resto spero accada, osserverò le cose con un altro spirito. Mi sento molto vicino alla filosofia svedese che ho imparato a conoscere tramite la tv e i vostri blog. Seguo sempre con molto interesse quanto scrivete. :O) Mauro da Ud
Ma Stoccolma non é in Svezia Morgaine :D
@gattosolitario: opss, sai abitando quassú uno si dimentica :D
@mauro: anch'io ero stata a Berlino un 7 anni fa ed é una cittá molto cool. ma anche Amsterdam, Londra, eccetera.
Io ho vissuto a Monaco di Baviera e, sebbene ci si respiri un'aria molto piú conservatrice, mi sono ritrovata lo stesso nell'atmosfera creatrice tedesca, che é culturalmente molto dinamica e mi piace parecchio.
Poi sai un discorso sono le grandi cittá e un altro é l'ultima Thule. Giá dove abita gattosolitario é tutto molto piú bello.
uh signur...il mio bagno fucsia come lo vedrebbero?
@galadriel: puó essere benissimo che lo apprezzino! Peró alla prossima, per il loro, comprerebbero le piastrelle begioline e bianche... cosí, per non sbagliare!
Ecco, forse c'é anche questa componente: l'aver paura di osare un po'.
(per la cronaca: il nostro bagno ha pareti bianche e blu scuro, il pavimento misto blu, celeste, verde acqua verde chiaro e lilla, e un bordino di mosaico multicolore. Mia suocera ha apprezzato, ad esempio)
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