Tuesday 20 September 2011

Fenomenologia dell'Orto Ultimathulese: Parte Umanistica


Tempo fa avevo parlato dell'usanza del kolonilott, ovvero dell'ortogiardino in affitto in zone dedicate. Avevo narrato la parte piú squisitamente botanica dell'avere in cura delle piante a latitudini Ultimathulesi, compresa la lotta con gli elementi e la limitata scelta delle cultivar che possano rallegrare l'orto durante la breve, cosiddetta Estate di questi luoghi (si, vabbé non dovrei lamentarmi, siamo solo in zona 5, pensa a chi abita a Kiruna, eccetera. ho capito!).
La coltivazione di un kolonilott non implica solamente il contatto coi vegetali. Dal momento che questi luoghi fanno parte di una Comunitá, non si puó evitare di avere una variegata Umanitá che circonda, influenza e regola la Visione e la Conduzione del proprio pezzetto di terra.

Innanzitutto, la Comunitá del kolonilott é dotata di Styrelse, cioé di un direttivo che sancisce le regole di coltivazione, e si occupa di una serie di noiose ma indispensabili attivitá, quali occuparsi della pecunia, della manutenzione degli attrezzi e dell'organizzazione di attivitá sociali tipo la Giornata della Pulitura Generale o quella della Distribuzione del Concime. Tra le norme, vi sono quelle che vietano la coltivazione-non-biologica o quelle relative al buon-mantenimento-del-lott, oppure quelle che stabiliscono quali tipi d'erba o parassiti siano da considerare specie non grata e debbano essere eliminati (tra queste, nel nostro koloniområde fu inclusa anche la jättebalsamin per ragioni a me sconosciute, visto che é facilissima da estirpare ed esteticamente potrebbe rientrare con diritto nella categoria fiori ornamentali. Vedasi foto un paio di post fa) . 
Tanto per dare un esempio, quest'anno, causa eccessiva distanza tra kolonilott e stuga e altre faccende familiari di cui parleró piú avanti, il mio pezzo di terra é stato lasciato in disuso per alcune settimane. È successo dunque che i membri dello Styrelse abbiano fatto la periodica Ispezione dei lott per vedere che fossero tenuti secondo Decenza, e abbiano constatato che il mio avesse un aspetto pietoso.
Secondo ferrea applicazione della Regola, ricevetti perció una minacciosa lettera di diffida dallo Styrelse (naturalmente il giorno prima di partire per l'Italia), in cui mi si intimava di riportare la bellezza nel mio Orto, pena la perdita dello stesso e la sua assegnazione a qualche altro Fanatico dei Vegetali.
Il principio di fondo é, tutto sommato, buono.

Tuttavia, puó avere dei problemi intrinseci.
Per prima cosa, chi é che s'interessa a diventare parte dello Styrelse? E chi é che si piglia un kolonilott?

Il Vikingo ed io abbiamo individuato diverse categorie di Umanitá che si possono ritrovare nella zona.

All'Apice della Comunitá si incontra perció la cosiddetta Tantmaffia, la Mafia delle Tant(er)
La Tant, corrispettivo femminile del Gubbe, é una donna di certa etá, ancora attiva e indipendente, con figli ormai grandi, un'occupazione stabile e diverso tempo a disposizione da spendere in modo tradizionalista, con interessi decenti, lagom ed appropriati alla buona regola sociale. Uno di questi puó essere, ad esempio, il Giardinaggio.
(il kolonilott, per inciso, é una zona a prevalenza femminile, in omaggio alla mentalitá che considera la cura di fiori e verdura appannaggio del sesso debole. L'etá delle maffiatanter contribuisce allo stereotipo)
Le appartenenti alla Tantmaffia hanno perció molto tempo libero, che consacrano assiduamente ogni sera e ogni weekend d'estate alla cura del proprio lott. I loro appezzamenti sono perció grandi, sempre sgombri da erbacce, contenenti un'incredibile varietá di vegetazione peculiare, lussureggiante, e composta con estetica e dettagli zen degni della miglior rivista. Spesso hanno posto per una piccola serra di squisita fattura, in cui tenere roba esotica come i pomodori. Si sospetta che, nella divisione del concime comunitario, ne prelevino di piú della quantitá assegnata, allo stesso modo in cui i rubinetti dell'acqua sono spesso tenuti occupati dai loro prelievi.
Le Maffiatanter si fan spesso visita l'una all'altra. La scusa ufficiale é l'attivitá sociale e la fika, la ragione vera é spiarsi a vicenda i lott per mere ragioni di concorrenza. 
Le Maffiatanter, come si puó facilmente capire, spesso occupano posizioni di prestigio all'interno dello Styrelse. La loro idea di cosa sia un lott ben tenuto é basata sull'estetica dei propri, a prescindere dal fatto che altri possono non avere le stesse energie a disposizione per imitarle.
Anni fa arrivó sui giornali la notizia che un pensionato (credo verso Stoccolma), fosse stato scacciato dalla sua Comunitá perché reo di non tener il proprio lott in condizioni impeccabilissime causa etá avanzata. Il poveretto aveva le sue verdure come unica consolazione dei suoi ultimi anni, ciononostante questa considerazione umanitaria non ebbe peso di fronte all'inflessibilitá dello Styrelse locale. Ricordo che ci furono polemiche a riguardo, ma non so come finí.

Soggetti all'Autoritá e al Giudizio delle maffiatanter, vengono tutti gli altri.

Le Famigliole: abbastanza giovani, spesso si portano dietro prole annoiata, vandalizzante, od operosa, nel tentativo di metterla a contatto con la Natura. Le Famigliole sono armate di Buona Volontá, ma non riescono a tenere il passo con la Raffinatezza estetica e la Produttivitá delle maffiatanter. Si occupano perlopiú di verdura e fragole, per portare un po' di Salute in tavola. Gli uomini di casa sono sfruttati per gli impegni piú gravosi ed ingrati; le donne sperano che essi imparino, con l'occasione, a distinguere l'insalata dalla gramigna e a non distruggere la prima col forcone in un accesso d'entusiasmo berserk.

I Gubbar: come scritto, equivalente maschile delle Tanter. Sono esemplari rari et esotici, e perció accuratamente corteggiati da quest'ultime, con la scusa di scambiarsi consigli utili sulle coltivazioni. Come pure scritto sopra, é la Femmina la vera depositaria della Cura dei Vegetali, e perció i Signori vanno aiutati ed ammirati.

Il Gruppo Universitario: trattasi di vero e proprio sistema sottoschiavista, in cui un/a docente con tentenze makrobiotiche (spesso tedesco), incoraggia ed ingaggia i propri dottorandi ed altri sottoposti nella cura e disinfestazione di lott relativamente grandi, con la prospettiva di gustarne i risultati nel meeting annuale, o altre cene d'ordinanza del gruppo. Dopo un po' i lott di questo tipo cadono in disuso, probabilmente perché al meeting vengono richiesti anche consistenti risultati d'altro genere.

Gli Invandrare (immigrati): data la collocazione geografica dell'Ultima Thule, non possono che venire da regioni piú meridionali. Dopo essere rimasti delusi dall'aspetto plasticoso di numerose verdure dei supermercati, cercano di placare la loro Nostalgia per i lussureggianti Paradisi della Madrepatria attraverso la Coltivazione Casalinga. Purtroppo, scoprono che i pomodori qua fioriscono solo in condizioni artificiali.
Spesso sono persone miti ed accettano senza discussione l'Autoritá delle Maffiatanter, per cercare d'integrarsi con profitto e senza conflitti nella Societá Svedese.

I single romantici (entrambi i sessi, e di prevalenza non originari del posto): riempiono le aiuole con lupini, ribes, fragoline e carote, per colmare vuoti romantici e serate tiepidine. Cercano di imitare la bellezza dei lott delle Tanter, ma si accorgono che, per cuccare, é bene spendere parte del proprio tempo anche altrove.


9 comments:

Kata said...

bellissimo! grazie mille della descrizione! ci passo tante volte davanti a questi kolonilott, e mi incuriosiscono proprio. Anche se io non ho il pollice verde, quindi non credo che mai ne usufruirò (nell'interesse di povere piante...).

ophmac said...

Il mio orto si chiama greengrocer.

Marika said...

ahahah, li riconosco tutti!!!

Morgaine le Fée said...

@Kata: a dire il vero, a me é piaciuto avere il pezzo d'orto, e penso che da voi ci sia anche piú soddisfazione nel coltivare.
@Ophmac: ne hai uno anche tu (voi)? come funziona dalle vostre parti?
@Marika: quindi anche tu avevi un lott? C'era anche la tantmaffia o é un fenomeno limitato al mio koloniområde?

ophmac said...

No, era un commento sarcastico, comunque anche qui c'è la mania dell' allotment. Io, da provinciale cresciuto in campagna/montagna, ne sono immune e la lascio ai cittadini che vogliono riscoprire il contatto con la natura. A me va benissimo andare dal verduraio (greengrocer). Ho un albero di pere in giardino, ma quello non conta vero?

Morgaine le Fée said...

Ophmac: é vero, grocer. Idiota enorme io che non ci avevo pensato (do la colpa all'allopregnanolone galoppante, posso? :D )
Sulle pere, non se considerartelo giardinaggio, o automedicazione e quindi ricerca farmaceutica.

Avevo sospettato che ci fossero queste pratiche anche da te. Dopotutto qui fanno vedere dei programmi in TV sul giardinaggio albionico. Programmi che ovviamente a me non servono per nulla vista la diversitá climatica.

Giulia said...

Post divertentissimo! Da grande voglio fare la maffiatante:D
Per il momento mi accontento di pianificare la flora della uterum - abbiamo deciso di schermare il balcone, ma non sarà riscaldato. Suggerimenti?
PS lieta di sapere che i derivati del colesterolo fanno il loro dovere :D

Balto said...

Bellissimo post. Anche qui nelle città mettono a disposizione i "lotti" ma non so bene come funzionano dato che vivendo in zona di "montagna" (siamo sui 600msl) noi disponiamo di terreno intorno alla casa (nostro) e l'orto lo fanno i miei suoceri (e dato che seminano per un esercito) noi non lo facciamo più altrimenti avevamo verdure varie e insalata da dare a tutto il paesello (300 anime circa...)Ciaociao

Morgaine le Fée said...

@balto: grazie :) beati voi che avete un orto cosí buono a disposizione. Io devo ancora raccontare com'é passare dal kolonilott all'orto della stuga, ma il salto di qualitá é verso il basso.
@Giulia: ormai la sintesi degli steroidi ce l'ho per deformazione professionale :D Comunque procede ;)
Sará che lavoro nell'ambito, ma quando hai scritto 'la flora dell'uterum', ho subito pensato a qualche infezione dell'apparato riproduttore femminile.
Sulla tua veranda: tutto dipende se va sotto lo zero o meno durante l'inverno. Io azzarderei qualche bulbo in vaso se non fa troppo freddo (da noi é impensabile, devi averli solo in terra aperta). D'estate vi diventa una serra! mi sa che potete piantare quel che volete, basta che vi entri nei vasi, voialtri privilegiati di zona 3 :D

 
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