Wednesday, 13 July 2011

Le Porte Aperte

La Famiglia Mezzovikinga é reduce dalle sue scorribande in terre meridionali, e ora vaga rintontita dallo shock termico esistente tra diverse regioni d'Europa.
L'Ultima Thule ci ha accolti con un tepore lieve e maliconico, interminabili e strascicate sere che puzzano giá d'autunno, tra pioggie torrenziali, un sole obliquo e la condensa che al mattino si fa trovare sui finestrini dell'auto.
Del nostro girovagare intorno a luoghi noti e meno noti non racconteró piú di tanto, perché c'é giá chi lo ha fatto molto meglio, e il resto sono godimenti privati della nostra stirpe errante e mai completamente paga nelle sue residenze.
Di tutto il viaggio, é comunque molto pertinente ai miei racconti un pezzo in rovina che ci é apparso quasi per caso, e il cui Scopo ci é stato rivelato, tra una chiacchera e l'altra, da un'amica che di tali cose se ne intende. 
Abbiamo incontrato una Porta Magica.


Le sorti di tale Porta, dedicata al mio amico Ophmac, sono un pochetto intrecciate a quelle del Regno di Svezia, (cosí almeno non restiamo troppo fuori tema), e la leggenda vuole che chi decifra e interpreta correttamente il Simbolismo che la circonda sia in grado di trovare il Segreto Alchemico dell'Oro, e la Capacitá di oltrepassare quella Soglia per recarsi a luminosi Sentieri.
Nella mia grande Insipienza, unita al fatto che alla Porta non é comunque concesso avvicinarsi molto, posso dire che non ci provo nemmeno a decifrarne le iscrizioni.

Ad ogni modo, questa Porta per me é lo stesso un non troppo sottile Simbolo dei nostri Viaggi e di ció che significhi saper districarsi in Linguaggi ignoti: il Mezzovikingo, col suo barcollante e rattoppato bilinguismo, in questo viaggio ha giá saputo aprirsi piú Porte di quante ne potesse schiudere il padre, mentre i miei parenti, chiusi in un solo idioma, hanno spesso brancolato di fronte a Muri non semplici da scalare senza aiuto delle mani.
(é comunque interessante il fatto che molti italici, intimiditi dalla nascita straniera del pargolo, abbiano istintivamente cercato di rivolgergli la parola in inglese, dimentichi dei miei avvertimenti, e del fatto che il ragazzino non é trilingue)

Riflettevo su come, durante il mio vagare tra un Paese e l'altro, tra un lavoro e l'altro, il Potere di decifrare anche solo approssimativamente diverse favelle mi abbia aperto le Porte dell'Amicizia e dell'Amore, e mi abbia donato l'Oro delle Opportunitá, del Lavoro, e della Facilitá.

Chiusa questa parentesi melassica e finto-intellettuale, dico solo che le Cronache dell'Ultima Thule riprenderanno in men che non si dica, se a qualcuno potesse interessare.


8 comments:

Fiammetta said...

Bentornata!

Dottor Manhattan said...

...ma il Vikingo, si è messo a girare attorno a pali piantati nel terreno cantando canzoncine svedesi, pure in italia o no?

gattosolitario said...

Che belle le lingue del mondo :) Anche se devo dire che alla fine non mi dispiacerebbe se ne parlassimo tutti solo una, ci capiremmo molto di piú come esseri umani.

Anonymous said...

Cara Morgana, leggo da tanto tempo le tue avventure nell'ultima Thule, il tuo blog è meravigliosamente interessante.
Me li immagino, gli italici che si rivolgono al mezzovichingo in inglese...tipico nostro! Attendo le prossime cronache, è bello viaggiare con te! A presto!

ophmac said...

Ciao carissima, scusa sono un po' assente dalla rete ultimamente. La Porta Magica... che dire un classico per gli appassionati del genere mitico/simbolico come me.

Morgaine le Fée said...

@Fiammetta: ciao!
@Random walk: no, per caritádidio. la viglia di Midsommarafton ci é capitato di vedere, per caso, il papa a distanza ravvicinata, e ció deve averlo graziato.
@gattosolitario: una lingua sarebbe proprio comoda. Certo che, come Kata spesso racconta nei suoi post,mi chiedo se si riuscirebbe a preservare tuta la ricchezza di sfumature di significati che si ha nei vari idiomi.
@Miss Fletcher: grazie per la tua gentilezza. Secondo me col bambino facevano cosí di riflesso dopo aver comunicato con lo svedese grande.
@Ophmac: e qui ti aspettavo. Aspetto anche tue nuove, sempreché tu ne abbia tempo e voglia. bacioni a te e alla consorte!

Dulcamara said...

Ehi, voglio che menzioni la tua visita nell'exclave spazio temporale dell'Impero Asburgico (casa mia), dove avete potuto gustare una Sachertorte come si conviene, mit sahne!

Bentornati :)

Dulcamara said...

PS è poi piaciuta ai Vichinghi interi e mezzi? Serve ricetta?

 
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