Ricordo quando ero alle medie, la notizia dell'assassinio di Olof Palme, primo ministro svedese. Ero una ragazzina molto naiv e la mia prima reazione fu: ma allora non c'é piú un posto sulla Terra che sia puro.
All'epoca avevamo studiato in Geografia l'Europa e i Paesi scandinavi sul libro di Folco Quilici; ero reduce da un'infanzia in cui le notizie di mafia e terrorismo alla TV italiana erano ordine del giorno.
L'Italia come Paese retrogrado e violento, mafioso e corrotto. La Scandinavia come espressione suprema di civiltá, giustizia, buona organizzazione e mancanza di crimine.
Se la Svezia ha avuto il potere di lasciare dietro di sé questa reputazione, come una donna spande una scia di buon profumo, molto lo si deve alla politica della gestione socialdemocratica degli ultimi decenni, impuntata sul welfare, l'uguaglianza sociale, il controllo dei costumi e le Pari opportunitá nel segno del politically correct. Su quest'ultimo punto ritorneró a proposito del Systembolaget, cioé la vendita statalizzata di alcolici.
Esiste un aspetto piú desolato legato a questo quadretto idilliaco.
Le guide turistiche e i manualetti di svedese non mancano di citare l'essenza dello spirito Svedese, che é il lagom.
Lagom é un aggettivo direttamente intraducibile con la nostra lingua ricca di temperamento, come dicono qui, ma potrei dire che é qualcosa in stile con 'medio', 'nella giusta misura', 'né troppo né troppo poco'.
Lo stile di vita svedese é difficilmente estremo. I rapporti umani sono misurati, cordiali e distanti. Ci si comporta in modo adeguato alle circostanze, le discussioni sono prudenti, prudenti al punto che, dopo aver frequentato per cinque anni le ragazze con cui esco (o meglio, uscivo prima che arrivasse il Mezzovikingo), ancora non so che opinioni politiche abbiano.
Tutto é sempre molto politically correct. Trovare qualcuno che dice quel che pensi é abbastanza difficile.
(a onor del vero, forse una valvola di sfogo esiste: il lagom-comportamento viene ampiamente disatteso nei fine settimana, quando i compassati nordici si sentono in dovere di testare alcolici in quantitá non propriamente lagom)
Alla luce della lagom-filosofia, mi chiedo ogni tanto come fanno gli svedesi a tollerare le manifestazioni estreme della Natura con cui vivono a contatto.
Giá solo nell'Ultima Thule ci sono escursioni termiche di una cinquantina di gradi tra estate e inverno.
Se il sole si fa vedere per sole quattro ore il 21 dicembre, splende invece ininterrotto in tutta la sua gloria dalle 2.20 alle 23 nel solstizio d'estate.
E le aurore boreali, che incendiano a volte il cielo d'inverno con selvaggi roghi bianchi e verdi?
No, per fortuna almeno la Natura non é lagom da queste parti, e io ne sono felice, perché, da buona mediterranea ho ancora un po' di temperamento.
La storia non finisce qui...
3 comments:
Ciao, MLF! Tutto bene al nord del nord :-)?
E' un po' che volevo commentare a proposito della jantelagen ma manca sempre tempo, o un sufficiente distacco emotivo, o l' isirazione o la lucidita' mentale per esprimersi in un italiano decente :-S
E' curioso e divertente questo fenomeno -visto con gli occhi di un' immigrante e quindi automaticamente esclusa dal sistema di Jante- soprattutto e' divertente vedere la metamorfosi dei "figli della legge di Jante" una volta che lasciano la penisola e vanno a vivere nel mondo reale :-D o le immancabili ricadute ogni volta che tornano in patria o si ritrovano tra loro all'estero in gruppi che superano le tre persone.
Il discorso e' complesso, seguiro' con piacere la tua indagine sociologica "sul campo" :-)
Anche se non commento ti leggo spesso eh!
Un abbraccio
FF
Fru Fersen!
sono contentissima di sentirti! Tutto Ok coi tuoi progetti? ogni tanto vengo a trovarti per vedere se ci sono novitá.
Quella della legge di Jante e del lagom é di fatto un fenomeno molto affascinante. Molti svedesi lo hanno applicato in modo cosí pedante da diventare olagom :).
Poi tutte ste cose che scrivo valgono per l'Ultima Thule, ma se vivi a Stoccolma é tutta un'altra minestra. E ti diró che al Vikingo, dopo aver vissuto qualche anno all'estero, la legge di jante va parecchio stretta (ma fa fatica a liberarsene lo stesso). Che dice il Conte?
Uguale, infatti tornare in Svezia non era tra i suoi progetti. Poi gli ho fatto una 'capa tanta' e si e' convinto ma giunto il momento di agire ho capito meglio certe dinamiche socio-culturali e ho cambiato idea. Povero... c'e' di buono che sti nordsvenski c'hanno una pazienza... :-D
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