Sunday, 27 December 2009

La Sostenibile Pesantezza del mio Essere (postnatalizio)

O meglio, come annunciato e promesso nel post appena qui sotto, il resoconto di quel che si mangia o si potrebbe trovare in un tipico Julbord casalingo della zona. Non ci troverete comprese tutte ma proprio tutte le possibili vivande natalizie, ma d'altro canto la suocera, pur con la sua abilitá fa quel che puó, e casa sua mica é un ristorante.
Il nome, che letteralmente significa tavolo di Natale, ha la sua origine nel fatto che le vivande implicate venivano messe tutte su un tavolo da cui i commensali potessero servirsi ad libitum: come giá anticipato, lo Julbord é un gigantesco buffet, e secondo me questo é un gran vantaggio, perché nessuno ti fa le porzioni e i cuochi non hanno il tempo e la voglia di andare a fare il pelo su quanto o cosa un ospite abbia ingurgitato, a differenza della mia nonna italica.

Avevo giá rivelato nel post precedente l'usanza dell'antipasto prandiale della Vigilia a blöta e Julskinka. Qui si puó verificare di che si tratta:



Mi era anche giá capitato di descrivere qui di come gli svedesi amino la mescolanza del salato col dolce, e l'irrinunciabile desiderio di Zucchero su qualunque Oggetto Alimentare. Lo Julskinka offre giá una prima verifica sperimentale dell'asserto, in quanto va mangiato sul pane duro con condimento di prugne secche e Äppelmos (crema di mele). Se proprio non ci riuscite col dolce, fate contenti i padroni di casa e metteteci su un po' di senape, almeno. La blöta invece, essendo una roba magretta a base di brodo, va ovviamente condita con mezza confezione di burro alla volta (il burro é un'altra delle droghe nazionali legalizzate svedesi, di cui prometto di raccontare piú a fondo in un'altra occasione).

Dopo aver sabotato Kalle Anka con un film di spie norvegesi, abbiamo iniziato dunque la cena vera e propria verso le 18. Si parte con un pre-antipasto a base di glögg e pepparkakor (vin brulé e panpepato, se vogliamo tradurre in italiano), per poi cominciare con la carrellata del buffet freddo. Molte delle cose che si vedono qui sono comprate, perció non si potrá rimproverare la suocera Vikinga per scarsa qualitá nella preparazione.


Qui ci sono alcuni antipasti a base di pesce
1) Paté di salmone (contenente anche qualcos'altro bianchiccio)
2) diversi tipi di sill (aringa marinata in agrodolce, tanto per non smentirci, e insaporita con cose diverse, tipo pomodoro, senape, eccetera)
3) salsa alle uova di pesce a base di irrinunciabile roba bianchiccia, detta créme fraiche
4) e 5) rispettivamente rape rosse e cetrioli, marinati ovviamente in agrodolce
6) geleé di ribes rosso, in accompagnamento alle carni calde o fredde
7) altra insalatina di pesce in base bianchiccia
Il tutto accompagnato da un po' d'insalata di verdura, per mantenersi in forma.

Continuando con gli antipasti di pesce freddo:


1) gravad lax: salmone marinato in aneto e, naturalmente zucchero. Va servito con una salsina dolciastra a base di aneto e senape (Hovmästarsås)
2) kallrökt lax: salmone affumicato a freddo
3) vedi la n. 7 di sopra
4) selezione di formaggi vari, da tagliare con l'apposito coltello che si vede nella foto (invenzione molto pratica, devo dire).

Poi si passa ai piatti di carne fredda:



1) prosciutto di renna affumicato: a dispetto delle insinuazioni sprezzanti di Berlusconi, la carne di renna é buonissima, con un retrogusto dolce
2) kalvsylta: un geleé di carne di vitello
3) leverpastej: paté di fegato di maiale. Ovviamente zuccherato. Consigliato dalle ostetriche svedesi alle gestanti con carenza di ferro (peccato che all'epoca l'odore di qualunque carne mi desse la nausea fino all'ottavo mese).

Si passa poi, finalmente, alle pietanze calde:



1) prinskorvar (wurstel del principe): io le detesto, molti le adorano
2) le classiche köttbullar svedesi, ossia polpettine di carne con spezie varie. Fatte a mano da mia suocera, sono infinitamente piú buone di quelle comperate e fanno scomparire quelle famosissime dell'IKEA.
3) le immancabili patate bollite, altra droga legalizzata nel panorama alimentare svedese
4) carne di maiale arrosto

Mancano di documentazione fotografica, ma c'erano anche le immancabili Janssons frestelse (letteralmente le tentazioni di Jansson, chi fosse non lo so): patate a listarelle con pepe e acciughe marinate agrodolci, cotte in forno nella panna.

Il tutto innaffiato dal tradizionale Julmust: una bibita gassata dal sapore vagamente simile al chinotto, fatta con malto e luppolo: una cugina zuccherata e non fermentata della birra, insomma. Segue le sorti dello Julskinka: esiste infatti anche il Påskmust, che é la stessa identica cosa dello Julmust, ma con data di scadenza spostata in avanti.
Registro anche una selezione di snaps (acquaviti), di sapori vari, di cui ho illustrato l'uso qua. Il mio prolungato ruolo di MammaMucca mi ha permesso anche stavolta di evitarne diplomaticamente le fetentissime bottigliette.

Dulcis in fundo: a parte gli onnipresenti pepparkakor, e contrariamente alle abitudini italiche, non esistono veri dolci tipici natalizi in Svezia. Il poderoso pasto si conclude spesso con alcuni godis (guardare qui), gelato e cioccolatini vari di qualitá dubbia (ma io sono abbastanza esigente nel settore cioccolato, devo ammetterlo). Forse un po' piú caratteristici nel periodo natalizio sono delle caramelline fatte in casa dette knäck (caramello alla panna con pezzetti di noccioline, per la gioia della parcella del tuo dentista) e dei cioccolatini chiamati ischoklad (letteralmente: cioccolato-ghiaccio, detti cosí perché fatti con puro grasso di palma zuccherato e addizionato dell'1% di cacao. Data la composizione si mantengono solidi solo se conservati a basse temperature, cioé in ghiaccio). Questi ultimi tipi di godis, dall'aria minuscola e innocentina, sono in realtá micidiali, e sono riusciti a bloccare a letto il Vikingo con tremendi dolori di panza per un paio di giornate.

Per fortuna, io avevo il Pandoro.

10 comments:

gattosolitario said...

La parte fredda della cena natalizia svedese e' deliziosa, la adoro! Specialmente il pesce. La parte calda per niente, a parte il buonissimo Janssons frestelse. Sui dolci hai ragione, sono scarsini. Almeno li non si mangia per tre giorni di seguito, io sono quasi sferico ormai : )

Carla said...

Quest'anno ho provato per la prima volta a preparare La tentazione di Jansson per la vigilia (a Roma) e devo dire che ha riscosso un grande successo, è un piatto davvero buono!! ;) Buon 2010!!

tortughita said...

come quantità, niente da invidiare agli italiani ;-)

Anonymous said...

Ma può essere che alle dieci del mattino , dopo tutto quello che ho mangiato in questi giorni, tu mi faccia venire un po' di fame?????? Qua urgono vasche in piscina e surfate sulla neve! Peccato dover lavorare.... Non mangerei proprio tutto quello che hai descritto (daltronde sono una pigna in culo con il cibo italiano figuriamoci con quello straniero) ma mi hanno incuriosito un sacco di cose. Ciao (Mauro da UD)

Ophmac said...

Ed è così che dopo aver celebrato antichissimi riti di matrice sciamanica nel periodo tra Natale e l' Epifania gli svedesi cadono in trance e sognano di trasformarsi in gigantesche molecole di colesterolo buono per andare a combattere contro altre molecole di colesterolo cattivo ed assicurate salute e benesere per tutto l'anno.

da "I Benmangianti" di Raffo Ginzburg

...mmmh forse non era proprio così...

Daniela said...

Grazie per questa descrizione,ero proprio curiosa di sapere cosa avevate mangiato!!!

kitos said...

sembra il pranzo di Babette.
Il coltello per il formaggio è il primo acquisto che ho fatto nel mio primo viaggio in Svezia.
Grazie per il resoconto perfetto...

erounabravamamma said...

sono colpita dalla crescente accuratezza dei tuoi post gastronomici. pur avendo già cenato ti confesso che un assaggino di quel che vedo in foto ancora lo farei - yum

Morgaine le Fée said...

La suocera manda a ringraziare tutti per gli apprezzamenti sulla sua cucina :).
Le quantitá sono state effettivamente tali da aver sfamato la sua famiglia, la nostra e quella dei cognati piú altri ospiti per alcuni giorni a venire.

Come gattosolitario, anch'io preferisco il pesce, ma neppure le tentazioni di Jansson sono male, se non sono troppo salate :)

SuomItaly said...

Sorvolo sulle diverse similitudini tra i cibi natalizi svedesi e finlandesi. :)
Concordo sulla bontà delle portate di pesce.

Io avrei scelto il panettone (tradizionale) invece del pandoro :)

Menestystä uudelle vuodelle!!

 
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