Monday 9 November 2009

Qualche punto fermo. Nella terra.

Non tutto é fermo, immobile e grigio, nell'Ultima Thule di Novembre. Questo fine settimana, guardando le mie piante grasse, pensavo che sono ormai almeno dodici-tredici anni che la mia Mammillaria Plumosa apre i suoi pallidi e piccoli fiori. Caparbiamente un anno dopo l'altro, e puntualmente ogni volta all'inizio di novembre.


Sopravvissuta a complessivamente almeno cinque traslochi da 45°22' a 63°50' Latitudine Nord, una gatta, un Mezzovikingo e un viaggio in treno da München all'Ultima Thule in quattro tappe, ho pensato che una piccola menzione se l'é ampiamente meritata.

5 comments:

Eleonora said...

:-O
un' highlander! Complimenti!!!
Ho una punta d'invidia... la prossima volta che mi cimento con le cactacee ti chiedero' una consulenza: tra agavi, lithops, astrophyta (immagino sia il plurale di astrophitum :-D) ne avro' uccisi (congelati tra le Alpi e ustionati qui in Africa) tre dozzine :-(
Sono quanto di piu' bello, semplice, primitivo-simmetrico-frattalico-misterioso-lento-stupefacente esista nel regno vegetale. L'unica che resiste in casa nostra tra bambini, lunghe assenze da casa, dimenticanze di cure e' una succulenta non identificata comprata per pieta' all'ikea (era diventata albina dalla poca luce povera) e alcune dionee muscipule comprate per lo stesso motivo al Leroy Merlin (orde di marmocchi ottusi si divano forzando la chiusura delle "bocche") qui sopravvivono solo quelle con un passato difficile
:-S

Morgaine le Fée said...

Eleonora, non m'invidiare troppo, che da quando é nato il Mezzovikingo le piante di casa se la spassano male, molto male :(...
Comunque: le Agavi ce la possono fare. Le Lithops: lascia perdere. Non mi sono mai durate piú di un paio di mesi, hanno una richiesta d'equilibrio idrico degna di uno svizzero, appena piú del giusto si marciscono subito; poco meno, si seccano lentamente ma con processo irreversibile. Sull'Astrophitum sono ignorante. Credo che le Crassule siano quelle col coefficiente di sopravvivenza piú alto, ad ogni modo.
Complimenti per la Dionea! a me invece muoiono e ho lasciato perdere....

Zarinaia said...

Che bello il tuo cactus!!! Nell'attuale sistemazione svedese, molto provvisoria, i miei uomini mi hanno proibito di portare piante di qualsiasi natura... Con le piante da appartamento sono sempre stata una frana, ma in giardino coltivavo da anni dei cespugli enormi di salvia...erano la mia consolazione.
Quando ci sistemeremo un po' meglio, ti eleggerò mia consulente fidata per le piante da appartamento, visto che hai delle buone referenze!!! :)
Ciao
Eleonora

Eleonora said...

Prendo nota!
peccato per i lithops... sono cosi' meravigliosamente belli! Qui e' facile per le Dionee, amano il sole, quando andiamo in viaggio le schiaffo sotto il getto dell'irrigazione automatica e quando torno son piu' belle di prima (messaggio sub: "sei un dettaglio del tutto irrilevante nella nostra vita di muscipule!")
Per quanto riguarda le agavi, ammetto che quando ci sono in giro bambini molto piccoli (sempre da 5 anni a questa parte :-D) mi creano un po' di inquietudine...

Morgaine le Fée said...

@zarinaia (continuo a chiamarti cosí per non confondere con Eleonora di Un Tresor): come neanche una piantina? neanche una di basilico? di prezzemolo? Un giacinto per Natale? Sono un po' crudeli, sti homini... :(
@Eleonora: concordo sui Lithops, non per niente ho provato parecchie volte
Sospetto che lo rifaró.
Sennó prova con la Mammillaria Plumosa: al massimo, tra i bimbi e lei, sará il cactus ad aver la peggio...

 
63°49'LatitudineNord © 2008. Template by BloggerBuster.