Friday 9 December 2011

Strenne trendissime e rivoluzionarie

(avvertenza: post smaccatamente superficiale, campanilistico, e pure un sacco arrogante)



Per essere veramente up-to-date, bisogna essere aggiornati ed adeguati su tutto. Per essere lagom, bisogna fare altrettanto.
Ecco perció che, in vicinanza delle feste natalizie, anche i regali devono accomodarsi alla norma corrente e quindi i piú popolari quotidiani suggeriscono al popolo svedese quale sará il Regalo dell'Anno (Årets Julklapp), indipendentemente dal fatto che il ricevente possa gradire o meno.
Le caratteristiche di tale Dono devono essere:
* Il Regalo dell'Anno deve rappresentare i tempi che corrono;
* Deve essere una Novitá, o aver suscitato interesse nell'anno appena passato;
* Il prodotto deve essere venduto molto o avere un alto valore di mercato.

Se vi interessa sapere che cosa gli svedesi hanno propinato ai loro cari negli ultimi anni, potete andare ad esempio su questo sito, per scoprire che, ad esempio, nel 1999 era bene regalare libri, (meglio ancora se una Bibbia, leggevo su un altro sito: vedetevela voi con l'amico musulmano o ateo), oppure che nel 2007 (anno in cui evidentemente devono esserci stati problemi estremi per strada), un navigatore GPS era d'obbligo.
E quest'anno?

Quest'anno, non si sa se in vista della crisi economica (che la Svezia vive in modo meno traumatico di altri Stati, comunque), o per stimolare la fantasia del Popolo, il regalo trendy é una Matkasse, o Borsa della Spesa pronta. Ve la prepara un supermercato o altre aziende specializzate nel servizio, contiene gli ingredienti per 3-5 cene per quattro persone, vi viene recapitata a casa ogni settimana (o ogni due, a scelta), costa all'incirca sulle 500 corone ciascuna, piú o meno.
Il lato interessante di tutta sta faccenda é che la composizione non la decidete voi. Al massimo potete scegliere tra quelle che il servizio suddetto vi propone, tipo senza lattosio, per dimagrire, per risparmiare. Nella borsa, in pratica, vi ritroverete un foglietto con cinque ricette e gli ingredienti necessari per realizzarle.
Il Vikingo mi descrisse per la prima volta le modalitá d'uso della matkasse dopo averne parlato con un amico, il quale, entusiastissimo, gli aveva raccontato di come a casa avessero scoperto il gusto della minestra di zucca insieme ad altre pietanze assolutamente esotiche e/o inconsuete.
Piú o meno nello stesso periodo, mi era capitato di vederne la pubblicitá su un giornale, la quale esortava il consumatore a comprarla e cosí facendo ad "uscire dalla palude della Falukorv" (ulteriori notizie sulla Falukorv&affini le avevo date qui)  e a "mangiare sano e variato".

'Come, -chiesi al Vikingo- che c'é di strano in una normale minestra con la zucca?' Le ricette proposte come esempio nella pubblicitá summenzionata erano tipo pasta coi broccoli, salmone al limone, pollo al curry, spesso con accompagnamento d'insalata. Insomma, nulla di trascendentale pensai, questi sono poi ingredienti che si trovano senza difficoltá anche all'ICA di Övre Soppero.
Aggiungo pure che la TV svedese sta letteralmente ingozzando il suo pubblico con centinaia di programmi culinari per tutti i gusti (ci sono programmi di cucina mediterranea, quella di un paio di cuochi inglesi, nordica, un altro con quattro concorrenti che s'invitano a cena l'uno con l'altro e fanno sempre facce schifate alla lettura dei rispettivi menu, quella coi dolci, quell'altro con le ricette per dimagrire, eccetera. Non avete idea del bombardamento mediatico).
Com'é possibile dunque che una banalissima minestra di zucca riesca a salvare lo Svedese medio dalla Palude del Wurstel, nonostante sta valanga di stimoli culinari? 
Feci spallucce con arrogante aria di superioritá e con aria snob dichiarai che dell'Årets Julklapp 2011 non sapevo che farmene.

Fu cosí che il Vikingo mi riveló che in una lagom casa Svensson, a differenza di quei creduloni d'Italici, le nefaste influenze mediatiche sono un fallimento totale: indifferente a Jamie Oliver, la lagom famigliola Svensson si mangia due-tre volte la settimana la Falukorv a striscette fritta nel burro, sopra un mattone di makaroner (piccole pipe lisce) stracotti, e il tutto condito da abbondanti dosi di ketchup (la salsa di pomodoro funge da verdura, immagino).
Al giovedí (non chiedetemi perché di giovedí) si puó variare con una zuppa di piselli gialli o delle pannkakor con marmellata e panna, nel fine settimana non indago, forse si va tutti da McDonalds, o dal suo nordico equivalente Frasses.

Ho scoperto cosí che i miei sforzi di adattamento e integrazione nella societá lagom sono falliti miseramente alla prova fornelli. Il Vikingo ha accettato per anni di ingoiare carciofi al prezzemolo, risotto ai porcini, pesce alla pizzaiola, gnocchi al pesto e simili stranezze senza informarmi del fatto che tutto ció costituisce una barbara violenza alle sue Radici culturali. Cosa non si fa per Amore, dunque.
Per quest'anno, ha pure, di sua spontanea volontá, comprato un Pandoro, un Torrone e un piccolo Panforte in un supermercato del centro. Mi sono veramente commossa.



15 comments:

Anonymous said...

Questo desiderio di conformarsi, di essere come gli altri fa molto "casalinga disperata". Non sai quante ne conosco di persone che "devono" essere in un certo modo per potersi sentire parte del gruppo. E questa cosa permea completamente la società, guai a pensare con la propria testa. Anche per questo una cosa orribile come la matkasse diventa popolare, qualcun altro pensa per te.

Natalie said...

Quanto ti capisco! Sono nella tua stessa situazione, balcanica in Italia che cerca di adattarsi alla cucina italiana.
Che tra la cucina italiana e quella svedese non ci sono paragoni è più che ovvio, però per una abituata a cibi molto più pesanti, unti e saporiti, come me, la media cucina italiana è uno scherzetto. Così l'amore mio ha iniziato a mangiare come uno slavo affamato, dopo una giornata passata nei campi pannonici, riducendo la consumazione della pasta a 2 volte alla settimana. "Il sacrificio" che faccio io invece è proprio mangiare la pasta due volte alla settimana! :D

Kata said...

La tradizione della zuppa di piselli gialli e pannkakor con panna del giovedì è legata alla storia di un re svedese (Enrico) del Cinquecento che si dice fu avvelenato con questa zuppa un giovedì. E siccome fu un re demente e cattivo, questo è un modo per ricordare la sua scomparsa. Molto morbid... e poco coerente con l'immagine dello svedese odierno.

/Alessandro said...

Non conoscsvo la storia della zuppa di piselli e pankakor!
Domani corro a comprare il pandoro! Intanto mi finisco di degustare un Toscanissimo Flaccianello 97 alla faccia del julmust :-)

destinazioneestero said...

Io sono fortunata, vivo in Turchia dove si mangia in modo molto simile all'Italia. Adoro la cucina turca e compro anche la pasta prodotta qui, non scuoce ed è buonissima!

destinazioneestero said...

Dimenticavo: nei supermaercati per Natale si trovano anche il pandoro e il panettone!

SuomItaly said...

Anche in Finlandia, secondo tradizione, il giovedì si mangia zuppa di piselli e pancake con panna e marmellata di fragola o lamponi. Se non ricordo male, ciò avviene specialmente nelle mense delle forze armate. Non è raro trovare lo stesso piatto di giovedì anche in diverse mense aziendali e non.

A me risulta che la tradizione sia di origine cattolica medievale. Pare che la zuppa di piselli fosse la pietanza con cui cibarsi il giovedì per prepararsi al digiuno del giorno dopo.
La tradizione riguarderebbe anche il resto dei paesi nordici.

Giulia said...

"Il Vikingo ha accettato per anni di ingoiare carciofi al prezzemolo, risotto ai porcini, pesce alla pizzaiola, gnocchi al pesto e simili stranezze senza informarmi del fatto che tutto ció costituisce una barbara violenza alle sue Radici culturali. Cosa non si fa per Amore, dunque." ROTFL!
Il Vikingo si merita sempre di più tutta la mia solidarietà e ammirazione!

"il tutto condito da abbondanti dosi di ketchup (la salsa di pomodoro funge da verdura, immagino"

anche il mio italianissimo marito è convinto che la ketchup sull'hamburger o l'origano sulla pizza siano più che sufficienti a soddisfare la voce "verdura" nella composizione dei pasti :D
ah, se non ci fossi io...

Che la famiglia svedese media vivesse di falukorv e ketchup era cosa che da tempo sospettavo. Quelli che vogliono essere salutisti, in genere per il bene dei bambini, preparano grandi insalate in cui buttano un po' di tutto (insalata iceberg, cetrioli, cappuccio, fagioli, broccoli lessi, mais ecc) e le servono insieme alla pasta al ragù. Eppure i piatti nordici tradizionali sono davvero buoni.
Io ormai mi sono adattata e trovo che cucinare "alla mediterranea", anche utilizzando quasi solo ingredienti locali, non sia difficile. Certo bisogna aver voglia...

Eilan82 said...

Be' ma allora... un applauso al Vikingo!!! :P

Anonymous said...

La matkasse come regalo dell'anno! Addirittura. Qui spopola. La gente é felicissima, non gli par vero di avere qualcun altro che decide cosa si mangia.

Per me, oltre che un insulto ai diritti umani, la matkasse é anche costosa. dopo un paio di settimane il costo sale a circa 700 corone.
bixx

Marika said...

per la tua informazione; la matkasse esiste pure in italia...o per lo meno a Roma. Si chiama Zolle...o almeno quello che conosco io si chiama così! www.zolle.it

Anonymous said...

OT: ciao Bixx, ci sei sempre? Torna :)

Dottor Manhattan said...

(sarcastico)
Che fatica il Vikingo che fin ora ha rischiato di essere avvelenato dalla cucina delle lande del sud, dalla terribile strega, che lo ha ingozzato di strane pietanze e che gli ha negato di annegare nel burro fritto quotidinano, nel grasso totale (da alte probabilità di infarto) dalla pastacolla e similari. Chissa che strane sostanze alchemiche mette la streghetta nelle sue pietanze...o sono forse queste parte del sortilegio che a lei lo lega...

Giulia said...

Mi aggrego all'OT di Gatto ;)

Morgaine le Fée said...

@gattosolitario e bixx: intanto, mi associo all'OT sul ritorno di bixx, che credo in tanti gradirebbero.
Secondo, mi associo sul fatto che anch'io detesto che sia qualcuno a decidere per me su cose veramente banali come il cibo, a meno che non ci siano fattori medici dietro. Il Vikingo peró ha comprensione per gli utilizzarori, perché dice che a molti cucinare non piace e non hanno proprio voglia di stare lí a pensarci. vabbé.
@random Walk: il prezzemolo, credo. O anche il fatto che lui non é un tipico medelsvensson, su diverse cose. :)
@marika: dai, non lo sapevo!
@Eilan: eh sí, non per niente me lo tengo stretto :)
@Giulia: hai ragione, lo dico spesso anch'io che molti piatti della husmanskost tradizionale sono buoni e sani. Non capisco perché mangiano la falukorv invece.
@destinazione estero: io sono stata solo una volta ad Istanbul, e la cucina turca é stata veramente una bellissima esperienza.
@Alessandro: bravo, vai col vinello tu che puoi! :)
@Kata (e Suomitaly, non so perché il tuo commento non compare qui pubblico) : grazie per le informazioni, non conoscevo questi dettagli.
@Selene: io sono convinta che le tradizioni culinarie siano uno dei legami piú forti che uno/a ha con le proprie origini, per cui vi capisco :)

 
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