Monday 27 September 2010

Di Conquiste, Colonie ed Aggressioni

Ogni tanto si legge di qua e di lá, e con un certo ghigno, di come questa terra abbia una storia assolutamente insignificante e di certo non paragonabile a quella dei gloriosi Antenati di Silvio:  Brillanti Esempi di Civiltá, che costruivano marmorei Monumenti a Dei Celtici e Pagani con possenti Radici Cristiane eccetera. 
Questo mentre quegli sfigati dei Protovikinghi e dei Protolapponi imparavano appena ad accendere un focherello per sopravvivere nell'oscuritá umidiccia di neve, perché sí, bisogna essere proprio fuori (ma fuori del tutto, alle intemperie) per pensare anche solo un istante di venire ad abitare quassú (come sottilmente insinuó mia madre quando le comunicai l'esito del mio colloquio di lavoro all'Ultima Thule).
La veritá é che, a dispetto della calma piatta geologica vissuta dalla penisola scandinava, le zone abitate di queste parti sono tremendamente giovani, e la stessa Ultima Thule era circondata dalle acque non molto tempo addietro, per cui pensare di fare Storia Maestosa, qui, si scontra con non poche difficoltá logistiche. Prima ancora, sopra le ridenti colline e i boschi in fior, gravava un bel macigno di ghiaccio che si sciolse con la fine delle Ere Glaciali, togliendo (si puó proprio dire) un peso dallo stomaco su queste lande. Come un sospiro di sollievo, la terra cominció a risollevarsi.
Un centimetro l'anno.
L'Ultima Thule si risvegliava per la prima volta alla luce del Sole.
Cinquanta anni fa, una delle stughe vicine a quella del Vikingo aveva la comoditá di attraccare una barchetta proprio sotto la veranda. Ora un bel prato si estende per molti metri prima di incontrare la spiaggia.
Per chi fosse interessato, un bel resoconto per mappe lo si puó trovare su questo sito.
Le conseguenze sono che la costa é molto giovane, e vi si puó ammirare il lavoro di Colonizzazione e Conquista che la Natura compie ai danni delle rocce appena riemerse dalle acque.
All'inizio, dunque, c'era solo la nuda pietra, su cui i ghiacciai lasciarono l'impronta del loro pesante piede (se ne notino le impronte):

Siccome la Penisola Scandinava non ha il privilegio di godersi interessanti spettacolini vulcanici (non per niente i Vichinghi andarono a procacciarseli colonizzando l'Islanda), ecco che gli svedesi compensano linguisticamente chiamando Lava quelli che nella mia infanzia furono definiti Licheni
Di licheni ne abbiamo di diverse fogge e dimensioni, e si comincia la Colonizzazione con quelli piú piatti e tenaci, per passare ad Architetture piú fragili e delicate, capaci di frantumarsi sotto la scarpa nelle giornate secche d'estate:

Dopo che i Licheni hanno preparato il Terreno, ecco arrivare morbidi Muschi e le prime tracce d'Erba:


In seguito, timidamente, cespugli piú importanti come i Mirtilli reclameranno il loro diritto all'Esistenza:


Finché anche il Sorbo e il Ginepro, il Pino e l'Abete metteranno radici nelle pietre corrotte dai Coloni piú semplici:


Quando l'Opera sará finita, tutto sará solo Bosco, e della nuda Pietra affioreranno solo Tracce qua e lá nell'Oscuritá umida di Muschi e Foglie. Il Visitatore s'illuderá di camminare in una foresta senza tempo, dimenticando che solo un paio di secoli fa il tutto riposava sul fondo di un Mare basso e senza sale.



La storia non finisce certo qui. Per emulare i signori Vichinghi, le apparentemente innocue Lavor si prenderanno la briga di lasciar terra bruciata dietro di sé, e si potrá notare come i Sorbi e le Conifere vengano subdolamente aggredite da Barbe di Bosco e graziosi Licheni grigi, infettanti coi loro fiabeschi ghirigori i rami di alberi vecchi e giovani (notare, appena sotto, i rametti in primo piano):




Conquiste, Colonie, e Aggressioni.

A tal proposito, la famiglia Mezzovikinga é in procinto di trasferirsi per qualche giorno in una Localitá Mediterranea, la quale a buon diritto si puó classificare come Moderna Colonia del Popolo svedese (ma non solo).
Se questo potrá causare qualche ritardo nella pubblicazione delle Foto di Settembre, dall'altro canto prometto un resoconto delle Abitudini Coloniali dei Vichinghi fuori Casa. Potrebbe perfino risultare divertente, o istruttivo, se non noiosetto e pedante.
Ed ora é bene che mi dedichi ai bagagli.


8 comments:

Kata said...

Proprio oggi ho sentito una lezione di storia svedese all'università. La storia della Svezia dai tempi dei Vichinghi fino ai giorni nostri in un'ora e mezza. :) Mi piacerebbe approfondire. Hai qualche suggerimento al riguardo? (libro o sito)

VladushK said...

Certo che sei Unica (con la u maiuscola)! Da come racconti le caratteristiche del Norrland, meriteresti una puntata su 'scoveri ciannel!!!!

Notte!

TopGun said...

molto istruttivo.
io so che dove proliferano i muschi ed i licheni, l'aria è estremamente salubre e pulita.(memorie scolastiche)

confermi?

ophmac said...

Conquiste, colonie e aggressioni... Per un momento credevo stessi parlando degli inglesi! Ma in effetti in quel caso avresti anche dovuto nominare: pulizia etnica, campi di concentramento ed olocausti tardo-vittoriani!

;-) :-p

Eilan82 said...

Hai capito! :D
Be'... buon viaggio allora e aspettiamo le fotine di settembre al tuo ritorno! ;)

Giulia said...

post meraviglioso! mi ricordo della nostra passeggiata sul Sentiero dei Troll

Federico said...

Bello e molto interessante questo viaggio "geometamorfico"!

Morgaine le Fée said...

@kata: purtroppo no :(. Fralaltro, il Norrland non é stato toccato cosí tanto dalla colonizzazione vichinga, ed era considerato una specie di terra di nessuno.
@Vladushk: grazie :) oppure, é qualcosa di cui mi devo preoccupare :D
@TopGun: questo l'avevo letto anch'io molto tempo fa, su un numero di Le Scienze quando ero ancora piccola e guardavo piú che altro le figure.
@Ophmac: anche i licheni, nel loro piccolo, non sono da meno! :D
@Eilan: oh no, non serve aspettare cosí tanto! diciamo che saró in ritardo di un paio di giorni (habeamus internet, nella colonia svedese meridionale :D )
@Giulia e Federico :grazie :)

 
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