Tuesday 25 January 2011

Il Gelo e l'Arte della Conduzione della Bicicletta


Quando arrivate in Svezia (o in qualsiasi altro posto nuovo), é abbastanza naturale cercare di stabilire dei contatti sociali. Se ci arrivate da soli, senza portarvi dietro/raggiungere un partner giá esistente, é pure abbastanza probabile che prima o poi vi dedichiate alla ricerca di un/a rappresentante del sesso che preferite, allo scopo di condividere alcuni dei Piaceri Corporali che la Vita riserva ai piú.
Non é che io sia sfuggita a questa tendenza, e quindi, diverso tempo fa, mi capitó di partecipare con altre amiche single a delle sessioni di cosiddetta Caccia&Pesca nelle vaste pianure nordiche. Durante tali sessioni, la controparte di solito tende a sfoggiare i propri pregi. Nel caso degli/delle svedesi, notai che immancabilmente ostentano il fatto che lei/lui tränar. Cioé, fa ginnastica, movimento, sport, di qualche tipo. 
Indipendentemente dalla presenza di una Panza Imperiale, ad un certo punto della conversazione vi verrá  dunque raccontato che "io scio, gioco a hockey, vado in palestra, passeggio nel bosco, vado sui pattini basket yoga afrodanza powergympa beachwolley innebandy styrketräning konditionsträning jogging eccetera". Per farvi un esempio, in uno dei nostri primi appuntamenti il Vikingo mi propose di passare una domenica pomeriggio in una Spa, con oretta di cyclette inclusa. Help me.
Io, devo dire, non sono cosí (e si vede). Nel gergo svedese verrei irrimediabilmente qualificata come soffpotatis, cioé soffice patata da divano, che non é una creatura lasciva come si potrebbe pensare, ma indica semplicemente un'entitá rammollita e galleggiante sulla propria epa, tipo la sottoscritta. Si capisce come, in tali situazioni sociali, per me l'imbarazzo fosse alle stelle. 
Che cavolo di training mi invento per fare colpo sul malcapitato?
Trovato! Io vado al lavoro in bicicletta. (vado anche a funghi. Meglio di niente, insomma: il Vikingo mi volle bene lo stesso)
Andare in bicicletta all'Ultima Thule non é la stessa cosa che scorrazzare con grazia e prestanza sulle lievi ondulazioni della Pianura Padana. Qui la neve arriva in ottobre e scompare in aprile, e andarci sopra implica che si debbano imparare alcune strategie di sopravvivenza, specialmente quando uno é disastrosamente pigro come me e non si cura di mettere le gomme chiodate. Si puó anche dire che, se gli ematomi fossero permanenti, a quest'ora avrei un incarnato degno degli abitanti di Pandora in Avatar.
Dopo sette anni di residenza, posso perció riassumere in categorie di temperatura la mia Educazione al Fondo Stradale Innevato.

0 / -3 gradi: 
non lasciatavi ingannare dal fatto che fa caldo. Con queste temperature, la neve é bagnata, pesante, infingarda. Voi andate in bicicletta e vi lasciate dietro solchi pesanti come il cielo di Novembre. Le buche nascoste sotto la paciosa coltre bianca si riveleranno all'improvviso, facendovi affondare, sbandare, precipitare il vostro Regale Deretano nella vergogna. Nell'Ultima Thule succede anche che le piste ciclabili, impeccabili nel resto della cittá, vengano spazzate con particolare incuria proprio attorno all'Ospedale e all'Universitá: dopotutto, lá il pronto soccorso é a portata di piede, e ci potete andare benissimo da soli.


Durante il giorno puó capitare che la neve a tratti si sciolga, formando pozze che durante la notte si ricristallizzano in superfici con coefficiente d'attrito pari all'inverso del Numero di Avogadro. Non é infrequente che tali superfici vengano ricoperte di nevischio e rese invisibili, e quindi il giorno dopo il vostro Regale Deretano faccia la fine di cui sopra. Con lo stesso meccanismo, il lucchetto del vostro mezzo si riempirá d'acqua liquida mentre voi siete al lavoro, mentre alla sera, quando dovrete tornarvene alla vostra dimora, non ci saranno santi che lo libereranno dal ghiaccio raggelatosi all'interno. Lycka till.  
Per fortuna, i trasporti pubblici non sono male.

-4/-12 gradi:
questa é la situazione migliore. La neve che cade a queste temperature é soffice e leggiadra, e ricopre le strade con una coltre compatta e abbastanza stabile. Dopo diverse settimane, peró, la neve cosí compattata si fará liscia in punti assolutamente imprevedibili, si formeranno montagnole e solchi piú o meno paralleli, e se le ruote dovessero assumere un'inclinazione inopportuna ecco che il solito, Regale Deretano dovrá rassegnarsi al peggio. Il risultato é che per sopravvivere, il ciclista deve avere cura di seguire fanaticamente il suo Solco. 
In effetti, tutto il Culto del Ciclismo su Neve ha un unico Dogma:  
Segui il Solco Dio tuo. Chi lo lascia é caduto.
Il Dogma del Solco diventa importante anche quando gli spazzaneve decidono che é ora di dare una grattatina al manto stradale: i denti delle pale sono (sadicamente?) poco piú larghi delle gomme della bicicletta, e lasciano solchi nel ghiaccio profondi alcuni centimetri e paralleli al senso di marcia. I sopracitati spazzaneve hanno anche cura di lasciare buche seminascoste e mucchietti di neve improvvisamente soffici in punti a caso del vostro percorso.
Una soluzione molto intelligente, anche se illegale, é andare in bici sui marciapiedi, dove le pedate randomizzate assicurano una superficie libera da solchi.

-12/-17 gradi:
vedi sopra, piú o meno. Si comincia a notare che il lubrificante dei perni della bicicletta comincia ad indurirsi, proprio un pochetto, per il disappunto delle vostre amate riserve di ciccia.
A queste temperature va in affanno il riscaldamento che la municipalitá dell'Ultima Thule generosamente offre nelle sue piazze principali e sulle piste ciclabili ad elevata pendenza.  Il risultato é che la neve vicina all'asfalto si sciogliucchia, per poi ricongelare, con la formazione di un beffardo strato di ghiaccio a montagnole. Siccome il suddetto riscaldamento é assicurato da tubi sotterranei, capita che il ghiaccio si sciolga solo immediatamente sopra i tubi, con la formazione di, indovinate? solchi nel ghiaccio. Ovviamente paralleli al senso di marcia. Se in salita la situazione é sotto controllo, in discesa avrete la possibilitá di stimolare l'adrenalina a buoni livelli.

-18/ in giú: 
non pervenuta per sopravvenuta cristallizzazione della sottoscritta. 
L'ho pur detto che il servizio Trasporti Pubblici (qui pomposamente battezzato ULTRA, cioé  UltimaThule Lokal Trafik) non é affatto male, sebbene leggermente caro. Sarei sciocca a non approfittarne.

25 comments:

gattosolitario said...

Per il lucchetto consiglio di lasciarlo sempre con l'apertura verso il basso, cosi l'acqua scorre via e non si ghiaccia dentro. Per il resto, pedalare sulle strade delle auto... rischi in un'altro modo ma meglio di niente! E poi ovviamente gomme chiodate sempre.

/Alessandro said...

Io se la temperatura non e' superiore ai 18 gradi (positivi, ovvero quelli che qui chiamano "caldi") e non piove e le previsioni sono buone, in bici non ci vado. Infatti non la possiedo neanche... :-)
Brava cmq un bel trattato! :-D

Simona said...

Non pervenuta per sopravvenuta cristallizzazione della sottoscritta ... !!! Ho cominciato la giornata con un sorriso!
Però... che bella idea quella del riscaldamento sotterraneo... e magari è pure ecologico, vero?

Un caro saluto!

Anonymous said...

La bici qui in Teutonia la uso da aprile a ottobre. Di provare la pista ciclabile ghiacciata non ho nessunissima voglia. E poi, per quanto coperte, orecchie e mani si congelano, avendo io notoriamente il sistema circolatorio di un rettile. Quindi per te nutro la massima ammirazione...Coraggio che' l'inverno ancora e' lungo!
schatten

R00b said...

aaah BELLISSIMO!
Io sono un ciclista appassionato (ma dilettante) e ogni giorno faccio 15 chilometri per compiere il tragitto casa-dipartimento.
Ora, a Cagliari c'è così caldo da sudare anche in inverno e piove molto raramente ma avevo immaginato che in quel cucuzzolo del mondo la situazione fosse decisamente diversa.

Questo post mi è piaciuto da matti, ho riso come uno scemo (hahah spero tu abbia misurato il coefficiente d'attrito con strumenti abbastanza precisi!).

Un saluto dalla freddissima (10°C) Cagliari :P
Rob

Andrea said...

Ottimo, ben scritto. Adesso manca un piccolo trattato sull'abbigliamento da abbinare alla pedalata sottozero.

Federico said...

Questo post si merita lo status di documento scientifico! Bellissimo! :-)

SuomItaly said...

Non mi sono ancora avventurato con la bicicletta sulla neve.
Nel caso mi decidessi, rileggerò attentamente questo post. :)

Kata said...

Grazie delle preziosi istruzioni. Io da nuova arrivata per ora ho rimandato l'acquisto della bicicletta all'arrivo della primavera (intendi aprile a questa latitudine).
Comunque ti assicuro che andare in bici a Pisa con 2 gradi umidissimi non è un'esperienza molto migliore dei meno 10 svedesi... :)

Saverio said...

Io invece ho uno spunto "collegato" che potrebbe essere sviluppato in un futuro post, nonchè mia curiosità: ma quando all'aria aperta ci sono magari -18°C, come si fa al mattino a cambiare l'aria nella stanza da letto, senza che poi la stessa si tramuti in candido cristallo di ghiaccio? Cronometraggio del tempo di apertura delle finestre? Ci si tiene il miasma notturno constatando che tutto sommato ha quel quid di selvatico che si intona con le foreste circostanti? ^___^

Morgaine le Fée said...

@gattosolitario: sei un uomo di scienza e dai consigli accorti. :) Da un'intervista ai miei colleghi, piú scrupolosi di me perché hanno le gomme chiodate, emerge come quest'ultime non possano nulla in caso di solchi. la mia esperienza dice che i marciapiedi sono meglio della strada sempre a causa del discorso solchi, specie durante il disgelo.
@Alessandro e Schatten: non avreste neanche tutti i torti! :)
@Mugs for Two: no, non é ecologico per niente: é proprio buttare riscaldamento al vento! Io credevo che fosse un sistema intelligente sui percorsi ad alta pendenza, ma vedo che sotto i -12 si forma ghiaccio molto liscio, che é molto peggio del manto nevoso.
@Robe: ma tu sei sportivissimo! congratulazioni, 30 Km al giorno! Ti invidio, ma io non ce la faró mai, specie con questo tempo. Il coefficiente d'attrito é misurato ad occhio, il mio: naturalmente infallibile, quasi quanto il Papa. :)
@Andrea: grazie. L'abbligliamento é una cosa relativa: le mie amiche e il mio moroso svedesi dalle gambe esili e slanciate necessitano di copertura extra, mentre io sfrutto l'*effetto foca* e vado fuori in collant. dal mio canto, non sono ancora riuscita a trovare un isolamento decente per mani e piedi.
@Federico: grazie, troppo onore!
@kata e Suomitaly: vi siete persi dunque delle emozioni indescrivibili :)
@saverio: si puó arieggiare per tipo un cinque minuti, ma in genere non é necessario, perché i sistemi di ventilazione di solito svolgono un lavoro eccellente (anche troppo, di notte in inverno io soffro per l'aria troppo secca).

Kata said...

@Saverio: io ne avevo scritto un po' in questo post:
http://diariosvedese.blogspot.com/2010/11/altre-particolarita-delle-case-svedesi.html

Morgaine le Fée said...

kata: hai ragione, nelle case nuove ci sono quelle finestrelle, me ne ero quasi dimenticata!
Al lavoro da me e a casa nostra (una casa vecchia di un secolo) quel tipo di finestre invece non c'é, e si supplisce con la ventilazione.

lafattaturchina said...

Ok, visto che ho appena portato su la bici (con le belle ruotine da corsa, che scivolano solo a guardarle!) mi studierò attentamente questo post! :D
Nel frattempo ho in mente un altro progetto, ma devo trovare un telaiaccio da mtb (@ gattosolitario: conosci per sbaglio qualcuno che na abbia uno di cui vuole liberarsi?), poi forse mi servirebbe anche una saldatrice, ma questa è un'altra storia ;)

Balto said...

Ciao a tutti. Qui quando nevica c'è l'abitudine di tirare a lucido le strade togliendo tutta la neve fino all'asfalto. di conseguenza la notte gela creando il panico la mattina seguente. ci sono i vari addetti che spargono il sale ma se la gelata è bella e buona possono spargere tutto il sale che vogliono che il ghiaccio resta...Malgrado questo ci sono immancabilmente i "pazzi" che si avvunturano per puro hobby con la due ruote facendo delle cadute colossali (e pericolose se dietro loro ci sono auto). Io odio queste persone anche perchè per la stragrande maggioranza sia in inverno che in estate sono in giro come pecoroni al pascolo e sorpassarli diventa un disastro...
comunque l'idea delle ruote chiodate alle bici mi piace.... perchè qui non c'è un po' di nordica mentalità (anche solo per le pulizie delle strade, lascaisero uno strato di neve...) Mah. Saluti e alla prossima

Anonymous said...

umf...

Anonymous said...

...umf alla seconda...cioe...cazzo...hai visto da dove ti scrivo? No? Allora controlla! Fatto...? ohhhhhhhhhhhhh....ed ioallora cosa dovrei dire eh? La massima quando va bene sono meno diciassette ma di refola meno trenta e non mi lamento mica, non faccio l/ eroe al contrario di te che fai la caffeina... no, l`eroina insomma la martire.Lo sai quanti gradi sono adesso? non te lo dico per non spaventarti...pero` non e` bello mica vedere chi sta al sole lamentarsi sempre che sente freddo!
Un po` di coscienza!
an.om.(anonimo omonimo)

Morgaine le Fée said...

@fattaturchina: sei una donna di grandi risorse! E immagino che laggiú il compito sia molto piú difficile, visto che le temperature intorno allo zero sono le piú carognose (ma il disgelo arriva anche prima) Sei poi riuscita a chiodare le gomme?
@balto: qui non mettono il sale (spesso le temperature sono troppo basse), ma il ghiaietto, che a mio parere funziona meglio. In quanto ai pecoroni ciclisti, la mia ipotesi é che cerchino disperatamente di seguire il loro solco per non cascare...
@an.om: carissimo anonimo, con questo vinci il Premio di Commento piú Criptico della storia del blog.
Nonostante la mia natura di Strega, capiti proprio nel momento in cui la mia Sfera di Cristallo-Grande Fratello é andata a ramengo, per cui non mi resta che tirare ad indovinare. Se non é l'Antartide, allora azzardo la Siberia, o le cime tempestose intorno ad Abisko. Ad ogni modo, i miei rispetti, con l'augurio che la tua dimora sia sufficientemente riscaldata! In quanto alla caffeina, nonostante mi sia capitato d'estrarla dalle foglie di the molti anni orsono, devo deluderti e dirti che non ne sono una gran fanatica.

Anonymous said...

Morgaine... oui, la seconde che vous avez ecri.Siberia centrale, praticamente rispetto a me stai ai Tropici.Ma non parliamo del tempo dai, dimmi piuttosto...tu uno come me lo ci vedi... cioe` scusa, ce lo vedi in Scandinavia... ? In mezzo agli orsi le orsesse, le ossesse, gli ossessionati e tutto cio`...con due esse (purche` non siano essesse tedesche eh...)A proposito : la SaS a me non piace te lo dico subito. Qualcuno dice che i piloti prendono lezioni per corrispondenza, ti risulta ? Un` altra cosa prima di buttare il caviale ed Olga la manigolda nel Volga... tu dici che un Italiano come me possa stare bene con una Svedese... ? Non ci sono effetti collaterali ?
Inchino e baciamano.
An.om. (Anonimo omonimo)

Anonymous said...

Morgaine... oui, la seconde che vous avez ecri.Siberia centrale, praticamente rispetto a me stai ai Tropici.Ma non parliamo del tempo dai, dimmi piuttosto...tu uno come me lo ci vedi... cioe` scusa, ce lo vedi in Scandinavia... ? In mezzo agli orsi le orsesse, le ossesse, gli ossessionati e tutto cio`...con due esse (purche` non siano essesse tedesche eh...)A proposito : la SaS a me non piace te lo dico subito. Qualcuno dice che i piloti prendono lezioni per corrispondenza, ti risulta ? Un` altra cosa prima di buttare il caviale ed Olga la manigolda nel Volga... tu dici che un Italiano come me possa stare bene con una Svedese... ? Non ci sono effetti collaterali ?
Inchino e baciamano.
An.om. (Anonimo omonimo)

Morgaine le Fée said...

questa é una prova per vedere se blogspot pubblica i commenti. L'ultimo di anonimo omonimo me l'ha notificato via mail, ma qui non si legge. Uff!

Dulcamara said...

"Durante il giorno puó capitare che la neve a tratti si sciolga, formando pozze che durante la notte si ricristallizzano in superfici con coefficiente d'attrito pari all'inverso del Numero di Avogadro"

Nel senso che c'è UNA molecola di alto coefficiente di attrito per mole :)

Bellissima la bici sepolta dalla neve!

Anonymous said...

Morgaine... oui, la seconde che vous avez ecri.Siberia centrale, praticamente rispetto a me stai ai Tropici.Ma non parliamo del tempo dai, dimmi piuttosto...tu uno come me lo ci vedi... cioe` scusa, ce lo vedi in Scandinavia... ? In mezzo agli orsi le orsesse, le ossesse, gli ossessionati e tutto cio`...con due esse (purche` non siano essesse tedesche eh...)A proposito : la SaS a me non piace te lo dico subito. Qualcuno dice che i piloti prendono lezioni per corrispondenza, ti risulta ? Un` altra cosa prima di buttare il caviale ed Olga la manigolda nel Volga... tu dici che un Italiano come me possa stare bene con una Svedese... ? Non ci sono effetti collaterali ?
Inchino e baciamano.
An.om. (Anonimo omonimo)

Eilan82 said...

Hahaha! Bellissimo il tuo commento a -18°!! :D:D
E anche il commento di Saverio mi ha fatto sbellicare!! :P:P

Morgaine le Fée said...

@Dulcamara: si vede che sei un chimico teorico! La foto della bici é presa fuori dall'asilo del Mezzovikingo.
@An.om.: mi sono presa il permesso di fare copy&paste del tuo commento che mi é arrivato due volte via notifica mail, ma che blogspot non ha piú pubblicato (ogni tanto blogspot funziona indecentemente).
Se tu scrivessi un blog su come si vive in Siberia, verrei subito a leggerlo. Per qualche motivo giovanile, da piccola sognavo di andarci ad abitare, invece le sorti della vita mi hanno portato in queste lande subsahariane, come vedi.
Non so darti informazioni di come si impari a far il pilota con la SAS, non avendo mai guidato i loro aeromobili. Comunque ci sono un sacco di altre compagnie.
Sul discorso donne scandinave: dipende da come sei tu, e da chi incontri. In linea di massima, peró, ci tengono molto alla paritá dei ruoli, nei lavori domestici, coi figli e nel lavoro. Ho un'amica molto dolce e mite e assolutamente non prevaricante, che peró é molto irritata da un certo maschilismo del compagno -russo-.
@Eilan: é un'annotazione puramente scientifica! E Saverio ha centrato un problema non indifferente (anche se qui brillantemente risolto) :)

 
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