Saturday 17 December 2011

Anelli e Delusioni Cocenti

Post di piccolo sfogo personale.

Tra poco, come si sa, é Natale.
A Natale, per quanto si decida di non fare i consumisti, un regalo ci sta sempre bene. Visto che mio nipote ha sui dieci anni, avevo pensato di regalargli il libro "L'Anello di re Salomone" di Konrad Lorentz (qua posso scriverlo, tanto mio nipote non capisce l'italiano e perció non legge questo blog), un tizio che in Svezia si é pure pigliato un Premio Nobél, e che ha confessato di essere rimasto affascinato dalle oche e dalle anatre (uno dei suoi soggetti di studio) proprio leggendo un libro svedese di geografia per bambini, il bellissimo "Il viaggio meraviglioso di Nils Holgersson" della scrittrice Selma Lagerlöf.
Il libro in questione (quello di Lorentz) é un classico letterario, é facile e pure divertente da leggere.
Scopro, in pochi click, che questo libro in Svezia non esiste.

La domanda che mi rosica dall'irritazione é la seguente: perché di questo (e di molti altri classici) non c'é uno straccio di traduzione svedese? Perché nelle librerie che uso visitare, la maggior parte delle opere sono romanzi moderni scritti da autori contemporanei, e i libri di Soggetto Naturalistico sono per lo piú limitati a fauna, flora, e ambiente rigorosamente nordici?

A questo punto, mi adopereró il piú possibile perché la mia Prole impari a leggere fluentemente anche in Italiano: se non altro, un pacco di volumi puó ancora essere spedito all'interno della EU senza eccessivi problemi.

24 comments:

Anonymous said...

e brava Morgaine! Non compro libri naturalistici di solito, ma anch'io ho notato la penuria di titoli stranieri di qualsiasi altro genere CHE NON SIA IL FAMIGERATO THRILLER/DECKARE.
Traduzioni in svedese pochissime, e anche la roba in inglese é sempre quella.

So bene che gli italiani non leggono, ma ricordo con nostalgia la marea di titoli, di autori, di generi e case editrici nelle librerie nostrane.

Fai bene a educare il mezzovichingo (and counting, right?) a leggere in italiano.

Non che io voglia fare la spocchiosa, ma si saranno rotti le palle di leggere gialli e noir di assassini e misteri gloriosi e dolorosi, o no?

Bixx

giorgio giorgi said...

Meno male che qualche punto a favore dell'Italia c'è ancora!
Difficile da credere!

Anonymous said...

Beh si, la varietá non é il punto di forza di questo paese. E poi ti dicono che gli svedesi leggono moltissimo, si ma cosa? Meglio forse leggere di meno, ma almeno quelli che leggono (pochi), hanno una vera cultura sulle discipline più varie. Un pochino come i giornali, qui le persone leggono molto di più il giornale che in Italia. Ma cosa? Quotidiani scandalistici...

Almeno, da un certo punto di vista, ci sono ottime biblioteche pubbliche dove si trova un pochino di tutto.

Infine non dimenticare che si tratta di un mercato molto piccolo (pochi abitanti). Quindi spesso non vale la pena di tradurre in lingua locale.

Anonymous said...

Ciao! Ho scoperto il tuo blog per caso mentre facevo delle ricerche sul bilinguismo. Mi chiamo Stefania, ho 23 anni e ti scrivo dalla Sicilia :) In questo periodo della mia vita sto scrivendo una tesi di laurea sulla reazione dei bambini di fronte all'uso di due lingue da parte dei genitori. Ho letto che stai cercando di crescere tuo figlio in un ambiente bilingue, perciò mi sono permessa di contattarti. Sto analizzando un pò i comportamenti dei bambini bilingui e le difficoltà che incontrano. Volevo chiederti se saresti disposta a compilare un questionario di circa 20 domande sulle difficoltà e sui vantaggi del bilinguismo nel bambino. Spero che mi risponderai. Ciao, Stefania

Morgaine le Fée said...

Sospetto anch'io, come dice gattosolitario, che sia una mera scelta di mercato in un Paese che conta poca gente, per cui le case editrici valutano che il mettere sul mercato una traduzione sia conveniente solo per titoli di grande tiratura, senza contare che, per quelli stranieri, la gente ormai va su internet.
Peró in questo modo si perdono enormi occasioni culturali e secondo me ció si ripercuote sul livello e la varietá culturale della gente (aggiungiamoci il fatto che la qualitá delle scuole svedesi é in caduta).
All'inizio pensavo che la scarsa varietá dell'offerta fosse un problema dell'Ultima Thule, piccola e in mezzo al niente, ma vedo che anche piú a sud la questione rimane.

@Stefania: sono felice di aiutarti, se possibile. È molto bello che qualcuno si occupi di questo argomento. Puoi scrivermi a cymbidiumchiocciolaliberopuntoit.

Maxxfi said...

In svedese sembra che il libro in questione abbia un titolo simile all'originale tedesco (I samspråk med djuren) e a dare retta a google dal 1953 ad oggi ne avrebbero pubblicato diverse edizioni, più o meno tascabili.
Ma davvero non si trova in vendita oggidì?

Dottor Manhattan said...

Forse farò la figura del paranoide dietrologo. Quello che mi ha sempre stupito della Svezia è l'elevatissimo conformismo, che toglie alle persone la facoltà di pensare autonomamente o quantomeno di rendere pubblici i propri pensieri, il fatto che in libreria si trovino molti romanzi e pochi testi d'autore in svedese, è un modo per non pubblicare la propria opinione o farlo in modo velato.

Giulia said...

"L'anello di Re Salomone" è uno dei miei preferiti tra i libri letti da adolescente. Da allora ho l'infantile sogno nel cassetto di addomesticare una taccola (cosa che, qui nel loro ambiente naturale, sarebbe anche possibile).
Anch'io ho notato l'estrema povertà di offerta delle librerie, in confronto a quelle italiane, spiegandomela tra l'altro con la scarsa convenienza di tradurre in una lingua poco parlata come lo svedese. A Padova potevo passare mezza giornata alla Feltrinelli, qui mi annoio dopo un quarto d'ora. Però pensavo che il motivo fosse anche che Norrköping è relativamente piccola e provinciale e che la situazione fosse migliore a Stoccolma. Immagino che chi veramente ama leggere di diversi argomenti compri su Amazon i titoli in inglese, però, come dici giustamente, non va bene per i ragazzi - i pomeriggi in libreria che mi facevo da piccola... chissà se si trovano in svedese Fahrenheit 451, Orwell, Il Signore delle Mosche, Il Maestro e Margherita, dovrò controllare. (Accipicchia, e Asimov? Ce l'hanno Asimov, in Svezia?)
Ad ogni modo anche da noi è già stabilito che i due rampolli leggeranno in italiano, che per noi è anche più facile, e faremo in modo che trovino stimoli in famiglia se non a scuola.
'Sta cosa della scuola svedese che peggiora mi preoccupa... anche perché non credo che fosse un'oasi di eccellenza neppure prima.

Giulia said...
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Giulia said...

@ giorgio
Per me c'è più di qualche punto a favore della madrepatria. Se solo si riuscisse a viverci senza dover "mendicare" dignità.

Giulia said...

@ Random: probabilmente è come dici tu per lo svedese medio, ma ci sono anche riviste su cui le opinioni vengono pubblicate in modo più che chiaro (sono fresca fresca dalla lettura di un articolo contro gli eccessi del multiculturalismo e contro le scuole confessionali). Del resto anche in Italia, e penso un po' dappertutto, la maggioranza delle persone non si interessa di tanti argomenti.

Anonymous said...

A Stoccolma ci sono, anche se pochissime librerie indipendenti, dove puoi fare anche due chiacchiere con il libraio. Ma sono mosche bianche. Nel resto della Svezia non credo esistano librerie in assoluto che non sian grandi catene. Ma potrei sbagliarmi. Purtroppo qui si cresce senza la curiosità di leggere, imparare, studiare... non mi meraviglia che poi sia quasi impossibile fare un discorso culturale, a parte rarissime eccezioni. Anche io passavo pomeriggi interi in libreria, che bei ricordi. Asimov c'è, l'ho visto. Come detto l'unica soluzione sono le biblioteche pubbliche, in genere molto ben fornite ed attrezzate. Puoi trovare tanti libri non commerciali.

Anche a scuola si legge poco. Parlando con i miei colleghi mi sembra incredibile visto come sia basso il livello. Sopratutto nelle materie umanistiche. Ora io capisco che in questa società della scienza e della tecnica servano a poco. Ma vogliamo davvero una società così arida? Forse è anche per questo che paesi come la Svezia, ma anche UK o USA (molto simili tra loro) hanno alla fine economie migliori. Poche chiacchiere, pochi pensieri. Ma mi chiedo spesso se poi non si perda in umanità.

Dottor Manhattan said...

@Giulia, infatti sono il primo a sostenerlo che in italia la situazione non sia diversa

@Gatto, non so dove tu abbia vissuto, ma in italia la situazione non è diversa...in italia quantomeno con le persona 'normali' non è possibile fare un discorso culurale, l'uomo medio ha 3 discorsi, macchina, calcio, crisi economica da teleloboromizzato, la donna media parla di vestiti, scarpe romanzi rosa, quelle 'colte' parlano di harry potter.


Il problema attuale è che la forbice tra coloro che sanno qualcosa(e sono interessati ad altro) e coloro che poco si sta allargando paurosamente, questo lo vedo io in italia, ma lo vedono anche altre persone che vivono in Austria, Ungheria e Germania, in Svezia il mio campione di svedesi con cui ho avuto rapporti stretti è pari alle dita di una mano...



cmq vi consiglio di leggere "Ribellione delle Masse" di Ortega y Gasset (ribellione delle masse che ha portato alla società attuale ndr) si trovano online versioni in inglese gratis, qui c'è un riassunto in italiano (http://taicc.interfree.it/filosofia/ribellione.htm) notare che è stato scritto nel 1930!

p.s.

auguro a tutti un Buon Natale e Felice anno Nuovo...

Eilan82 said...

Hai capito 'sti svedesi! O_o'
Cmq sono più che d'accordo con te: insegna al Mezzovikingo a leggere in italiano, fai sempre in tempo a trovare dei classici da noi da fargli conoscere! ;)
Poi vabbè, io mi sono messa a studiare svedese da un po' a tempo perso... se proprio te la vedi male, tempo qualche anno e se vuoi te li traduco io! hahhahahahaha ;)

ophmac said...

Magari le idee naziste dello zio Konrad hanno fatto sì che la sua diffusione in Svezia ne fosse limitata. Anch'io lessi l'anello da giovane, un bel libro al di là delle nefaste tendenze politiche dell'autore.

Eleonora said...

un altro effetto collaterale del ‘‘moderno a tutti i costi,,.

In realtà passavo per per augurare un buon solstizio invernale a tutta la famiglia mezzo-vikinga ;-)
pasarlo bien!
Eleo

Morgaine le Fée said...

Ops, vedo che la discussione si fa vivace.

@maxxfi e Ophmac: il libro in questione é stato effettivamente tradotto, ma alcuni decenni fa, e nelle librerie (a meno che non si vada da un antiquario) non esiste, da quel che mi risulta. Quindi io non credo che sia un problema di nazismo dell'autore (come ipotizza Ophmac), ma una questione di mercato insufficiente.

@Giulia: si, sembra che la scuola svedese non se la passi bene. Qui all'Ultima Thule ce n'é una che é abbastanza buona, ma le code sono tali che noi ci abbiamo iscritto il Mezzovikingo quando aveva tre mesi.
L'altra sera c'era un documentario su SVT che mostrava la caduta della scuola nelle graduatorie PISA (oddio, quella italiana é messa moolto peggio). Le premesse erano che la situazione é preoccupante, le conclusioni per nulla costruttive perché 'tanto da noi si impara/insegna ad essere piú creativi anche se abbiamo meno nozioni'. Bah.
Intanto intervistavano gente che non sapeva nemmeno fare un conto semplice, e sui giornali locali vedo come lo svedese comune ha difficoltá ha scrivere correttamente nella propria lingua (e lo noto pure io, da non madrelingua...)
Quello che mi fa rabbia dell'Italia al proposito, é che noi abbiamo cosí tante risorse e stimoli culturali da favola, e la maggior parte se ne frega. È uno spreco.

@gattosolitario: sulle biblioteche hai ragione. Anche quella nostra cittadina secondo me é buona e ha un sacco di volumi su argomenti diversissimi. Peró tante volte vorresti avere il libro a casa, per leggerlo, rileggerlo, darlo in pasto ai tuoi figli...

@random walk: grazie e altrettanto per gli auguri! :) (e anche per il consiglio di lettura)
Sono d'accordissimo con te sull'allargamento della forbice tra persone interessate alla cultura (non necessariamente accademici!) e chi non si sta allargando. Io vedo e sento lamentele un po' da tutti i miei amici europei sul peggioramento dell'istruzione di base, in diversi Paesi.
Faró la dietrologa anch'io, ma mi sembra quasi una strategia sistematica per scoraggiare le persone a pensare con la propria testa.

Morgaine le Fée said...

@Eilan: infatti, é quello che mi auguro! magari tu potessi tradurre un bel po' di cose qui!

@gattosolitario: io mi sono fatta l'impressione che perfino l'area tecnico-scientifica stia soffrendo non poco. Non molto tempo c'era un servizio sulla carenza cronica di ingegneri (competenti) in Svezia, come pure di medici. Il documentario di cui parlavo nel commento precedente metteva in evidenza gli scarsi risultati svedesi nel PISA in matematica.
Qui all'Ultima Thule, nonostante la presenza di un'universitá e di un discreto polo biotech, gli iscritti a Chimica si contano sulle dita di una mano. eccetera.

@Eleonora: grazie, e altrettanto anche a tutti voi!
A proposito di Natale&C, bellissimo il tuo post su Bilingue per Gioco!

Anonymous said...

Guarda che i libri di Lorentz sono tutti tradotti in svedese. Semplicemente non li ristampano perché la gente usa le biblioteche.
Alex : )

ophmac said...

Come siete messi ad accademici? Chimici-fisici con orientamento alla spettroscopia laser ed ai semiconduttori organici. Giusto per sapere...

Morgaine le Fée said...

@Alex: infatti nei commenti qua sopra non sono mancati gli elogi per le biblioteche svedesi.
Peró secondo me sarebbe meglio avere anche la possibilitá di avere i libri in casa, tanto piú se si hanno figli che hanno cosí la possibilitá di andare a 'piluccare' negli scaffali quando vogliono.

@Ophmac: non ne ho la piú pallida idea. ma se vuoi mi informo :). Io citavo ingegneri, chimici in genere e medici perché sono casi eclatanti.

Balto said...

Ciao Morgaine, ciao a tutti. è da un po' che non scrivo ma ho sempre letto volentieri i tuoi blog. Non che sia una grandissima lettrice (più che altro al momento non trovo il tempo necessario, leggo volentieri durante le vacanze) ma anche qui spesso si fa fatica a trovare libri e li devono comandare dalla vicina Italia. Quindi come vedi non fai male ad insegnare al tuo mezzovikingo anche la tua madrelingua. Inoltre condivido in pieno il fatto di avere dei libri a casa da poter guardare a piacimento. I miei bambini adorano sfogliare un volume di un'enciclopedia sugli animali e la guardano e riguardano in continuazione. Credo sia importante tutto questo.... ne approfitto per FARE A TUTTI I MIGLIORI E PIÙ CARI AGURI DI BUONE FESTE. Un abbraccio a te Morgaine dalla "vicina" Svizzera.

Morgaine le Fée said...

@Balto: mille grazie e auguri anche a voi.
Certo che mi sorprende non poco che la centralissima Svizzera abbia difficoltá coi libri! per fortuna che Italia e Germania sono vicine :)

Anonymous said...

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http://antikvariat.net/

 
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