Monday 23 November 2009

Chemicals da supermercato (Lode al Pancreas 2)

Nella lunga lotta alla depressione stagionale, tutte le armi sono ammesse. Come raccontavo in un precedente post, i carboidrati semplici sono una di queste, e combinano pure l'utile al dilettevole. Tuttavia, come nella migliore tradizione Galenica, spesso é necessario utilizzare una serie di Eccipienti per aumentare l'efficacia del principio attivo.
Dopo sei anni quasi esatti di soggiorno nel Regno di Svezia, faccio ancora fatica ad abituarmi all'enorme assortimento di caramelle, dette godis, di cui ogni supermercato é provvisto. Venduti sfusi (alla faccia dell'influenza A e parenti) in lunghi scaffali, e posizionati strategicamente vicino alle casse, affinché la prole martellante faccia capitolare i genitori in coda (i quali saran tentati a loro volta di provarli), la presenza dei godis é annunciata giá dietro l'angolo da un persistente odore stantio di gelatine ed aromi artificiali scaduti, ossidati ed idrolizzati dall'atmosfera .

Guardando piú da vicino, si scopre una varietá di forme, colori ed ingredienti da far invidia all'armadio dei chemicals nel mio laboratorio (invidia senza ombra di esagerazione: io lavoro pressoché solo con robe bianchiccie).


Forse solo il catalogo Sigma-Aldrich (o Fluka, a piacere) regge il confronto. L'unica differenza é che i godis sono infinitamente piú economici.
È pure molto probabile che queste ditte forniscano ai produttori di caramelle abbondanti quantitá di salmiak, cioé Cloruro d'Ammonio, il quale é un altro tipo di godis-sottodroga legalizzata molto popolare in Scandinavia. Venni a conoscenza del salmiak come ingrediente dei godis da una dottoranda danese nei lontani tempi teutonici, la quale distribuiva entusiasticamente a noi colleghi degli ovuli dolce-salati di un sospetto colore blu elettrico. Nella mia miopia alimentare, fino ad allora avevo candidamente creduto che il Cloruro d'Ammonio potesse impiegarsi solo per fermare le reazioni organometalliche o affini.
La sottodroga salmiak é spesso combinata all'altra sottodroga da godis che é la liquirizia (per amore di precisione, gli esperti di quest'ultima formulazione sono piú spesso i vicinanti finlandesi).

Sulla scia dell'industria del tabacco, devo ammettere che si registrano alcuni tentativi etici da parte dei produttori di godis, i quali invano cercano di ricordare ai consumatori l'aspetto di un possibile futuro lavoro del tuo dentista:


Non molto tempo fa uscí un articolo nell'Expressen dove si sostiene che gli svedesi sono tra i piú grandi consumatori di godis nel mondo, per la precisione 17 chili all'anno, i quali saranno certamente un po' di piú visto che esiste anche gente come la sottoscritta che li snobba apertamente. D'altro canto, visto il peso specifico dei godis, credo sia molto facile raggiungere i 17 Kg annuali senza neppure accorgersene (corrispondono a circa tre etti abbondanti la settimana).
La notizia non mi stupisce affatto, se penso a tutte le scuse che gli autoctoni accampano per ingozzarsi di queste surreali caramelle: l'uovo pieno di godis a Pasqua, le uscite al cinema, gli obbligatori sacchettini per i bimbi invitati alle feste di compleanno, per non parlare del rituale dei lördagsgodis (caramelle del sabato) in cui si concede ai piccoli Vikinghi una selezione dell'arsenale chimico (neanche tanto nascosto) del Regno Svedese. Probabilmente, se Bush a suo tempo avesse mandato i suoi ispettori all'ICA o al Pressbyrå anziché in Irak, avrebbe avuto piú soddisfazione.

Quando ero piccola la presenza di un padre Ingegnere Chimico, che arcignamente condannava tutti gli additivi alimentari con l'epiteto porcherie che san da petrolio, mi instilló un'inconscia repulsione verso questo tipo di alimenti, se cosí si posson chiamare. Mi domando se riusciró ad avere altrettanto carisma nei confronti del Mezzovikingo quando il desiderio di omologazione con gli amichetti lo porterá a fare scene madri di fronte agli scaffali dei godis (viste!).

A proposito di alimentazione per bambini, mi ha sempre sorpresa invece la contraddizione che esiste tra il somministrare indefessamente godis ai pargoli, e la rigorosa composizione dei cibi per infanti (da 4 mesi a 1 anno circa): su quest'ultimi il Paese Scandinavo guadagna in effetti parecchi punti rispetto al Belpaese. Seguendo le raccomandazioni pediatriche, i vasetti che compravamo quassú per il Mezzovikingo sono tutti al naturale, mentre durante le nostre visite italiche era necessario un lavoro investigativo per scovare omogeneizzati di frutta che non fossero generosamente zuccherati. Gli italici vasetti di carne o verdure per l'infanzia sono invece spesso e volentieri salati, talvolta riportando subdolamente la dicitura "cloruro di sodio", anziché sale, cosí la povera gnorante massaia no capisse, e magari crede sia una vitamina. (non ho questa bassa opinione delle massaie, ma sospetto che l'industria conserviera italiana non sia nuova nel cercare di abbindolare gli affezionati clienti)

8 comments:

SuomItaly said...

Il consumo di caramelle gommose (e non) è molto diffuso anche da queste parti.
In generale i bambini hanno il loro "karkkipäivä" ovvero "il giorno delle caramelle" una volta a settimana. :)

A me il salmiakki non dispiace :)

Carla said...

Stasera al corso di svedese ho assaggiato per la prima volta la liquerizia salata ("turkish peppar", o qualcosa del genere) che agli svedesi piace tanto e tanto decantanta anche dalla nostra insegnante... Il sapore non è male ma verso la fine si è fatto più intenso e non vedevo l'ora che finisse... :)

Morgaine le Fée said...

Il salmiak non dispiace neanche a me, in piccole dosi perché allattando ho sempre sete, ma prima di avere contatti con la Scandinavia mai avrei immaginato che fosse un ingrediente da caramelle. (ho pure assaggiato il salmiak direttamente dal barattolone che ho in lab)
È la liquirizia che non mi va tanto giú. Peró ho un'amica tedesca che ne va pazza, e va pazza per la Finlandia: tu Suomi avresti mica qualche marca da consigliarmi che gliene spedisco un po' per Natale?

stardust said...

Anch`io ho sempre diffidato di questi dolciumi dagli sgargianti colori chimici!
Sono riuscita fino ad ora a contenere il consumo di questa roba con mia figlia...pero´quando e´suo padre che compra i lördagsgodis ci avviciniamo al mezzo chilo!

SuomItaly said...

@ Morgaine: Non ne capisco molto. In ogni caso qui trovi una lista di produttori. Proverei a scegliere tra Halva, Hanagol o Fazer.

Morgaine le Fée said...

@suomitaly: kiitos ;)
@stardust: mi sa che tuo marito compensa la quota che non mangio io :)

gattosolitario said...

Sono terrorizzanti : )

ps : ora vado all'ICA ; )

Anonymous said...

Trovato!!! :-D
oggi lunga discussione post-pranzo su godis si/godis no e mi e' venuto in mente questo post... adesso con statistiche e PDV di un'adetta ai lavori vado e riapro la discussione
:-D
grazie
fruFersen

 
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