Monday 30 May 2011

Autoincensamento


Si, stavolta me lo concedo proprio perché in Svezia, Nazione che deve fare a modo suo, ieri era la Festa della Mamma. Perció ho deciso di dedicarmi un post, avendomi il caso e la fortuna, piú un pizzico d'incoscienza coniugale, assegnatomi questo ruolo controverso.
Ne ho parlato in altre occasioni, ma lasciatemi ancora una volta ricordare a me stessa che, dove abito, il benessere delle mamme (e anche delle donne) é a livelli di lusso, almeno secondo lo State of the World's Mothers 2011 di Save the Children, fresco fresco di pubblicazione: la Svezia qui si ritrova al quarto posto, se vi par male.
Non sono andata a leggermi tutto il rapporto, ma a spanne non do certo torto alla lusinghiera posizione, e qui posso elencare le mie impressioni. 
In Svezia si sta bene come mamma perché:

- prima di tutto avere bambini non é solo una faccenda di Mamme, ma anche di Papá. Diciamo pure dei genitori. Piú in dettaglio:
- il congedo é parentale, non solo 'maternitá', e spesso viene diviso equamente tra i genitori, cosicché il mercato del lavoro é piú benevolo verso le donne che non altrove.
- Se a una mamma piace anche il suo lavoro e vuole o deve farlo, non viene trattata da genitrice snaturata e irresponsabile, orrida arrampicatrice sociale. Perché, diciamolo, quando si lasciano i figli al nido vien spesso e volentieri da sparlare delle madri che 'mollano il pupo al nido per andare a lavorare', ma sui padri non una parola (leggete anche la discussione nata da questo post di Fiammetta)
- I papá partecipano alle faccende di casa e alla cura dei bimbi: e cosí  aumenta il benessere della coppia, insieme al tempo libero delle mamme.
- Gli asili nido devono garantire posti a tutti i bambini di un Comune, e le rette sono di circa 1200 corone, piú o meno come l'assegno familiare (insomma noi mandiamo all'asilo il Mezzovikingo per circa 200 corone al mese, facendo un bilancio)
- quando una mamma partorisce, ha diritto ad avere -gratis- qualunque mezzo per attenuare il dolore, se lo desidera, e senza tante menate sul fatto che 'tu donna partorirai con dolore'.
- l'assistenza medica per i bambini e le gestanti é gratis.

Questo é un sunto.
Quando le cose non stavano ancora di lusso come adesso, il giorno della Festa della Mamma implicava invece le seguenti istruzioni (tratte da un opuscolo di Cecilia Bååth-Holmberg del 1920, l'anno dopo l'istituzione della Festa della Mamma in Svezia):
1- La bandiera svedese sia issata (non ce l'abbiamo!)
2- La mamma verrá salutata al mattino dai bimbi con una canzone (dite che sia proprio necessario?)
3- Prima di alzarsi, le verrá offerta la colazione a letto, preparata dai figli, con buon caffé e pane. la mamma verrá onorata con fiori e un regalino (seee! Il Mezzovikingo ha fatto l'opposto, e come di regola ha preteso a domicilio suo mammatettalatte)
4- Finché é possibile, verrá dispensata dai lavori domestici per tutto il giorno, e potrá riposarsi. I figli faranno i letti, puliranno, prepareranno i pasti e laveranno i piatti.(questa non funziona piú tanto bene, il Vikingo si occupa lui delle pulizie durante tutto l'anno)
5- Al pomeriggio o di sera si avrá una piccola festa, alla quale parteciperá anche il padre (ogni scusa é buona per una torta, questo sí)
6- Se i figli non sono in casa, la saluteranno con un telegramma o con una cartolina, fatta appositamente per quel giorno.


Al punto 4- ha risposto uno dei giornali svedesi ieri (non ricordo piú se l'Expressen o l'Aftonbladet) con la seguente barzelletta del giorno:

"Ma tesoro, che cosa lavi i piatti oggi che é la Festa della Mamma!
Riposati oggi, li puoi ben lavare domani!"

18 comments:

Giulia said...

"Se a una mamma piace anche il suo lavoro e vuole o deve farlo, non viene trattata da genitrice snaturata e irresponsabile, orrida arrampicatrice sociale."
Appunto.
Che poi io non mi sognerei mai di criticare una che invece preferisce stare a casa a tempo pieno con i figli.
Ma mi chiedo perchè avrei dovuto studiare tanti anni per poi buttare le mie competenze alle ortiche (e perchè la collettività avrebbe dovuto pagare i costi della mia università).


Ancora mammatettalatte eh? Sarai esausta... però un po' ti invidio, che coccolo!

Anonymous said...

Secondo me la questione economica (cioe' asili nido a basso costo) e' consguenza del fatto che gli svedesi sono pochi... se invece di 10 milioni (piu' o meno quanto Londra) fossero 60 milioni come in Italia o UK non so se ci sarebbero abbastanza soldi per sovvenzionare asili...
pc

francesca said...

lo dico io che mi devo trasferire in Svezia!

ophmac said...

Secondo me è anche una questione di scelte di politica economica. In Svezia si impongono molte più tasse che nei paesi anglosassoni (USA, UK Nuova Zelanda etc), una parte sostanziosa delle quali va a coprire tutti gli annessi e connessi della maternità/paternità, (discorso che vale anche per l'istruzione immagino).

Ora, uno potrebbe ritenere che l'avere figli sia una scelta personale e che non dovrebbe gravare così pesantemente sui soldi pubblici. Io, che sono senza figli, potrei dire che i soldi delle tasse che pago perché altri possano permettersi di fare la scelta di avere figli preferirei averli in tasca mia ed usarli per viaggiare, comprarmi una macchina etc. Il discorso è diverso per la sanità pubblica in quanto ammalarsi in genere non è una scelta di uno o più individui. Personalmente sono favorevole al sistema svedese, ma capisco bene che a per alcuni sia visto come un sistema de-responsabilizzante.

La verità è che su scala globale un sistema del genere non sarebbe mai sostenibile.

Balto said...

Ciao a tutti, è un po' che manco ma ho sempre letto i post... ANche qui in CH non stiamo malaccio ma il congedo è un fatto pretatmente femminile, si sta iniziando a cambiare ma a livello di ditte che concedono ai neopapà di avere qualche settimana di congedo. Comunque la Svezia è avanti parecchio a differenza di qui e non solo a livello maternità... Da noi la festa della Mamma è stata l'8 maggio e, almeno per me, non è che sia stata una giornata molto diversa dalle altre.... Il regalo dei bambini era simpatico, preparato alla Scuola dell'Infanzia; cioccolatini e un bel disegno. Saluti a tutti e a presto

Kata said...

Auguri in ritardo! :) In Ungheria, invece, la Festa della Mamma si festeggia sempre la prima domenica di maggio...
Grazie del link alla pubblicazione (adesso poi sono in vena di leggere graduatorie...). Sembra che Ungheria e Italia siano nella stessa posizione! Sarebbe da approfondire questa cosa, perché io invece noto proprio tanta differenza...

Morgaine le Fée said...

@pc e ophmac: non ho capito bene il discorso per cui uno stato piccolo avrebbe piú soldi per la genitorialitá: la % di bambini e di persone che pagano le tasse é piú o meno la stessa in tutti i paesi europei, che sia un villaggio di dieci a pagare per un bambino, o una cittá di un milione a pagare per centomila non cambierebbe niente.
penso invece che l'osservazione di ophmac su quale % del budget si stanzi per la genitorialitá, sia piú corretta.
È vero che la scandinavia investe molto, ed é vero che chi non ha figli debba pagare anche per chi ne ha (faccio notare anche che il prelievo fiscale svedese é comparabile a quello italiano, facendo una media grossolana).
Secondo me peró ci sono dei ritorni sociali positivi nell'investire nella genitorialitá e nelle pari opportunitá: l'abbassamento della discriminazione lavorativa verso le donne rende piú facile anche alle single trovare impiego, e con stipendi migliori.
Se una donna viene scoraggiata a rientrare nel mercato del lavoro dopo un figlio (vedere la % italiana di abbandoni) il sistema perde una persona che paga le tasse, perde la professionalitá acquisita in precedenza, perde una persona per cui c'era stato un investimento pluriennale in termini d'istruzione.
Si acquista del welfare gratis, ok, ma la competenza finale del Paese secondo me peggiora.
Poi io non sono un'esperta di economia politica per cui mi si perdoni il punto di vista sicuramente ingenuo e semplificato.

Morgaine le Fée said...

@giulia: lo sai che sono d'accordo con te :)
In quanto all'ultimo punto, ammetto di essere una genitrice molto debole e priva di polso...
@Balto: a me interesserebbe sapere com'é la situazione svizzera: lo stereotipo che ne ho é quello di un paese molto conservatore sui ruoli maschile e femminile, con poche possibilitá di crescita per una donna, ma potrei sbagliarmi.
@kata, mi sa che la maggior parte del mondo la festeggia infatti all'inizio di maggio. sulle graduatorie, mi sa che le sai capire meglio di me. fammi sapere che ne pensi. Comunque, quando ho detto al Vikingo che in Italia la retta del nido viaggia sui 400-600 euro al mese, é sbiancato... (mi sa che le sue ambizioni di trasferirsi in italia si sono un po' ridimensionate)

lauretta said...

ciao cara....anche qui lo stato sociale é molto forte, per cui le famiglie hanno in media 3 bimbi. Tutte le cose che hai elencato (compreso il congedo per il padre) ci sono anche qui. Credo non sia una questione di quante tasse si paghino in un paese, ma anche di come vengano utilizzate e certamente di altri fattori, e certo su un paese di 9 milioni di abitanti é un po' difficile fare degli sprechi o rubare (come fanno molti politici di altri paesi). Detto questo, ti prego non prendere come termine di paragone l'Italia......é un paese allo sfascio. Lo stato sociale é agli sgoccioli, nelle scuole pubbliche gli studenti pagano i loro docenti precari che non ricevono stipendio per mesi, e i genitori portano la carta igienica. Quindi non mi meraviglio neanche un po' che un asilo possa costare 400 euro al mese. Alcune regioni pero' funzionano meglio, mio zio ha avuto i suoi tre figli in asili comunali, ma dipende da dove sei nato. Certo lo stato sociale svedese é il fiore all'occhiello di questa "piccola" (in numero di abitanti) nazione, ma mi sa che la Germania pure sta messa molto bene (dovresti saperne qualcosa...). in ogni caso, su col morale: hai visto i risultati delle elezioni amministrative?????? :) voglia di rientrare? :)

ophmac said...

Credo che il riferimento alla popolazione si riferisse più semplicemente al fatto che una nazione piccola dovrebbe essere più facile gestire di una grande sei volte tanto.

Sono d'accordo sul fatto che mantenere uno stato sociale come quello svedese aiuti a creare una società migliore (almeno dal mio punto di vista), però il sistema non potrebbe funzionare su scala globale.

Lo so che adesso la Svezia ha una delle economie più sane in Europa, ed è in pieno boom di creatività imprenditoriale. Io spero che continui così ed che indichi la strada per le altre nazioni europee, ma come ho detto, se applicato su larga scala il modello svedese mostrerebbe le sue falle.

Giulia said...

"In quanto all'ultimo punto, ammetto di essere una genitrice molto debole e priva di polso..."

Secondo me il polso duro bisogna averlo per altre cose, nell'educazione dei bimbi. Devono già imparare tante cose, perchè privarli delle loro sicurezze affettive prima che ne siano pronti, visto che non fanno male a nessuno? Per me un bimbo che viene allattato a lungo ha con la mamma un rapporto bellissimo. Poi, il Mezzovichingo vuole mammatettalatte mentre il nostro piccolo guerriero all'alba dei tre anni gira ancora a volte con il ciuccio e la copertina di Linus (nella fattispecie una mia vecchia camicia da notte).
Poi basta con queste continue colpevolizzazioni delle mamme, se non lo allatti al seno sei una madre snaturata, se lo allatti oltre i due anni hai con lui un rapporto malato, se fa i capricci è colpa della mamma, se fa la pipì a letto è colpa della mamma, se da grande diventa un musicista heavy metal è SICURAMENTE colpa della mamma :D!!!

Morgaine le Fée said...

@lauretta: ciao bella :) sono d'accordo con te sul grado di organizzazione del Paese. Tutto sommato con la storia del personnummer e dell'informatizzazione risparmiano un sacco di burocrazia (non che non possano fare di meglio, io e te lo sappiamo), per non parlare del fatto che c'é anche meno corruzione, la quale succhia via un sacco di risorse da un Paese.
La mia impressione della Germania é che ha un buono stato sociale, ma non per quanto riguarda la genitorialitá: infatti ci sono pochi posti al nido (credo che coprano solo il 13% dei bambini), molte donne devono scegliere tra famiglia e carriera come un'amica dottorata con me ha dovuto fare, e la societá tedesca in generale é molto piú machista di quello che avevo creduto, almeno nell'ambiente in cui mi muovevo io.
@Ophmac: infatti a livello globale tutto il nostro sistema occidentale di benessere e privilegi non sarebbe sostenibile, visto che si basa sullo sfruttamento di risorse e manodopera a prezzi stracciati e condizioni degradanti.

Morgaine le Fée said...

@Giulia: infatti non mi faccio troppissime pare su sta storia dell'allattamento prolungato. Se lui lo richiede, vuol dire che lo fa star bene. Con lui é andata cosí e magari con un altro bimbo potrebbe essere diverso. Io mi sono succhiata il pollice fino ai 6 anni.
Su altre cose il Mezzovikingo é un bambino indipendente e impertinente. Certamente quando comincio a leggere in giro che se allatti a lungo causi danni permanenti alla psiche di tuo figlio futuro bamboccione disturbato, allora un po' di caga mi vien comunque, é difficile restare indifferenti.

Peró, se diventa musicista Heavy Metal spero vivamente che la colpa sia proprio della mamma!! :D

Balto said...

Carissima anche se alcune cose stanno cambiando credo che fondamentalmente saremo sempre un paese conservatore. Non so se anche alle tue latitudini era arrivata la notizia che la Svizzera non ha accettato il fatto che venissero costruiti i minareti (torri delle moschee) cosa che ha scatenato un vero e proprio putiferio in mezza europa.Siamo stati pure inseriti in Wikipedia per questa storia. riguardo il lavoro per la donna bè, se sei una donna in carriera cercano di lapidarti, se sei una mamma che cerca un lavoro part time o da fare da casa costi troppo, quindi non è che sai rosea. Abbiamo parecchi problemi dovuti ad immigrazione e frontalieri (almeno dove vivo io) e loro chiaramente costano meno.... Gira e rirgira il discorso si ferma sempre su soldi e politica; come un po' ovunque credo.... Riguardo il tuo mezzovikingo ed il discorso del mammatettalatte... La mia "grande" deve fare i 6 anni in luglio e a volte ha ancora "incidenti" notturni, il "piccolo" ha appena fatto i 4 e usa ancora ciuccio e peluche. Saluti dalla piccola Svizzera e a presto

Kata said...

Ho dato un'occhiata al file che hai linkato, e ora ho capito come mai l'Italia e l'Ungheria sono nella stessa posizione. Non perché siano uguali, ma perché si complementano. Il "Mother's index" in realtà si compone di due indici: uno relativo alla situazione delle donne (Women's index) e uno relativo alla situazione dei bimbi (Children's index).

Quanto alla situazione dei bambini, l'Italia è messa benissimo, addirittura al secondo posto tra i paesi "più sviluppati" (come li definisce il documento), immediatamente dopo la Svezia che è al primo posto. Qui hanno considerato la mortalità infantile, percentuale di bambini che vanno all'asilo e percentuale di bambini che vanno a scuola. Ungheria soltanto 25esima, soprattutto per via del secondo fattore ("solo" 87% dei bambini vanno all'asilo, mentre in Italia 100%, credo che più che un punto di forza sia dovuto al fatto che la maternità in Italia dura pochissimo ed è poco retribuito, quindi la gente semplicemente non se la può permettere...).

Quanto alla situazione delle donne, Italia soltanto al 25esimo posto e Ungheria al 21esimo. Qui hanno considerato i seguenti fattori: mortalità materna, uso di contraccettivi, female life expectancy, educational status, economic status, political status.

Quindi ecco che in una cosa (situazione dei bambini) è meglio l'Italia, in un'altra (situazione delle donne) l'Ungheria, e quindi si compensano e si trovano nella stessa posizione (21-22esimo posto). Perché se guardi i dettagli, c'è proprio tanta differenza tra i due paesi...

Mi sono dilungata un po' troppo, ma altrimenti non avrei potuto spiegare quello che ho trovato. :)

Giulia said...

A me del rapporto di Save The Children impressiona il dato sulla mortalità materna e infantile negli USA, rispettivamente 7 e 5 volte maggiore ai Paesi europei, in un Paese che dovrebbe essere avanzatissimo. Che cosa vuol dire una sanità privata e nessuna politica sociale.

Kata said...

@Giulia: hai ragione. I dati relativi agli Stati Uniti sono sconcertanti. Nella mortalità materna precede soltanto l'Albania e la Moldavia (tra i paesi "più sviluppati").

Morgaine le Fée said...

@Balto: grazie per il tuo racconto, l'ho trovato molto interessante!
@Kata: grazie per l'analisi piú approfondita. Per me, il benessere delle mamme dipende molto, infatti, anche dal benessere che si ha come donna.
@Giulia: una volta sono andata a vedermi altre statistiche riguardo ad alcolismo ed altre variabili, in risposta ad una persona che sosteneva come questi problemi siano predominanti in Scandinavia: é risultato che invece gli USA hanno gatte da pelare anche in molti altri ambiti sanitari. E, definitivamente, quello é un Paese in cui non mi piacerebbe vivere per molti anni e anche per diverse altre ragioni oltre alla condizione delle mamme.

 
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