Sunday, 6 February 2011

Che Pal(t)e! ovvero: Liberiamoci dal maiale

Chi mi conosce, sia personalmente che solo virtualmente, sa bene che non sono una persona affidabile e perbene: agnostica, metallara, comunista, femminista, antiberlusconiana, e certamente traditrice della Patria, nonché sufficientemente inetta da non essere riuscita a trovare un 'Impiego decente' nel succitato Belpaese.
Pertanto, chi passa di qui non si stupirá molto che io abbia aderito all'Iniziativa di Merendasinoira che si chiama "Liberiamoci dal Maiale": con Maiale indicando un certo alto papavero dell'italica politica, con tutto il rispetto e le scuse all'ononimo animale, che forse non merita certi svilenti confronti. L'iniziativa consiste nel postare, entro oggi ma anche oltre, una ricetta a base del suino, indicando il banner qui sotto, che vi porterá alla gentile Organizzatrice e Raccoglitrice dell'Evento:


Prendendo due piccioni con una fava, non potevo avere un'occasione migliore per finalmente postare una ricetta tipica del Norrland, per la precisione dalla cittadina di Piteå, localitá situata un paio di mil piú a Nord dell'Ultima Thule: la Palt, o Pitepalt.
Non essendo faccenda per vegetariani, e sapendo che tra i miei lettori ce ne sono, o ce ne furono, consiglio caldamente a quest'ultimi di fermarsi qua. Per tutti gli altri, posto la ricetta, che é semplice semplice e ricorda un pochetto i piú meridionali Canederli, dei quali il mio caro amico e collega Dulcamara, per cause genetiche e culturali, conosce bene le Qualitá (anche se lui preferisce di gran lunga il nomignolo di Knödel, suppongo).

Dunque pigliate, per quattro porzioni:

un chilo di patate invernali (quassú si usano le aromatiche mandelpotatis)
tre decilitri di farina d'orzo
due decilitri di farina di frumento
200 grammi di fläsk (cioé, se non erro, qualcosa assimilabile alla pancetta, o al guanciale. Ad ogni modo, carne di maiale con circa il 50% di grasso)
un pizzico di sale

burro e marmellata di mirtilli rossi come accompagnamento

E ora fate cosí: pelate le patate e grattuggiatele o macinatele finemente (anche in un mixer), scolate poi in uno scolapaste. In una terrina mescolate le farine, le patate, e un pizzico di sale. Lasciate poi riposare finché la miscela diventi piú consistente.
Mettete a bollire dell'acqua salata in una capace pignatta.
Tritate la pancetta a cubetti.
Prendete l'impasto e ricavatene una dozzina di palle, fateci un buco e riempitelo di carne, poi richiudete.
Cucinate le palt nell'acqua bollente, a fuoco lento, per circa 45-60 minuti. Se 45-60 minuti vi sembrano un po' troppi per i vostri ritmi moderni, basterá fare le palle un po' piú piccole.
Quando saranno pronte scolatele e servite con burro e la marmellata di mirtilli rossi.

Il risultato sará piú o meno questo:

 

con la differenza che queste qui sopra sono state comprate direttamente pronte, e cucinate un quarto d'ora in acqua bollente.
Un'altra alternativa, a metá tra la confezione completamente casalinga, e quella completamente industriale, prevede che compriate il mix di farine giá pronto (distribuito da una misericordiosa ditta norvegese), lo mischiate con acqua secondo le istruzioni del pacchetto, e poi provvediate alla farcitura secondo i vostri gusti, senza dimenticare la cottura.

Questa é una ricetta base tradizionale, ma la fantasia non vi deve impedire di apportare le varianti che preferite. Ad esempio, se non vi aggrada grattuggiare le patate ma preferite usare direttamente il puré di patate cotte, va bene lo stesso, ma in questo caso abbiate cura di ribattezzare kroppkakor le vostre creazioni.
Gli stomaci maschi e forti, nonché gli anemici, vorranno forse provare le Palt che includono nell'impasto sanguinacci oppure fegato (beh, avevo avvertito di non continuare a leggere il post).
Se ci tenete alla linea, potete usare carote grattuggiate o farina integrale nell'impasto, e usare carne un po' piú magra come ripieno.
Una ricetta che ho fatto, ed apprezzato, prevede l'uso di salmone affumicato a cubetti come ripieno; se invece preferite divagare sull'etnico sappiate che nei supermercati dell'Ultima Thule m'é capitato di vedere le cosiddette tacopalt, contenenti spezie dedicate nell'impasto.

Se tutte queste varianti non soddisfano la vostra sterminata curiositá, allora non mi resta che indirizzarvi verso Piteå, e piú precisamente dalle parti di Öjebyn, dove senza troppa fatica vi indicheranno l'unica Paltzeria esistente sul nostro Pianeta, locale rinomatissimo in tutto il Norrland ed oltre, a scapito del suo aspetto assai dimesso. Se siete diffidenti, e volete prima sapere che cosa vi aspetta, potrete dare un'occhiata al menu cliccando qui.
E, se volete provare qualcosa di tutto vostro, sappiate che comunque esiste addirittura un'Accademia della Palt ad approvarvi la ricetta, Accademia patrocinata nientepopó di meno che dalle Altezze Reali Svedesi. Sapevatelo, qui sul Norrlandescional Channel.
Per conto mio, aggiungo pure che non vedo l'ora di liberarmi da un altro Maiale. Ma questo lo sapete, no? e sapete anche perché.
Smaklig måltid!

13 comments:

Anonymous said...

per un momento mi era venuto il dubbio che tu avessi cucinato l'unica parte del maiale che manca ancora alla raccolta... °_°....oltre alle orecchie, ecco...
:-D
bella questa ricetta, interessante!!
grazie!!!

Morgaine le Fée said...

@merendasinoira: ahah! no, cosí maliziosa non sono. Peró scommetto che da qualche parte le fanno!
le orecchie mi é capitato di mangiarle come tacos in accompagnamento al vino in una taverna di Santiago di Compostela. Magari chi vive lí potrebbe citarle...

gattosolitario said...

A me il palt piace molto, sará che sono strano io... peró lo mangio molto volentieri. Anche se devo dire che fuori dal norrland le persone non lo amano molto. Dovresti fare poi un post sul "palt koma" : )

Simona said...

Eh eh... allora neppure io sono una persona affidabile e per bene!!!

Buona nuova settimana :-)

(PS: sono sempre io, mug... c'è stato qualche piccolo cambiamento)

GattoVI said...

Ma non sono fatti così pure i canederli (o knödel)?

ophmac said...

In un ristorante a Lisbona una sera di settembre qualche anno fa:

Dulcamara–ah questa sera ho proprio voglia di maiale, mi sa che ordinerò maiale. Già, già proprio maiale. mm.aa.ii.aa.ll.ee!–

Io–buona idea, guarda qui lo fanno tipo braciola, e in un altro paio di modi–

Paola–guarda nel menù c'è anche la versione con le cozze che è davvero buona–

Dulcamara–mmmhh gnam gnam, eh si si questa sera si va di maiale–

Cinque minuti più tardi passa il cameriere a raccogliere le ordinazioni e Dulcamara cosa ordina? Ma è ovvio, STUFATO DI CONIGLIO!
Passano altri venti minuti ed il cameriere serve le pietanze ordinate, Io: maiale, Paola: maiale, Dulcamara: teglia coperta che dovrebbe contenere coniglio.


Dulcamara–(sollevando il coperchio) bleah...che schifo!–

Io–caspita sembra merda!–

Dulcamara–grazie per avermelo fatto notare–

Io–figurati, dovere! comunque l'analogia va anche oltre; i fagiolini bianchi allungati che galleggiano sebrano dei vermi–

Dulcamara e Paola (guardandomi con disapprovazione)–sei disgustoso!–

Anonymous said...

Carissima,
In questi giorni il mio cuore è inquieto. La mia ansia –tu lo sai- sono i cavalli: temo per la loro dieta. Ho osservato la loro andatura mentre marciano in ambio ed ho la quasi certezza che gli spaghetti paglia e fieno non siano adatti ai purosangue arabi. Quello che è successo durante il viaggio di ritorno credo sia poco importante, ma comunque giudica tu.
Con gusto tipicamente femminile le popolazioni locali mi hanno regalato una sciabola con l’ elsa
ricoperta di diamanti di cui uno particolarmente appuntito che – mi hanno spiegato- va usato come stuzzicadenti. Tale sciabola, dicono magica, e raccomandata dall’ associazione medici dentisti della Mongolia.Tra l ‘altro il nostro cerusico è stato invitato dalla suddetta associazione alla consueta Fiera del Tartaro che si svolge ad Ulan Bator.La cosa strana è che lo stesso invito è arrivato al nostro ambasciatore e sembra sia nata una accesa disputa tra i due su chi dovrà andare. Ho consigliato ad entrambi di partire prima della terza luna; sarà il deserto a stabilire chi arriverà.
Riguardo al mio viaggio lo sciamano mi ha sconsigliato il passaggio della Beresina, “porta sfiga” mi ha detto in modo poco esoterico.” No caro amico” gli ho risposto “ non sono d’ accordo, parli da uomo ferito, lascia aperta la porta del cuore e vedrai…” Mi ha guardato in modo strano
“Ho detto Beresina…non Teresina!” ha sibilato glacialmente. Naturalmente mi sono subito scusato, Teresina, lo sai , gli ha strappato il cuore. E con questo entriamo nell ‘argomento che affronti sempre…
… tu dirai che questo mio perigliare per il Rio delle Amazzoni – scusa ho sbagliato continente-
per la tundra Siberiana dovrà fermarsi prima o poi ed immagino aggiungerai che dovrei trovarmi una brava ragazza del posto, un ‘anima semplice come me, e ti chiederai cosa voglio di più…”Anna….voglio Annaaaaaaa….” (scusami per Battisti ma tra lui e Ferradini….)dicevo delle tue domande, cosa voglio di più…”Una vita…far l ‘amore nelle vigne…cade l ‘acqua ma non si spegne…” (ellamiserialadrastobattisti!!)
Mentre rispondo alle tue mute domande, nuvole dense di neve si stanno velocemente avvicinando.
E’ meglio che vada eludendo il deserto e soprattutto prima che incontri quel rompiballe del pastore errante dell ‘Asia col suo canto alla lunanelciel.
Cosa dirti di più…spero che non esagererai esponendoti in maniera assidua alla luce del sole che alle tue latitudini è così incredibilmente elevata da accendere gli svedesi senza scriccarli. Morgane Cherie, vedo anche ti sei data all’ Haute cuisine, ed allora mambo, pardon Skål.


An.om.
Anonimo omonimo (siberiano)

Dulcamara said...

Morgaine, grazie grazie, hai indirizzato al mio Blog (tra l'altro l'ultimo post è a te dedicato)!

Merendasinoira, il problema non è lui, ma chi ci va dietro, è inutile accanircisi contro, per quanto disgustoso sia l'uomo. Comunque non posso esimermi dal fornire una ricetta del divo animale!

Una variante della Wienerschniztel (non l'immonda copia che voi abitanti dell'espressione geografica osate ritenere originaria di Milano) che sarebbe a base di vitello, ovvero la Schnitzel Wiener Art:

http://www.daskochrezept.de/rezepte/schnitzel-wiener-art_56833.html

Ophmac, le sue sono illazioni! E' un complotto della magistratura britannicomunista contro di me, eletto e paladino del popolo!
(Avete qualcosa contro i popoli immaginari? Razzisti!)

(era lepre, non coniglio)

Carissimo Anonimo siberiano, una curiosità, avete letto "Il grande gioco" di Peter Hopkirk?

Anonymous said...

Carissima Dulcamara, non ho letto l 'autore che Ella cita, nemmeno nel suo "grande gioco" (titolo stimolante però...)provvederò quanto prima.
An.om.(anonimo omonimo siberiano)

Dulcamara said...

Dimenticavo di dirvi spettabile anonimo visto che siete in Siberia che il grande gioco in zone russe assunse l'affascinante nome di teatro delle ombre.

Morgaine le Fée said...

@gattosolitario: anche a me la palt piace, meglio peró se con carne magra e senza farina di segale, perché é troppo pesante altrimenti
@PIccolefelicitá/mug: allora vengo a trovarti da un'altra parte :)
@GattoVI: infatti c'é scritto piú sopra. per i dettagli dei Knödel chiedi peró a dulcamara, che ne sa infinitamente di piú
@Ophmac: ti credo sulla parola! secondo me peró Dulcamara é andato in tilt dopo che Paola ha osato accostare il concetto 'cozze' al concetto di 'maiale'... :)
@anonimo siberiano: seriamente, tu dovresti scrivere delle novelle!
In quanto alla fiera del tartaro, sicuramente sarebbero in molti a doverci andare.
In quanto al peregrinare e trovarsi una brava ragazza, direi che fermarsi non é obbligatorio, e la brava ragazza nemmeno, ma basta che entrambi siate felici e consenzienti, sennó vedi come é andata ad Assange, che ora deve peregrinare contro i suoi intenti...
@Dulcamara: sono pesantemente onorata della vostra immensa Presenza, e della vostra sorprendente Benevolenza. Metteró i miei commenti appena il Vikingo avrá apprezzato le vostre Citazioni.

Eilan82 said...

Cit:
"Sapevatelo, qui sul Norrlandescional Channel."

Hahahhaha! Bellissima!!! :P
Cmq questa ricettina è davvero intrigante!!! *_* E anche la versione col salmone non deve essere niente male! :D
Peccato non poterla assaggiare... -.-'

Natalie said...

Che bocconcini! Mi ricordano tantissimo quelli all'Ikea! Grazie per la ricetta, troverà il suo momento nella mia cucina ;)

 
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