E, finalmente, é arrivata questa Domenica 19 Settembre. Non serve nemmeno che vi dica il perché, dal momento che parecchi (praticamente tutti) i blog italo-svedesi hanno raccontato che oggi é il Giorno Ufficiale delle Elezioni del Regno, delle Contee (non ridete, é vera, anche se suona un po' Hobbit) e dei Comuni della Gloriosa Nazione Svedese.
Dunque dico giá da subito che non perderó molto tempo a raccontarvi chi sono i partiti, perché si vota, e come si vota, vantaggi svantaggi e filosofie correlate, perché descrizioni, discussioni e analisi molto interessanti sono giá state fatte in posts e relativi commenti, ad esempio, da Onewaytosweden, GattoVI, Bixx, Odysseus, Franco e di fatto tutti gli altri che trovate nel blogroll qua in parte (non prendetevela con me per un'eventuale mancata citazione, ma con quella parte dei miei neuroni deputati alla Pigrizia).
Comunque, anche se a nessuno gliene importerá un granché, annuncio che la famiglia Mezzavikinga é appena tornata dall'espletamento dei propri civici diritti-doveri nella scuola del quartiere che sta in parte all'asilo del Mezzovikingo. Il Vikingo ha votato per tre terzi, l'Italica per due terzi data la sua natura di invandrare europea, il Mezzovikingo ha snobbato l'intera faccenda dormendo in macchina mentre i genitori, a turno, andavano a raccogliere bigliettini.
(il Mezzovikingo deve essere molto sollevato dalla fine della campagna elettorale, visto che il Vikingo gli ha impedito per giorni di guardare Pingu a favore di molto meno eccitanti tribune elettorali televisive e di continui, maniacali aggiornamenti delle indagini demoscopiche, le quali, a mio parere, non rivelano proprio niente di definitivo)
La sottoscritta, memore del proprio passato di segretaria di seggio pluridecorata (disgraziato caso di nepotismo all'italiana, dato che mio padre é stato presidente per parecchi anni), ha guardato con solidarietá le due signore che controllavano i documenti, e ha registrato la solita figura da pirla mettendosi in coda all'estremitá sbagliata, cercando con cocciutaggine di mostrare i documenti prima di votare (si fa dopo), e occupando illegalmente la cabina di una vecchietta (la quale aveva pensato bene di andare a far fika durante la votazione, per poi tornare a finire il lavoro, con tipica flemma norrlandese).
Ne approfitto per raccontare a GattoVi che delle famose schede bianche, utili per votare senza far vedere che bigliettino si raccatta, nel mio seggio non se n'é vista manco l'ombra.
Votare da immigrata europea significa, come si vede dalla foto qua sopra, che uno non puó votare per il Parlamento ma, giustamente, ha il diritto comunque di decidere quali saranno i propri amministratori a livello locale, cioé per Regione e Comune di residenza. La mia filosofia personale mi dice di votare per il Parlamento secondo ideologia, e per i Locali secondo accertata abilitá del Candidato/a. Del Parlamento, me ne devo disinteressare perché tanto non decido nulla (peró le loro decisioni mi riguardano comunque in pieno).
Il problema é che io, abitante nell'Ultima Thule, non ho la piú pallida idea di chi siano e, soprattutto, quanto siano abili tali Candidati. Uno potrebbe dirmi:
1- vai alle valstugor (casette dei partiti) che ci sono in piazza e parla con loro. Io non l'ho fatto, ma il Vikingo sí: é stato apostrofato con convizione da alcune pensionate socialdemocratiche, che gli han chiesto perentoriamente se a casa sua lui praticasse le Pari Opportunitá con la sua donna. I Moderati invece gli han regalato un libretto di ricette: molto buone a prima vista, scritte dalle Donne Moderate: il che mi fa sospettare che in quel partito le tradizionali divisioni dei ruoli maschio/femmina non siano aggiornatissime.
2- segui le riunioni del consiglio comunale, visibili sul sito della Municipalitá dell'Ultima Thule: evabbé, sí, sono pigra e accidiosa. Peró, quanti di voi lo fanno, ditemi la veritá?
3- Parla coi tuoi amici. I miei amici e conoscenti, da buoni svedesi, hanno la bocca serrata per motivi di political correctness. Esco da 5-6 anni con un gruppo di ragazze, ma delle loro opinioni politiche non ho la piú pallida idea. Si parla di vestiti, giardinaggio, mangiare, uomini, piú tardi bambini e neonati, vacanze, lavoro, hobby, come da tradizione. Fossero state italiane, avrei saputo nel giro di pochi minuti cosa ne pensano dell'attuale Primo Ministro.
Nell'Ultima Thule, l'unico politico conosciuto é un tale Lennart Holmlund. (qui sotto in una simpatica rivisitazione di qualche buontempone nei manifesti elettorali, da ignara concessione del Västerbotten Kurirer)
Sebbene il sistema amministrativo svedese non implichi l'esistenza di un Sindaco, questo tizio di fatto lo é. Esponente del Partito Socialdemocratico (o sossarna, come vengono chiamati. All'inizio credevo che fosse un termine gastronomico): non é una gran sorpresa, perché qua nel Norrland sono praticamente tutti socialdemocratici. La causa é la profonda gratitudine verso un sistema che in passato elargiva sostanziosi contributi di malattia a coloro che erano un po' stanchi e invece di andare in ufficio si dedicavano alla caccia all'alce per curare la depressione. Poi é arrivato un Governo di centrodestra, che ha deciso di far finire questi privilegi: ed é cosí che perfino veri ammalati cronici praticamente handicappati si sono visti tagliare i sussidi ed obbligati a cercar impiego: insomma, da un Paese cosí lagom mi sarei aspettata delle soluzioni piú equilibrate.
Questo signor Holmlund é un tizio abbastanza sfrontato, che ogni tanto fa battute sessiste. D'altro canto, pare sia l'unico che veramente prenda decisioni e le attui invece di fare sessantatre möte (riunioni) a caffé e kanelbullar. Col suo Governo, sono perfino riusciti ad abbindolare la Commissione europea per l'assegnazione delle Capitali della Cultura, e far loro credere che quel buco dell'Ultima Thule é l'Unico Vero Luogo del Brodo Primordiale per la nascita dell'Umanesimo. Perfino chi non ha simpatia per lui ne ammette le capacitá.
Votarlo o meno? L'altra volta l'ho fatto, stavolta no: dopotutto ha ragione il Vikingo a dire che sarebbe bene dare un'opportunitá anche a qualcun altro/a.
Insomma, alla fine chi ho votato?
Onestamente, non lo so. Non me lo ricordo nemmeno. Voglio dire, ho scelto un partito che in apparenza é piú vicino ai miei ideali, ho guardato le liste, ho messo 'na croce sulla prima donna che ci stava in cima, giusto per una questione di principio (dico donna per quel che ne ho capito, perché, devo confessare, su una serie di nomi scandinavi spesso ho il dubbio: ditemi voi se é cosí intuitivo il genere di chi si porta appiccicato Gun, Gudrun o Leffe sulla carta d'identitá). Ho votato per gente che non so nemmeno chi sia e se siano delle perfette incapaci, o delle persone in gamba: ma dopotutto, questa é una faccenda che riguarda solo me e i imiei concittadini, nel caso venissero elette, per cui mettevi d'animo tranquillo.
16 comments:
ahahahah...io pure mi sono messa in fila con la carta d'identità PRIMA di votare!
Dopo essere stata rimandata indietro, ho messo il foglietto dentro la busta nel corridoio, senza andare dietro la tenda. A quel punto una tipa mi fa: "non qui in mezzo a tutti! il voto è segreto". Mah, mi chiedo quanto segreto sia, visto che tutti mi hanno visto prendere il famoso foglietto. Molto molto perplessa, però felice di aver per la prima volta partecipato alle elezioni!
Certo che molti dalle parti tue votano a sinistra solo per i sussidi ; ) Ci credo che poi a livello nazionale vince il centrodestra!
Anch'io ho votato a caso. Nel senso, ho guardato l'eta' e la professione e ho deciso cosi'.
E anch'io ero li' con la patente in bella vista prima di votare! E anch'io ero in coda dalla parte sbagliata.
bixx
per quanto mi riguarda confesso di essermi svegliato la mattina e quando mia moglie mi ha dato la "röstkort" in mano ho capito che anche io avrei potuto votare.
Infatti fino a ieri mattina (pi*la io) credevo che si votasse solo per il parlamento per il quale non posso votare in quanto la mia richiesta di assimilazione allo svensson sta da parecchi mesi in qualche faldone di qualche ufficio di qualche cittadina. Da italiano ignoravo il fatto che si vota sempre tutto in una volta (chiaramente come può essere altimenti nella Pragmatica Nazione Svedese!?) Essì che sarà la terza volta che ci vado!
Quindi in poche ore ho dovuto decidere per chi votare al comune e "regione". Ho scelto un partito e nessuna crocetta. Tanto non ne conosco nessuno.
Ciao, leggo il tuo blog divertente qualche volta. Sono svedese e parlo spesso politica (almeno prima l´elezione)con miei amici e con i colleghi al lavoro. Quasi tutti dicono volontieri i loro partiti preferiti. E questi giorni i giornali sono pieni di piccole interviste con gente (con nomi e foto) che raccontano come voteranno e perché.
´Per Cristina, devi prendere sei, sette foglietti di partite diverse. Dopo, dietro la tenda, scegli il foglietto giusto per te e butta via gli altri. Così è tutto segreto!
/Anna
Cioè, prima voti e DOPO mostri i documenti alla commissione?!?! °__°'
E chi non può votare ma lo ha già fatto come fa? Torna all'urna dove ha inserito la scheda e ne toglie una a caso? hahahhaha :P:P:P
Comunque oggi a tavola una collega mi ha chiesto davanti a tutti chi avessi votato e poi mi ha detto chi aveva scelto lei. Non mi è sembrata poi così schiva!
Per Anna, grazie della dritta, in effetti avrei potuto pensarci da sola! alla prossima volta...
@Cristina, Bixx: mi consola sapere di non essere l'unica!
@Odysseus: ma, toglimi una curiositá: tua moglie é svedese?
E ci mettono cosí tanto a darti l'assimilazione? Mi pareva che a GattoVI fosse andata relativamente veloce.
@Eilan: in realtá, quando hai votato e vai a fargli vedere i documenti, loro controllano che tu abbia le buste giuste in mano: se non é cosí, non te le infilano nell'urna, quindi funziona bene lo stesso.
@Anna: benvenuta! Mi fa piacere che ci sia anche qualche svedese che passa di qua e dá anche la sua versione dopo tutto il parlare e straparlare che faccio io nei post.
Quindi tu mi dici che sono io ad essermi trovata in compagnie molto "abbottonate", o poco politicizzate?
Qui di solito io parlo di politica solo col Vikingo e la sua famiglia, ma mi farebbe piacere conoscere l'opinione anche di altri svedesi. Evidentemente ho avuto sfortuna.
Si mia moglie è svedese, ma io non mi sono sentito tale per parecchi anni per cui non ho voluto cercare la cittadinanza. In primavera l'ho fatto perché... ?boh? forse perché ho figli svedesi... (e italiani, seguirà post sull'argomento).
Certo avrei dovuto incapperarmi ed esigerla perché ci lavoro e ci pago salate tasse da nove anni, ho moglie e tre figli in questo paese per cui caro efficiente burocrate donna con gli occhiali rossi di plastica non mi fai aspettare per una cittadianza alla quale ho diritto. Voglio votare per partecipare e decidere chi mi governa. ma non ho avuto tempo , qui si lavora (segue sorrisetto berlusconiano ;).
Aaaaah! Ecco! Le mettono loro nell'urna!!!
Ora è tutto più chiaro, mi era sfuggito questo dettaglio! ;)
Ma se non c'erano schede bianche, invece di solo guardare con solidarietà le scrutatrici, perché non l'hai fatto loro presente? Magari erano solo finite e bastava informare chi di dovere: probabilmente ne avevano un cassetto pieno
@Odysseus: anch'io sarei per il concetto "no taxation without representation".
@Eilan: infatti io mi ero abituata che in italia si fa altrimenti
@gattoVI: hai perfettamente ragione: Putroppo io nella vita reale sono una grandissima codarda. Mea culpa :)
@Morgaine: Grazie per la tua testimonianza. Non solo tu sei codarda, ma moltissimi altri, anzi nella situazione opportuna chiunque è codardo!
Inoltre ci sono coloro che si vergognano di prendere determinate schede, altri che potrebbero volente o nolente essere controlati fisicamente o psicologicamente da padri (o mariti, mogli, figli, amici) padroni o simili. Tutto ciò fa di questo sistema dei bigliettini un sistema labile che non garantisce la laibertá del debole (e ce ne sono anche in Svezia) di scegliere in completa segretezza per cui secondo me i danesi (e con loro anche molti svedesi e italiani con cui ho parlato) hanno più di una ragione a dubitarne.
Che il voto in Svezia sia segreto è un'affermazione ipocrita.
@GattoIV: il tuo ragionamento (che poi è quello ripetuto a manetta da qualunque svensson) funziona per chi non ha problemi.
@Odysseus: questo sistema non piace molto neppure a me, e non vedo perché fare un foglio unico da barrare dove si vuole. Eliminerebbe anche il problema delle schede mescolate ad altre apposta, o di quelle sottratte per sabotggio (vedi quelle di Feministisk initiativ la volta scorsa).
Ne parlavo col Vikingo e lui non vede il problema dell'assoluta segretezza, anche se ha ammesso che gli ha dato fastidio dover andare a prendere le buste coi foglietti giá in mano.
Se abiti in una grande cittá dove nessuno ti conosce fa lo stesso (puoi anche votare in anticipo altrove), ma comunque lui é d'accordo con te sul fatto che, specie nei paesini piccoli (leggi: Norrland e glesbygd), se vieni sospettato di votare per qualcuno "sbagliato" vieni stigmatizzato dal resto della comunitá.
Io aggiungo, se ognuno ricevesse il foglio grande, non ci sarebbe necessitá di buttare tanti bigliettini e prenderne in eccesso (riflessione da ecologista :) )
Ho scritto in fretta. Volevo dire: "non vedo perché non fare un foglio unico"
(Alzheimer)
@Margaine: il sistema dei fogliettini funziona peferttamente se già si è d'accordo su come deve andare la votazione, (come esprime egregiamente bixx) si conferma ciò che si è deciso a priori.
Tu che ne sai qualcosa di Norrland e glesbygd sai anche il peso psicologico del vicinato.
E poi che cavolo ci vuole a fare un semplice lenzuolo prestampato come i nostri?
Se vogliono la busta chiamiamo Magalli, "signora, scelga il premio o la busta?"
Dai, dimmi che ti ho agghiacciato come la macchina la mattina ;)!
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