Poco tempo fa, leggevo sul blog di Bilingue per Gioco un post molto interessante su come vivere le tradizioni natalizie in casa quando si ha la complicazione, o il privilegio, di essere una famiglia plurinazionale, com'é appunto il caso della famiglia Mezzavikinga, che ha un papá Vikingo e una mamma Italica i quali a loro volta hanno amici, parenti e frequentazioni variamente distribuiti tra Germania, Svizzera, Francia, Spagna, Regno Unito, e forse anche qualche altro posto a cui la mia memoria morta di sonno non mi fa accedere.
In quel post fralaltro si racconta (tanto per restare in quello che é evidentemente diventato il tema della settimana) come si festeggiava, e forse si festeggia ancora, santa Lucia in quel di Verona. Anche se la sottoscritta non é di origine esattamente scaligera, diciamo che i rituali descritti si approssimano bene a quelli in uso in altre zone venete (e se non é santa Lucia, sará San Nicoló, cambia solo la settimana).
Santa Lucia col suo asinello carico di pensierini per i bimbi buoni quest'anno non é passata, qui nell'Ultima Thule. Non perché il Mezzovikingo sia stato troppo discolo, e neppure perché la fatidica notte, a mezzanotte, il piccoletto abbia deciso di starsene sveglio piú del solito (forse per aspettarla?), per la precisione fino all'una e mezza (come compensazione, e sostegno energetico, c'erano fortunatamente i lussekatter preparati la sera prima a consolare l'intera famiglia Mezzavikinga, detta ormai da tempo anche famiglia Palpebra-Pesante).
Il fatto é che il Mezzovikingo ha solo diciotto mesi, e non ha la piú pallida idea di cosa siano le Tradizioni, i Regali, il Natale e tutte queste faccende Nazional-Popolar-Commerciali che sembrano occupare parecchio del nostro tempo libero di adulti in questo periodo. Fatto sta che comunque apprezza tutte le luminarie che abbiamo appeso in casa e ritiene che l'Albero di Natale sia contemporaneamente un'Entropica Tentazione e una Montagna di Frustrazione (dopo che é riuscito a romperne tre ninnoli, si é verificata una Migrazione misteriosa che ha portato i rimanenti ad un'altezza alquanto irritante per le sue manine).
Leggendo il succitato post, noi genitori abbiamo convenuto che forse non sarebbe male in futuro integrare il Natale Nordico con le Tradizioni Italiche. Nonostante il Mezzovikingo si mimetizzi perfettamente tra gli autoctoni, con i suoi occhioni blu e l'incarnato rosa, é irrimediabile il fatto che crescerá bilingue e si sciropperá un paio di viaggi all'anno verso le sponde del Mediterraneo, dove incontrerá gente che parla una lingua che lui capisce, ma che stranamente non capisce quella che usa lui (e il bilancio linguistico attuale é giá nettamente a favore dei Vikinghi, per la frustrazione della sottoscritta).
Cosí, abbiamo deciso che dal prossimo anno si aspetterá Santa Lucia la notte del dodici dicembre, si tirerá fuori il presepio mignon in stile orrido-rinascimentale che feci col DAS almeno quindici anni fa (quando ancora avevo tempo)
e si appenderá una calza alla porta alla vigilia dell'Epifania, per ritrovarla magari il giorno dopo riempita da un pezzo di pinsa, o altre piccole sorprese. Quest'anno, tanto per preparare il sentiero, ho anche timidamente provato a introdurre qualche Canzoncina Natalizia Italica, ma a quanto pare il piccoletto le trova troppo lagnose, e dice no-no giá a metá della prima strofa.
Nel frattempo, abbiamo comprato il Pandoro, in vendita sorprendentemente pure qui nell'Ultima Thule a prezzi degni di caviale e zafferano. E, ci crediate o no, la Disputa Pandoro-Panettone si é giá insinuata a casa Mezzavikinga. Indovinate chi vuole cosa e chi, nei prossimi anni, dovrá soccombere.
In quel post fralaltro si racconta (tanto per restare in quello che é evidentemente diventato il tema della settimana) come si festeggiava, e forse si festeggia ancora, santa Lucia in quel di Verona. Anche se la sottoscritta non é di origine esattamente scaligera, diciamo che i rituali descritti si approssimano bene a quelli in uso in altre zone venete (e se non é santa Lucia, sará San Nicoló, cambia solo la settimana).
Santa Lucia col suo asinello carico di pensierini per i bimbi buoni quest'anno non é passata, qui nell'Ultima Thule. Non perché il Mezzovikingo sia stato troppo discolo, e neppure perché la fatidica notte, a mezzanotte, il piccoletto abbia deciso di starsene sveglio piú del solito (forse per aspettarla?), per la precisione fino all'una e mezza (come compensazione, e sostegno energetico, c'erano fortunatamente i lussekatter preparati la sera prima a consolare l'intera famiglia Mezzavikinga, detta ormai da tempo anche famiglia Palpebra-Pesante).
Il fatto é che il Mezzovikingo ha solo diciotto mesi, e non ha la piú pallida idea di cosa siano le Tradizioni, i Regali, il Natale e tutte queste faccende Nazional-Popolar-Commerciali che sembrano occupare parecchio del nostro tempo libero di adulti in questo periodo. Fatto sta che comunque apprezza tutte le luminarie che abbiamo appeso in casa e ritiene che l'Albero di Natale sia contemporaneamente un'Entropica Tentazione e una Montagna di Frustrazione (dopo che é riuscito a romperne tre ninnoli, si é verificata una Migrazione misteriosa che ha portato i rimanenti ad un'altezza alquanto irritante per le sue manine).
Leggendo il succitato post, noi genitori abbiamo convenuto che forse non sarebbe male in futuro integrare il Natale Nordico con le Tradizioni Italiche. Nonostante il Mezzovikingo si mimetizzi perfettamente tra gli autoctoni, con i suoi occhioni blu e l'incarnato rosa, é irrimediabile il fatto che crescerá bilingue e si sciropperá un paio di viaggi all'anno verso le sponde del Mediterraneo, dove incontrerá gente che parla una lingua che lui capisce, ma che stranamente non capisce quella che usa lui (e il bilancio linguistico attuale é giá nettamente a favore dei Vikinghi, per la frustrazione della sottoscritta).
Cosí, abbiamo deciso che dal prossimo anno si aspetterá Santa Lucia la notte del dodici dicembre, si tirerá fuori il presepio mignon in stile orrido-rinascimentale che feci col DAS almeno quindici anni fa (quando ancora avevo tempo)
e si appenderá una calza alla porta alla vigilia dell'Epifania, per ritrovarla magari il giorno dopo riempita da un pezzo di pinsa, o altre piccole sorprese. Quest'anno, tanto per preparare il sentiero, ho anche timidamente provato a introdurre qualche Canzoncina Natalizia Italica, ma a quanto pare il piccoletto le trova troppo lagnose, e dice no-no giá a metá della prima strofa.
Nel frattempo, abbiamo comprato il Pandoro, in vendita sorprendentemente pure qui nell'Ultima Thule a prezzi degni di caviale e zafferano. E, ci crediate o no, la Disputa Pandoro-Panettone si é giá insinuata a casa Mezzavikinga. Indovinate chi vuole cosa e chi, nei prossimi anni, dovrá soccombere.
9 comments:
la fatina? kitos
Ciao "palpebre pesanti", vi capisco perfettamente: da quando è nato il primo figlio 9 anni fa segnamo sul calendario le rarissime notti che riusciamo a dormire tutte intere... Poi per quando riguarda le tradizioni dei vari paesi.. bhè il trucco è scegliere quelle che ci piacicono di più :-). Da bambini seconodo me a Firenze eravamo gli unici a ricevere i dolci per San Nicola il 6, tradizione che mi ha fatto piacere ritrovare negli anni Svizzeri. O quando stavamo a Zurigo festeggiavamo il 6 Gennaio sia con le calze della Befana che alla moda locale (loro festeggiano i re magi). E sempre a Zurigo abbiamo festeggiato il giorno del rigraziamento assieme a degli amici russi-americani. In fondo il bello di andare a girro per il modo è anche questo no? E poi gli amici non sono tali proprio perché ci condividi le gioie ed i dolori? p.s. il nostro albero di natale ha solo palline di plastica... chissà perché non tiriamo mai fuori quelle di vetro che avevamo comprato.... il presepe invece è di legno, rincollato più volte....
Beh, decisamente meglio il Pandoro! Ma credo che invece al vikingo piaccia di più il panettone.. :)
@carlo: come non dormite una notte intera da 9 anni?? devo rassegnarmi, insomma... Su S.Nicoló: mio padre mi racconta che dalle sue parti da piccolo era S.Nicoló a portare i regali, anziché babbo natale
@kitos e andrea: indovinato! A quanto pare la maggioranza dei maschi sembra preferire il panettone, almeno era cosí nella mia famiglia d'origine. Il Mezzovikingo non si é ancora espresso, ma so che adora le uvette
Da veronese non ho dubbi: Pandoro, possibilemte servito con accompagnamento di qualche crema di pasticceria e vino Recioto.
Giusto per fare un po' di polemica: immagino che ormai in Veneto si cerchi di far passare Santa Lucia come una festa celtica dove la santa è un' eroina della resistenza celtica contro l'invasione romana. Chissà, un giorno verrano anche a raccontarci che Cristo in realtà era di Como...
@ophmac: l'ipotesi di una santa Lucia celtica é talmente grottesca che mi rifiuto di pensarci. Ma chi é che ha proposto sta cosa?
Forse han bevuto troppo recioto, o mangiato troppo poco Pandoro... ;)
No no, non l'ha proposto nessuno che io sappia pero' conoscendo il livello dei nostri leghisti ruspanti se succedesse non mi stupirebbe.
W il pandoro!!!
non mi piacciono i canditi nel panettone..ma é una lotta senza esclusione di colpi in ogni pranzo di famiglia a natale!!
ciauuu
che preparate di tipico da mangiare a natale voi "vikinghi"??
:-)
A proposito di dormire la notte: avendo 3 figli almeno uno dei tre almeno una volte a notte si sveglia..... quindi da nove anni una notte intera è un lusso.. Però d'estate la famiglia va al mare coi nonni per cui io quando rimango a Firenze a lavorare.... di notte dormo :-)
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