Sunday 9 January 2011

Storia di un Gatto Silvestre

Poco prima di installarmi nell'Ultima Thule, qualche svedese un po' piú meridionale mi avvertí che andavo a finire in mezzo ai boschi, ai lupi, le renne e le alci, e avrei dovuto fare attenzione, manco a dirlo, a fare incontri fortuiti con qualche orso.
In effetti, abitare in queste zone puó riservare emozioni zoofile e contatti inaspettati, e uno dei metodi migliori per realizzarle é dedicarsi al safari automobilistico. Non per niente, uno dei luoghi comuni sulla Svezia e simbolo per i turisti é proprio questo qua:


Sia a me che al Vikingo é capitata infatti la visione sfuggente di tali Bestione incuranti del traffico, a cui gl'italici Epiteti di Cornuto e Tua Madre Vacca farebbero l'effetto di un Complimento, o di un'Ovvia Veritá.
Avevo anche giá raccontato che in altre occasioni ci furono una Gru (Trana), uno schivo Tasso (Grävling) o dei branchi di Renne ad incrociare i nostri cammini, per fortuna senza troppe conseguenze da entrambe le parti.
Non é che vada sempre cosí bene. Fu cosí che molti, moltissimi anni fa, un allievo di mio suocero s'imbatté in un altro schivo abitante delle selve, e la sorte non fu troppo favorevole a quest'ultimo. L'automobilista raccolse la carcassa, la scuoió grossolanamente, e portó la grezza pelle al proprio insegnante. Il gesto doveva essere di riconoscenza per alcuni favori ricevuti: poiché mia suocera all'epoca confezionava copricapi, il tizio aveva pensato che la pregiata pelliccia sarebbe potuta servire all'uopo.
Mia suocera ancora ricorda il senso di disagio nel vedere quella pelliccia folta e sanguinolenta, dall'odore ormai poco sopportabile: questa venne fatta pulire e conciare. Poiché era intatta, ai genitori del Vikingo sembró sprecato usarla per dei berretti, e l'appesero invece ad una parete della loro stuga, trofeo acquisito di una caccia grossa per caso.
Qualche tempo dopo, la stuga andó incontro ad uno dei vizi preferiti del Norrlandese tipico: fu ristrutturata. La pelliccia finí in qualche cassetto e nessuno ne parló piú, fino a che, qualche giorno fa, non fu rispolverata, e data in omaggio al Vikingo.
Ecco dunque a voi l'incontro piú ravvicinato che possa offrirvi con un esemplare di Lince, detta anche Lo o Lodjur da queste parti, bestia che in tempi molto andati fu chiamata Göpan:


Una femmina di questa specie non é tanto piú grande del Mezzovikingo com'é adesso, e le zampe, a giudicare dalla pelle, devono essere lunghe e sottili.
I caratteristici ciuffetti sulle orecchie sono ancora ben visibili:


Come pure le possenti unghiacce sulle larghe zampe, capaci di catturare ed uccidere un cervo o una renna:


la pelliccia é incredibilmente morbida e folta sulla pancia:


Attualmente, le linci in Scandinavia non sono piú animali protetti come lo erano nel secolo scorso, quando la caccia indiscriminata ai cervi decimó pure la dispensa naturale di questi gattoni, e infatti nei paesini dell'interno e vicino alle montagne puó capitare di vederne qualcuna aggirarsi furtiva, com'é successo al signor Erik Jansson a Laisholm. Il tipo é stato abbastanza lesto di mano per riuscire a catturarne un'immagine e spedirla a un quotidiano locale, dove potete ammirarla cliccando qui
Stavolta l'incontro umano-lince é stato un po' meno cruento.

28 comments:

gattosolitario said...

Mi fa impressione comunque, non riuscirei ad avere una cosa del genere in casa. Mi dispiace per l'animale.

Giulia said...

Wow! A me piacerebbe allevarmene una viva :D!

/Alessandro said...

Che splendidi animali. Non capiro mai come in questo paese continuino a permettere la caccia (anche se "controllata") di certi animali...
Buona notte!

P.S. Il mezzo vichingo l'ha provata adosso? :-)

GattoVI said...

purr purr purr. Sento un'affinità col tuo ospite (non perché defunto, ma perché feino).
Ne ho visti parecchi negli zoo del regno. E sono un gran bel vedere.
Allo Skansen, seppur con orrore, ho potuto toccare una pelliccia del citato animale e confermo che è davvero soffice

Francesca said...

Seguo da tanto questo blog, e mi piace pure (altrimenti non lo seguirei);pero'ultimamente mi capita troppo spesso di leggere cose che mi fanno male (vedi i vari modi di cucinare la renna,il post sulla cena con salsiccia d'orso)e ora queste orribili, orribili foto.So che da voi la vita è diversa, l'incontro con animali selvatici è frequente e anche il rapporto con la natura è vissuto in maniera differente che da noi, ma non posso non comunicare la mia urtata sensibilità di fronte a queste immagini e,per come la vedo io, a questa mancanza di tatto.

Daniela said...

Qualcuno piu' a nord di me!Io vivo in Scozia:-)

Eilan82 said...

Ma povere linci!!! :(

Anonymous said...

Dico sempre quando mi offrono carne: se un animale muore bisogna onorarlo mangiandolo, e in questo caso salvandone la pelliccia!
Ogni paese ha i suoi animali da cacciare o allevare. Certo chi abita in Italia si scandalizza nel sentir parlare di orsi e alci, ma pensiamoci: un bue o una mucca che hanno di meno?

Dulcamara said...

Ciao Morgaine, finalmente mi decido a scrivere sul tuo splendido blog. Ho appena aggiornato ieri notte Volksmusikreich. Ma come, non lo hai messo fra i blog di cultura e bilinguismo?! Faccio formale protesta!

Brava Griana, questo animalismo dilagante urta invece la mia di sensibilità. Daltronde i media dell'espressione geografica inebetiscono quotidianamente la gente con decine di minuti di pietismo sui cani, che pretendere...

Una pelliccia di lince, e che sarà mai, ormai si è perso il senso della misura e del ridicolo.

Dulcamara said...

Dimenticavo, anche mia madre ebbe un incontro ravvicinato con una lince, cogliendo funghi poco sopra casa mia nel Haydental.

/Alessandro said...

Io sono stato tirato indirettamente in causa per via delle ricette a base di renna...
e rispondo che nel nord della scandinavia venogono allevate perche' rappresentano quello che per noi e' il maiale. Non vedo alcuna differenza in cio. Anzi, gli allevamenti di renna non causano i problemi ambientali dei moderni allevamneti di mailai, bovini e pollame in quanto le mandrie pascolano negli sterminati spazi del nord (senza mangimi e crescendo in condizioni molto ma molto piu sane).

Francesca said...

Io rispetto e accetto le idee di tutti,mi sono solo permessa di dire come la penso io,come lettrice di questo blog, e gli altri sono liberi,ci mancherebbe altro, di pensarla secondo la propria convinzione.
Il commento di Dulcamara non mi sembra molto educato, e questo mi spiace.Non volevo aprire il solito caso "animalisti contro non animalisti",ma sembra che non sia possibile.

Morgaine le Fée said...

@Lunablu: benvenuta, e ma che bella la Scozia! sicuramente verró a trovarti nel virtuale.
@Dulcamara: e ti sei fatto attendere! benvenuto qui! Invidio tua madre per il suo incontro ravvicinato.

Su questo post: ovviamente mi dispiace molto se ho urtato la sensibilitá di qualcuno.
Peró, lo scopo di questo blog é raccontare come si vive e cosa c'é nel Norrland: nel bene e nel male vivere qui comprende pure che, disgraziatamente, si puó fare un incidente con la macchina ed accoppare una lince (sottolineo questa cosa, perché l'animale nella foto é morto per sbaglio, e non per caccia indiscriminata). Significa anche che, per la mentalitá locale, se succede qualcosa del genere si recupera almeno la pelliccia affinché questa possa essere usata in qualche modo. Forse al giorno d'oggi non é piú indispensabile, ma tempo addietro faceva comodo un tabarro di pelo, e la mentalitá é rimasta: ed é anche qusta mentalitá, un po' autarchica se vogliamo, che volevo raccontare.
In quanto alle renne: come scrive giustamente anche Alessandro, la renna é un animale d'allevamento tipico proprio di queste regioni, e fonte principale di sostentamento per i Same, per cui, se si vuol raccontare del Norrland, é quasi doveroso parlarne dal momento che é una parte vitale della cultura e della cultura gastronomica. Non sono vegetariana, ma avrei parlato di renne e orsi a tavola anche se lo fossi, proprio per questi motivi. Un discorso simile si puó fare anche per l'orso (al quale dopotutto avevo dedicato solo un cenno per nulla cruento).
Nei supermercati italiani é normale amministrazione trovare tacchino e coniglio, e nessuno ci pensa piú di tanto. Qui si compra un arrosto d'alce, mentre si guarda con orrore al coniglietto in padella (non alla lepre, peró!). È una questione d'abitudine, penso.

Francesca: Dulcamara é stato un po' troppo irruento (mi permetto di dirlo apertamente perché ci conosciamo), per cui gli diró senz'altro di essere un po' piú diplomatico.

Francesca said...

Ti ringrazio per la risposta, dai cui traspare,come spesso nel blog,la tua intelligenza. Capisco benissimo che "lassù"si viva diversamente, ed essendoci stata(per di piu'essendo stata ospite di italiani che vivono li) capisco cosa intendi quando dici che certe cose da voi sono di normale ordinanza.E capisco che probabilmente sia un mio limite considerare la renna come uno di quegli animali da non mangiare.Riguardo alla lince se forse avresti raccontato in un altro modo,magari senza immagini, avrei aprrezzato meglio cio'che volevi dire, senza soffermarmi sulla crudezza delle foto.Come dire:se è morto il mio cane posso raccontalo anche senza pubblicare la foto del cane morto.Tutto qui.
Grazie cque per la risposta.

Morgaine le Fée said...

Francesca: grazie per la risposta.
Stavo pensando al fatto (che sicuramente avrai notato anche tu quando sei andata in Svezia) che qui di pellicce di animali piú o meno selvatici é facile vederne. Basti pensare solo agli shops per turisti, carichi di pelli di renna, o a quelle di agnello infilate in quasi tutti i passeggini del regno, per proteggere i bimbi dal freddo che viene da sotto.
È possibile perció che io mi sia assuefatta e abbia considerato faccenda ordinaria vedere esposte le pelli di un animale selvatico. Il fatto che in questo caso si trattasse di uno molto difficile da vedere in natura ha attizzato la mia curiositá da 'naturalista' ed é per questo motivo che mi era venuta voglia di condividerlo.
Questo animale inoltre era selvatico e non vi ho associato una valenza affettiva/emotiva particolare, che invece si avrebbe nel caso di un cane, come scrivi.

È per questi motivi che non mi é venuto in mente che le foto potessero urtare la sensibilitá di chi legge. Questo non toglie che mi dispiace che per te sia stato eccessivo.

Dulcamara said...

Va beh, mi sono lasciato andare al furor polemico, scusate. Però davvero, ogni posizione è legittima, ma un certo senso della misura non guasta.

Francesca said...

La prossima volta magari pubblica una foto con una lince viva,e sarai perdonata!;)

Dulcamara said...

Un compromesso Francesca, che ne pensi di una Lince impagliata? (scherzo eh ^_^)

Antonella said...

Pensa che io propio questa mattina sono rimasta bloccata perchè 4 alci non si decidevano a spostarsoi dalla strada!

Morgaine le Fée said...

@Dulcamara: sii gentlemen! (lo so che lo sai essere! ;) ) E va' a metter lo zucchero sui tuoi pandorini :)
@Antonella: hai avuto fortuna! Gli alci sono sempre meglio fermi che in movimento, se si parla di strade :)

GattoVI said...

In Italia è comune trovare carne di cavallo nei supermercati.
Una volta l'ho fatto presente al mio svedese domestico e l'ho schifato.

Io che sono vegetariano da 24 anni, inorridisco davanti a qualsiasi banco della carne/pesce; che sia, in Italia, Svezia, Cina o Madagascar, poco importa.

Balto said...

Ciao. Caspita io sto male all'idea di investire una bestiola... Quando ero in vacanza in Svezia (l'ho girata un po')mi ricordo che al momento che ho visto un alce che era appena stato investito sono stata male tutto il giorno. Fortunatamente anche l'automobilista non si era ferito. Anche dove abito io ci sono animali in giro (volpi, tassi, cervi,cinghiali) e parecchie volte mi fermo per fargli attraversare la strada. Ho dormito sulle pelli di renna ma ho capito che in lapponia le renne sono come per noi le mucche (usi tutto o quasi per vivere).Saluti a tutti e Morgaine dimmi com'è il tempo in questi giorni (mi manca tanto qui sole e quasi 10°gradi sopra lo zero uffa...)VOGLIO LA NEVE!!!!!! L'anno scorso è stato inverno vero, quest'anno solo qualche in dicembre e poi pioggia a gogo e ora primavera anticipata. Ciao ciao

Morgaine le Fée said...

@gattoVI: e pensa che Dulcamara non é vegetariano, ma inorridisce lo stesso dacvanti al bancone del pesce :D
@balto: qui capita di frequente che anche le renne vengano investite, e non é una cosa simpatica a cui assistere. Purtroppo é quasi inevitabile in un posto con tanto bosco e poche macchine, gli animali attraversano a gran velocitá senza pensarci, e spesso un automobilista non fa in tempo a frenare.
Il tempo qui é adesso molto piú caldo, ci si mantiene soltanto sui -10, l'influenza siberiana che ha portato bassissime temperature a dicembre é passata.

Lauretta said...

povera lince .......
In ogni caso, qualunque cosa facciano gli svedesi, vi prego di ricordare che in sud Italia si vede gente sfoggiare con disinvoltura pellicce di visone a 15 gradi (sopra lo zero). Veramente uno scempio senza senso.

Anonymous said...

Qualcuno sa cosa è successo a Bixx? Nel suo blog ha accennato a qualcosa di brutto che le è successo, e ora il blog è stato cancellato. Ne sapete qualcosa?

Anonymous said...

@anonimo: ho chiuso il blog ma sono ancora viva, se é questo che volevi sapere.

bixx

Unknown said...

ciao morgaine, torno a leggerti dopo tanto tempo... ieri sera scrivevo il mio post sulla caccia al lupo qui in svezia - una vigliaccata pazzesca! - e ho pensato proprio alle linci, perché lo scorso anno la decimazione dei lupi era stata seguita da un ok all´uccisione di un determinato numero di linci e il fatto mi aveva lasciata allibita.
la foto della lince del vichingo ha toccato anche me, a dire il vero. ma ho capito il tuo intento, non temere. pensa che io inorridisco anche davanti alle pelli di pecora nei passeggini, tanto di moda anche a stoccolma e in danimarca, dove vive mio fratello (ne ha una anche lui per la mia nipotina)...
sono vegetariana convinta - anche se devo ammettere che di tanto in tanto non resisto a qualche gamberetto - perciò per me gli animali sono tutti uguali.
per quanto riguarda le renne, sono certamente trattate meglio dei manzi che vanno al macello a milioni. o dei cavalli, trasportati vivi dalla romania all´italia (cosa che trovo a dir poco scandalosa).
l´orso... ecco, trovo che mangiarne la carne sia decisamente poco sostenibile e la cosa mi fa ancora più male e più orrore.
ripeto, io ho tagliato (solo metaforicamente) la testa al toro eliminando la carne, benché ne apprezzassi i diversi sapori.
un saluto a tutti, g

Morgaine le Fée said...

Devo dire che ero ben lontana dall'immaginarmi cosí tante risposte a questo post.
Mi astengo dal commentare la caccia agli animali selvatici perché sono completamente ignorante in materia. C'é chi dice che é utile per eliminare gli animali piú deboli, stabilizzare l'ecosistema, eccetera, mentre per altri é completamente crudele, inutile e controproducente. Non so niente di ecosistemi e quindi non commento perché non so qual é la soluzione migliore. Nel caso degli orsi penso che la caccia e il consumo della loro carne siano talmente limitati da non costituire un pericolo, ed é probabile, come raccontavo nella descrizione dello zoo di Lycksele, che la carne provenga da giovani orsi cresciuti in cattivitá e non liberabili in natura perché non in grado di sopravvivere.
Di certo sono d'accordo con gli animalisti sul voler vietare gli allevamenti di visone, dai quali sono venute fuori immagini di una crudeltá assoluta, anche qui in Svezia. Ma non sono per nulla d'accordo con la soluzione che gli ambientalisti hanno trovato, cioé liberarli in natura: quando é successo, questi animali si sono inseriti in un ecosistema non loro danneggiando pesantemente altre specie (gli anni scorsi avevamo una famiglia di visoni davanti alla stuga, e molti volatili ne hanno risentito).

 
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