Wednesday 8 June 2011

Galateo di Vessillo

Con un paio di giorni di ritardo, tanto per cambiare, mi ricordo che lunedí qui in Svezia c'é stata Festa Nazionale. Mi era giá successo di descriverla l'anno scorso, ma ho realizzato di avere trascurato un punto fondamentale della celebrazione: il fatto che la giornata fosse anche Festa della Bandiera.
Una delle cose che a me saltarono di piú all'occhio quando mi trasferii qui é l'uso praticamente ossessivo dei colori nazionali sotto qualsiasi pretesto, anche non sportivo. Per me, abituata dai genitori fin dalla tenera infanzia che non si arreda con bianco-rosso-verde, o é di dubbio gusto piazzare fiori bianchi e rossi insieme, perché 'fa bandiera', la cosa fece un effetto strano.
Gli svedesi invece approfittano di qualunque occasione per rifilare il gialloblu su un sacco di decorazioni: si va dalle minibandierine sulle torte, ai nastri per regali, alle kitchissime bandierine di legno o metallo colorati da piazzare come soprammobile sulle librerie, e che verranno riprese per decorare la tavola durante compleanni, feste di maturitá, solennitá nazionali religiose popolari, et cetera.
Riguardo a quest'ultime, ce n'é un elenco che soddisfa tutte le stagioni e tutti i gusti:
Capodanno
Onomastico del Re (28 gennaio)
Onomastico della Principessa ereditaria (12 marzo)
Pasqua
Compleanno del Re (30 aprile)
Primo maggio
Pentecoste
Festa nazionale (6 giugno, appunto)
Midsommar
Compleanno della Principessa ereditaria (14 luglio)
Onomastico della Regina (8 agosto)
Elezioni (terza domenica di settembre, ogni quattro anni)
Giornata dell'ONU (24 ottobre)
Giornata di Gustav Adolf (vecchio re, 6 novembre)
Giornata dei Nobel (10 dicembre)
Compleanno della Regina (23 dicembre)
Natale

In tutte queste occasioni é d'uso issare la bandiera svedese, quella grande. Gli autobus dell'Ultima Thule sono perfino graziosamente provvisti di un paio di buchetti ai lati, dove infilarci due banderuole nei giorni sopraindicati, conferendo un'aria solenne e sbarazzina al traffico cittadino. 
L'Usanza vale non solo nei luoghi pubblici, ma anche e forse soprattutto in quelli privati. Non per niente, meraviglia delle meraviglie, si dá il caso che il giardino di praticamente ogni stuga ed ogni villetta sia provvisto di un'asta dove mostrare il simbolo della Devozione Familiare per la Patria.
Ecco qui la parte scandinava della Famiglia Mezzovikinga che espleta il proprio dovere di Cittadino Patriota in un'incredibilmente calda e deliziosa mattina del Sei Giugno:


Verso sera, alle 21 e perció appena in tempo, toccó peró a me ricordare ai suddetti Cittadini di andare a tirar giú il lenzuolo dal palo: perché alla bandiera grande non deve toccare il Disonore di prendere il guazzo della Notte, e perció va riposta con cura al tramonto, o al piú tardi alle 21 di sera (come per il Ramadam, mi chiedo come ci si debba comportare ad esempio a Natale a Kiruna, dove parlare di alba e tramonto in determinate stagioni é decisamente fuori luogo)
Pochi giorni prima, dato anche il fatto che la Festa Nazionale italica cade in data molto vicina, espressi la questione teorica se mi fosse stato permesso di issare eventualmente anche la bandiera italica. Secondo la fonte: "Flaggan och Fanan: Utgiven av Stiftelsen Sveriges Nationaldag och Svenska Flaggans Dag" non ci sono particolari restrizioni (Person från annat land har givetvis full rätt att hissa den egna nationsflaggan på samma sätt som konsulat har rätt att hissa sin nationsflagga), ma la famiglia del Vikingo e altri mi hanno ammonito che in pratica verrebbe considerato assai inopportuno, una tremenda mancanza di rispetto, insomma. Se poi la bandiera in questione fosse norvegese o finlandese, beh, qua si tratterebbe di una disgustosa provocazione e sarebbe da aspettarsi conseguenze permanenti di vario tipo da parte dei vicini.
Dopodiché, compare un altro dubbio: se issare il Vessillo é consentito solo in certi Solenni Giorni di Festa, come compensare durante il resto dell'anno la smania di gialloblu dei miei concittadini?
Niente paura: al posto della Bandiera, metteteci un Vimpel: linguetta con strisce dei due colori, o con la solita crocettina, che é permesso avere in giardino in qualunque occasione e a qualunque ora del giorno e della notte. Qua sotto quello dei miei vicini (noi non ce l'abbiamo):


L'origine del Vessillo Svedese é un po' dibattuta, anche se la maggior parte degli storici é unita nel farla derivare dalla piú antica bandiera danese (croce bianca in campo rosso), mettendoci al posto i colori della monarchia svedese (tre corone gialle in campo celeste). Tuttavia, per dare un'aura di Investizione Divina, qualcuno ha copiato dalla storiellina di Costantino e la Croce, e si é inventato quella di un tale Re Erik il Santo (potete ammirare la sua faccia sopra un bel po' di tombini a Stoccolma), il quale vide nel cielo azzurro una gran croce dorata appena posato il suo Piede sul suolo di Finlandia, in occasione della prima crociata svedese nel 1157. Mi domando se invece non gli fosse capitato il Sole negli occhi, o molto piú semplicemente se ci avesse dato dentro con l'acquavite un po' piú di quanto consentito ad un Sovrano Cristiano.
Ad ogni modo, avverto che la storiella non regge benissimo in quanto storicamente si hanno notizie del Vessillo in tale versione solo a partire dal 1500, ma vabbé, lasciateci questi momenti mistici, di cui anche uno Stato Laico ogni tanto ha bisogno.



16 comments:

Giulia said...
This comment has been removed by the author.
Giulia said...

OK, è ufficiale, il mio cervello si è ritirato ai Caraibi. Ho aperto il tuo blog credendo fosse quello di Silvia e leggendo Galileo al posto di Galateo (che poi non avrebbe avuto senso, ma appunto i miei neuroni sono fuggiti verso altri lidi), poi mi sono detta "però la Silvia ha cambiato stile", e solo arrivata a dove menzioni l'Ultima Thule ho recuperato l'orientamento.
Cioè, davvero vergognoso :D.
Ad ogni modo, finalmente ho imparato come bisogna comportarsi con 'sta benedetta bandiera, che tutti mi dicevano cose diverse.

Marika said...

Certo che deriva dalla Danimarca. Non ho dubbi. Come non ho dubbi sul fatto che per Skåne la capitale è Copenhagen (non lo dire ai miei allievi svedesi!!!).
Io però ho la bandiera svedese appesa nella stanza dei bambini...stiamo in Italia...he he...Cattivi che non ti fanno appendere il tricolore...Brutti e Cattivi!!!
Baci

miss suisse said...

Anche in Svizzera hanno il culto (quasi ossessivo) della bandiera..però diciamocelo quella svedese e pure la svizzera son più belle di quella italiana...e anche gli accostamenti di colori son graficamente migliori! Ok, già una volta ho detto che la nostra bandiera era bruttina e son stata cazziata, ma ci sarà libert?a di opinione,no?Se qualcouno dovesse offendersi sottolineo che il mio commento non va considerato un'offesa alla nazione..

Mammagiramondo. said...

Quello delle bandiere è per noi un argomento interessantissimo e ho letteralmente divorato questo post. Oltre che in Svezia ho notato che un po' ovunque tranne che in Italia c'è il culto della bandiera tanto che spesso in viaggio con Aj facciamo il gioco a chi ne vede di più. Tempo fa gli ho preso il libro Le bandiere del mondo spiegate ai ragazzi in cui per ogni paese si racconta un aneddoto legato all'origine della bandiera. Tra un paio di settimane sbarchiamo in Danimarca!;-)

Anonymous said...

Morgain se ti interessa c'è online un racconto chiamato "The Italian Boyfriend" che ha un po' a che fare con la bandiera svedese. Ma soprattutto ha a che fare con un ragazzo italiano in Svezia. È una rivista letteraria online e il racconto lo trovi su questo link:

http://www.shipwrightsreview.com/the-italian-boyfriend/

Te lo consiglio.
Saluti
Tino

Dottor Manhattan said...

La Bandiera Svedese deriva al pari della Bandiera Norvegese, di quella Finlandese e di quella Islandese da quella Danese. E' la stessa cosa del rapporto tra bandiera italiana e bandiera francese.
La bandiera Danese non è altro che la bandiera di San Giorgio utilizzata dai crociati. Questi ultimi però utilizzavano tale vessillo copiandolo dai Genovesi. In quanto tale vessillo era utilizzato nella chiesa di San Giorgio in Genova quando la guarnigione bizantina era in Città, nel tempo venendo utilizzato dalla Flotta Genevese, da Genova al Mar Nero (chiamato anche il lago genovese),divenne il terrore dei Pirati, pertanto i crociati utilizzavano tale vessillo per scoraggiare le navi pirata ad attaccarli. Tale bandiera è utilizzata anche dall'Inghilterra che fino al 1797 pagava i diritti d'utilizzo alla repubblica di Genova. Tutto questo bel discorso storico per dire che alla fine vien tutto da noi... (come la canzoncina che cantano il giorno di Santa Lucia)

Federico said...

A Stoccolma ovviamente c'è l'apoteosi del vessillo giallo e blu, soprattutto in certe circostanze. Un'altra teoria che ho sentito sui colori svedesi è quella del giallo come il sole e l'azzurro come il cielo (o l'acqua). Ma se degli ultimi se ne avverte una chiara presenza, del sole...
Gli stessi colori erano nel progetto originale delle due sale principali dello Stadshus di Stoccolma.

Da queste parti espongono anche le bandiere danese e norvegese in occasione delle feste nazionali di quei Paesi. Tanto per non far mancare niente.

Madala said...

Be' però una piccola bandierina italiana, conficcata nel terriccio di qualche vaso di fiori sul davanzale, l'avresti dovuta esporre, almeno nei seguenti giorni: 17 marzo, 25 aprile, 1 maggio e quindi 2 giugno. Secondo me i vicini non se ne sarebbero accorti!
Ciao ciao.

gattosolitario said...

E negli altri paesi scandinavi sono ancora piú ossessionati da questa cosa :D

Morgaine le Fée said...

@Giulia: ti dico solo che ti capisco!
Tutto normale!
@marika: ma allora é vero! non é solo una barzelletta che raccontano qui nel Norrland, quella di Köpenhamn capitale :)
@miss swiss: nonostante io non sia una gran patriota, posso dire che in realtá la bandiera italiana non mi dispiace: é facile da confezionare, ha colori vivaci ed estivi (quella tedesca ad esempio mi mette molta tristezza...), non ha simboli religiosi attaccati. Qualcuno obietta sul fatto che accostare colori complementari non é di buon gusto, ma a me sembrano Ok lo stesso :)
@mammagiramondo: sono contenta ti sia piaciuto! Peró, voi venite verso il nord proprio mentre noialtri caleremo a sud! é un po' un peccato...
@Tino: grazie per la segnalazione, andró sicuramente a leggere!
@Random Walk: grazie per il resoconto storico dettagliato! Insomma, tutta sta gente che copia...
@Federico: e infatti me ne accorgo quando mi capita di scendere nella capitale. Qui da noi si usa esporre invece la bandiera Sami in occasione della loro festa nazionale o altri eventi pubblici che li riguardano.
@madala: hai anche ragione!
@gattosolitario: mi chiedo come possa essere possibile :)

Anonymous said...

Magari il racconto "The Italian Boyfriend" potrebbe essere lo spunto per un nuovo post. O comunque una discussione. Mi farebbe piacere.
Tino

PS
È il primo post che commento ma seguo da tanto, con piacere, il tuo blog.

Mammagiramondo. said...

Accidenti! Che dici ci incontriamo a metà?;-)

francesca said...

bè, visti i tempi, secondo me un pò di culto della bandiera farebbe bene anche a noi italiani!

Marco said...

Questo amore per la Pandiera, per il Paese, la Patria, è bello. Considerata poi l'educazione degli Svedesi mi da l'idea di avere a che fare con gente Affidabile, che lavora per il progresso di TUTTI non per il proprio e basta.
Venendo da un paese in cui gli insulti al tricolore si sprecano e chi lo insulta siede in parlamento, e prende regolarissimi stipendi da onorevole, l'ossessione per i colori nazionali svedesi non puo' che riempirmi il cuore.

In VietNam tutte le case hanno la bandiera issata.

In italia una cosa del genere la vedi solo in Emilia Romagna la domenica del Gran Premio, con le bandiere della Ferrari.

Io la bandiera italiana, l'ho salutata al confine quando sono venuto via piangendo. E me la sono portata in Svezia, è piegata con cura nel mio cassetto, in attesa del momento che mi sentirò fiero di esporla.

Giulia said...

Io qui mi devo dissociare dal consorte (Marco) perchè non sento tutto questo amore per il patrio vessillo, salvo reputare comunque vergognoso che rappresentanti dello Stato si sentano liberi di offendere la rappresentazione di quello stesso Stato. Lo stesso concetto di Patria è un po' scivoloso, mi va bene se si intende la collettività di cui si fa parte e di cui si condividono lingua e cultura, meno bene quando si comincia a contrapporre un patria a un'altra.

Ah, in Vietnam la bandiera c'è dappertutto e tutti ne sono fierissimi... al Nord! Meno nella parte sud del Paese, ricordo che quando eravamo lì non riuscivo a capire quanto la gente del Sud si sentisse "liberata" e quanto invece "conquistata" (non è che ne parlino volentieri).

 
63°49'LatitudineNord © 2008. Template by BloggerBuster.