Monday, 17 January 2011

Le Condizioni al Contorno

Ecco un altro post di carattere gastronomico. Davvero?
In un certo senso: perché, nonostante tutto, una delle cose che mi danno un profumo di nostalgia quando ripenso al territorio dove sono nata, é la scelta del buon cibo che si ha da quelle parti. 
Il piacere della frutta e della verdura fresca a poco prezzo nella Piazza (Frutti o Erbe?) di Padova, di un bell'arrosto di coniglio, dei pomodori caldi di sole appena raccolti dall'orto, o delle piante di basilico alte mezzo metro, della salvia o del rosmarino che profumano fino a dare il mal di testa nei meriggi estivi.
Bene. Poi arriva il Vikingo e si mette a discutere di quanto l'Ultima Thule sia piccola, di come ci si debba andare in giro almeno con quaranta strati di vestiti addosso per otto-nove mesi all'anno, di come non ci sia molto da fare e del fatto che potremmo pensare a trasferirci prima o poi, perlomeno in un ambiente un pelo piú stimolante. Il ragionamento non fa una piega.
Succede pure che uno si ritrova a dare un'occhiatina ai quotidiani italici online e, tra qualche culo, un par di tette, le importantissime rivelazioni sul GF e le facce in decomposizione avanzata dell'élite politica italiana si scopre che é stato varato un provvedimento per incentivare il ritorno dei cervelli verso l'amato suolo del Belpaese.
Bene.
Sorvolo sul fatto che qui si vuole incentivare solo il ritorno dei ricercatori/scienziati/gente-che-fa-qualche tipo di ricerca, come se non ci fossero altri tipi di competenze che il Belpaese ha perso (voglio dire, e i cuochi? gli ingegneri? traduttori? chessó. Tutto coniugato al maschile e femminile, s'intende). Sorvolo anche sul fatto che un provvedimento del genere mi riguarda poco, perché tutto sto cervello d'eccellenza nel mio cranio non si riesce a beccarlo.
Il pensiero che mi vien su spontaneo, ad ogni modo, é che i legislatori pensano al ritorno dei cervelli, dimenticando che una persona é fatta anche d'altre parti anatomiche.
Voglio dire: facciamo che st* Serenissim* scienziat* torni alla Gloriosa Universitá del Paese dei Cachi e dei Limoni. Gli diamo un ufficio e una careghetta, ops, seggioletta. E poi?
Adesso, per far ricerca, specie scientifica, ci vogliono un pacco di Pecunie per comprarsi degli strumenti, dei reagenti. Forse ci vogliono anche delle Pecunie per affittare i locali (almeno qui nell'ultima Thule si fa cosí, giú in Italia non so), per pagarsi la partecipazione a qualche congresso, cose cosí di sopravvivenza.
Ok. Come tutti fanno, sti soldi te li devi procurare per i fatti tuoi con applications di qualche tipo. Non eri cosí intelligente? Vedrai che la Comunitá Europea ti fará qualche elemosina. Allora, mentre ti danni tutto il giorno per scrivere le applications, devi procurarti qualche schiavo che lavori per te in lab: a questi disgraziati qualche borsa gliela devi dare perché possa pagarsi l'affitto.
Queste Pecunie, esistono? O gliele avete date tutte alle Scuolette del Vaticano, nonché alla Prestigiosissima Istituzione Cepu, Punta di Diamante delle piú feroci battutacce tra studenti?
Facciamo anche finta che sei in etá riproduttiva, e, magari, nella tua incosciente e infingarda fuga all'Estero, hai pure avuto il coraggio di mettere al mondo della prole.
Cosicché, mentre il tuo Cervello lavora per la Gloria della Penisola sul Formaggino, il Resto del tuo nobile Corpo rimane ad occuparsi di problemi piú prosaici e contingenti. Se sei ritornat* dalla Svezia, ti rendi conto che l'asilo nido ti costerá 3-4 volte tanto il livello di prima. Se crederai di poter mettere al mondo qualche altro discendente, scoprirai che ti faranno un pacco di storie perché vuoi l'epidurale, e che non é previsto che il tuo compagno ti dia il cambio per 6 mesi di congedo paternitá.
E poi, vogliamo parlare delle prospettive lavorative per il partner?
Oppure, quando il tuo Stomaco s'appresterá a gustare i Piatti della Gloriosa Tradizione Mediterranea, butterai l'occhio su queste notiziole, e ti verrá il dubbio se ció che hai comprato al negozietto é salutare per il corpo e l'anima, oppure é Una Gloriosa Porcheria.
Alla sera, dopo aver capito che il Tiggí del Minzolini non sará mai candidato al Pulitzer, decidi di buttarti in Rete: per scoprire che la connessione non te l'hanno ancora attivata, e i prezzi sono inversamente proporzionali alla qualitá della linea.
(ci sono sarebbero anche un sacco di altre cose che il resto del corpo, e del cervello di un re-immigrante troverebbero poco attraenti, al ritorno, ma non voglio essere troppo polemica, e mi fermo qui)

Ecco, pregiati legislatori, il nocciolo della questione é il seguente: far rientrare solo i cervelli, é una grande Illusione. C'é anche il resto del corpo che rientra e questo resto del corpo si vizia con incredibile facilitá. Per dire, il fatto che alle Rientranti femmine regaliate un'aliquota fiscale del 20% anziché del 30, non cancella le grosse mancanze sulle Pari Opportunitá che ci sono in un sacco di altri campi. Questa non é solamente una questione di principio, qua si tratta anche di quanto la vita diventi piú semplice, sulle cose pratiche, voglio dire.
Insomma, cari legislatori, se volete che alla gente piaccia tornare indietro, dovete mettere anche un po' di Condizioni al Contorno, perché quelle che ci sono adesso sono proprio insufficienti.

12 comments:

Balto said...

Ciao a tutti, ciao Morgaine. Io abitando in Svizzera ed essendo cittadina Svizzera non posso pronunciarmi in merito a questioni della vicina penisola anche se un pochettino le seguo.... Però leggendo quà e là ci sono parecchi stranieri che sognano la Svezia per i tanti pregi (scuole, cure mediche,....)Quindi penso che se ci sei e ci vivi è difficile tornare indietro e non avere più determinate cose. Io quando sono rientrata in CH ho trovato delle differenze ma lì alcune cose funzionano come qui e non essendoci stata per molto (purtroppo il mio fidanzato svedese è morto in un incidente e quindi per non affrontare tutto da sola sono rientrata a casina) sono riuscita ad adattarmi nuovamente. La cosa che mi manca di più ora come ora è il freddo e la neve (qui oggi 12° e sole come se fosse primavera....). Concludendo mi sembra che un po' dappertutto (Italia, Svizzera,....) c'è parecchio caos e quindi bisogna vivere ed adattarsi alla situazione... Saluti e buona giornata a tutti

/Alessandro said...

Ciao Morgaine, la mi conclusione ormai e' che in Italia ci si "rientra" volentieri solo per le vacanze e per godersi il folklore soocio-politico. Poi si ritorna al protettivo calore del nostro freddino...
Ciao!

Simona said...

Sottoscrivo, parola per parola! Il mio cervello, o almeno quanto ne è rimasto, non è fuggito (purtroppo) e dopo un po' ha perso pure la careghetta; ora si ritrova spesso a sognare persino l'Ultima Thule con tutti i quaranta strati di vestiti.

Ecco... secondo me fai proprio bene a rimandare la partenza!!!

sdonatelli77 said...
This comment has been removed by the author.
sdonatelli77 said...

daccordo su tutto !
è l'ennesimo specchio x le allodole che con poco impegno e ancor meno spesa vuol ottenere il massimo di positiva pubblicità !
senza esser qualunquisti ma se non si cambia "il sistema paese" non si arriverà a nulla se non a sporadiche toppe x tamponare gli scontenti del momento o riempire le testoline non pensanti della gente x non rischiare che pensino veramente ai reali problemi quotidiani !!!

bruscar said...

Bel post!

Giulia said...

Condivido la nostalgia per i pomodori e la salvia gigante (ma anche il banchetto del pesce fresco del sabato mattina e quello dei formaggi... e lo spritz? e il dialetto?), tuttavia, da mamma che e' emigrata per poter mettere d'accordo il cervello e il corpo, non posso che sottoscrivere le tue considerzioni!

Dulcamara said...

Tsk, voi italioti all'estero, sempre a lamentarvi, basta un bel diploma in igiene mentale per avere tutti i meritatissimi privilegi... Se poi avete giovani figlie adolescenti a badarci ci pensa direttamente la presidenza del consiglio, altro che asili nido. E per i giovani atletici figli? Bisogna applicare giustamente le pari opportunità: salutari soggiorni estivi in Sardegna presso la prestigiosa colonia diretta dall'insigne pedagogo Lele Mora.

PS
Aiutooooo, sollecitate i vostri paesi ospiti a conquistare l'espressione geografica!

Kata said...

Infatti, temo che venire a vivere in Svezia sia un po' una trappola. Anche se ho tanta voglia di tornare a vivere in Toscana, più tempo passa, più mi abituo alle comodità della vita svedese e più sarebbe duro riabituarci alla vita italiana... Ma certamente uno deve mettere in conto tutto e capire se ne vale la pena. Credo che ci possano essere tanti motivi validi anche per rientrare in Italia.

cristina said...

E se magari oltre che incoraggiare il ritorno dei cervelli impedissero la fuga di quelli ancora in formazione?!? la mia fuga è ancora recente (giugno 2010), ma non mi sembra ci fosse nessuna alla frontiera a supplicarmi di rimanere!

Quanto sono vere le tue riflessioni. Per il momento (nostalgia per i pomodori e per mammina a parte)non ci penso proprio a ritornare in Italia. Ma forse un giorno me ne verrà la voglia e spero che quel giorno il governo abbia seguito il tuo suggerimento e si prenda cura non solo dei cervelli, ma anche delle tasche, degli uteri, dei consorti e della prole degli emigranti (ricercatori e non.

Vixani said...

Per me non ho ancora deciso se i vantaggi siano più degli svantaggi. Sulla bilancia ci sono pesi titanici. È certo che mi crogiolo nel piacere di tornare, nel dispiacere di andare, nel potermi lamentare alla distanza, nel pavoneggiarmi di certi benefit. Ma se prendo tutta la situazione e visto che la valuto significa che in fondo vorrei tornare, che ogni tanto il pensiero ritorna. Che tornare allora significa tante cose, soprattutto economiche, emotive.
È un po' come decidere di andare a vivere a Milano con 1.000 euro al mese, ma non sarebbe meglio andare a viverci con 10.000 euro al mese, no? Possibile che accada?
Italia si, italia no. Dicevano. Forse quando lasci ti rendi conto di potere fare senza. O forse no. Però sarebbe bello poter rimanere e vivere bene. Senza dover mendicare civiltà, che a volte c'è e a volte non c'è. Ma forse è così un po' ovunque in quei luoghi densamente popolati.
Di certo per me il dubbio la fa da padrone. E mi comanda. E io incespico.

Saverio said...

Per me la notizia di questo bonus fiscale è una buona notizia, nel senso che denota il fatto che al di là di tutte le notiziacce da rotocalco di serie B c'è comunque gente lontano dai riflettori che lavora per tentare di migliorare le cose. Certo è solo un piccolo passo avanti e senza il "contorno" di cui si parlava non è sufficiente, ma se pian piano si inizia a creare dei "contornini" che si sommino alla "pietanza" la cosa col tempo inizia a farsi interessante. Certo sarebbe anche utile che chi si occupa di informazione invece che correre dietro alle minchiate si occupasse del lavoro che effettivamente viene svolto, buono o cattivo che sia.

 
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