Monday 29 October 2012

Mamme di Bosco

Aneddoto, sentito al lavoro.

Una mia collega, simpatica, femminista, emancipata, istruita, ha un bambino in etá da asilo, e recentemente si é trasferita in un altro Comune dell'interno a 30 Km di distanza, zona leggermente piú campagnola rispetto all'Ultima Thule, diciamo. Le prassi locali prevedono che un bambino che cambia Asilo, debba fare un periodo d'inserimento nel nuovo. Succede cosí che i genitori s'incontrano e addirittura avviino delle Conversazioni, nonostante siano Norrlandesi.
La mia collega sospira, tra sé e sé: 
Ecco, ora incontreró tutta sta gente, e per lo piú saranno mamme, e mi toccherá sorbirmi tutte le solite conversazioni sulle torte, i muffins, i pannolini, e le malattie dei pargoletti.
Io non sono questo tipo di mamma. 
Io odio parlare di queste cose, aggiunge, forse inspirata da Puffo Brontolone.

Arriva il gran giorno.
Come previsto, una Combriccola di Mamme fa capannello nell'atrio dell'asilo. La mia collega s'accosta, ed effettivamente si rende conto che partecipare alla discussione é frustrante:


- Ah, che figo, adesso che é iniziata la stagione della caccia. Ho comprato un fucile nuovo, sto weekend lo devo provare.
- dai, ma che modello hai?
- uh, il XXXX. È molto maneggevole.
- Fico, vorrei anch'io. Comunque, anche col mio vecchio YYYY si va benissimo. Quest'anno ho giá preso un alce da 15 punte (punte sulle corna, dell'alce s'intende, da quel che ho capito, ndr.)
- Non male.  Ci porti anche tuo marito?
- no, quello sta sempre sul divano a guardare l'hockey.
- Senti, ma il fucile XXXX quanto l'hai pagato?
......
(continua su questa falsariga per un bel pezzo)

La mia collega si é fatta un'interna risata per il bagnetto d'umiltá a cui é stata costretta, e riferisce di essersi sentita una madre tipicamente e maledettamente snob e cittadina. Forse sarebbe stato piú facile parlare di cupcakes, in effetti.

Anche nel Norrland abbiamo dunque le nostre Sarah Palin, e sembra che le signore, anche giovani, stiano prendendo sempre piú interesse negli sport venatori, anche se per ora le donne sono al 7% del totale. Ció da alcuni é ritenuto un gran bene per questa categoria tradizionalmente maschile, dal momento che i giovanotti latitano e nei gruppi di cacciatori ormai si vedono quasi solo gubbar.
Per chi vuol vedere di piú, dalla mia regione e un po' piú dentro la Lapponia, segnalo un blog di una giovane cacciatrice, Anna-Sara. Anche se della caccia non v'interessa nulla (come a me del resto), é un interessante ritratto della vita nell'interno.



Monday 22 October 2012

Mo' si ricomincia

Dopo un paio di mesi di trepidante attesa, finalmente l'Ultima Thule ha rivisto una prima spolveratina del suo adorato elemento, stavolta la tempistica é come deve essere.
Anche questo autunno é passato.




Thursday 4 October 2012

Botanisera mera, 2012

Botanisera, in svedese, indica l'atto del ricercare e selezionare minuziosamente qualcosa in mezzo a un mucchio di qualcos'altro. Questo qualcosa, puó, effettivamente, riguardare degli oggetti botanici.
Poiché gli oggetti botanici sono una delle mie personali fissazioni, ecco un po' una selezione delle novitá che ho trovato in questa breve e piovigginosina Stagione Verde 2012, che si sta chiudendo inesorabilmente in questi giorni.

Come mi accade di lamentarmi raccontare spesso, la Stagione Verde nel Norrland é di una brevitá imbarazzante. Il rigoglio che sprigiona assume quasi tutte le sfumature dell'arcobaleno, per compensazione.

Fields of gold (graminacea molto infestante):



Fields of pink (la solita, sempre amata Mjölkört, Chamerion Angustifolium o Camenerio per noialtri)



Fields of violet: (Blåklocka, o campanula)


A luglio il Venerabile Consiglio delle Stughe decide di tagliar l'erba a bordo strada. Ecco qualche vittima ripresa prima del suddetto sacrificio:
Una, credo, Klockpyrola (Pyrola media):


Una qualche specie di orchidea, credo una Dactylorhiza (in svedese spesso dette Nycklar, o chiavi, di solito appartenenti a qualche Santo)



I Tranbär, o Cranberries (che in italiano hanno un orrendo nome da batterio: Ossicocco), scampano la falciatura grazie alla bassa statura, nonché alla vicinanza a zone molto umide. In autunno matureranno le piccole perle rosse, attaccate ognuna all'estremitá del proprio Filo, e sprofondate negli Sfagni quasi a nascondersi:


Un altro amante delle zone umide é il Pors (Myrica gale). Qui sotto un esempio delle primaverili inflorescenze femminili:



Qui sotto le sue glauche foglie profumate.
Il Pors offre un bellissimo e storico esempio di disinformazione scientifica mirata, effettuata a biechi fini commerciali. Secondo la Wikipedia svedese, fino al 1400 questa pianta era usata nei Paesi nordici al posto del luppolo per aromatizzare la birra. Arrivati al 1400, una multinazionale dell'epoca, la Hansan, che dominava il commercio del luppolo nel resto dell'Europa, decise di spargere la calunniosa voce che il Pors era velenoso e quindi doveva essere abbandonato a favore del luppolo.
In realtá il Pors é ben che innocuo, e pare che attualmente sia birraioli domestici che un noto birrificio stiano sperimentando nuovamente con l'arbusto per provare nuovi sapori.


Accanto al Pors e alle bacche d'Ossococco vivono volentieri la Topplösa (Lysimachia thysiflora)



e il rosso Kråkklöver (Cinquefoglie delle paludi, o Potentilla palustris):




Cinquanta Sfumature di Porporetta: ecco a voi il Compendio di Vita Sessuale dell'Abete Rosso:

Androceo:


 Gineceo:




Reparto maternitá:



Ospizio (non é un paese per vecchie):


A scuola mi hanno insegnato che i muschi no, non fanno i fiori. Beh, peró ci provano (per i curiosi, questi sono gli apparati riproduttivi maschili del muschio Polytrichum juniperinum):



A qualcuno piace a mollo, come a questa Vitstjälksmöja (Ranunculus aquatilis baudotii), ad esempio:



E a qualcun altro piace approfittarsene, come questa specie di Eufrasia, o Ögontröst, (ho rinunciato a vedere esattamente quale), che vive a spese dell'erba:


Un fiore per tutte le stagioni. Le violette a primavera (a giugno, cioé):



A luglio, le graziose campanuline della Linnea (Linnaea Borealis) che omaggia col suo nome la migliore amica del Mezzovikingo ed un insigne scienziato svedese:


Alle soglie dell'Autunno, l'Erica, o Ljung (Calluna vulgaris):



La smetto, ma con l'immagine di un fiore dal colore del Sole, la Linaria Vulgaris, o Gulsporre.
Ora che l'Autunno é ormai inoltrato e l'Oscuritá ha cominciato a risucchiare i raggi radenti dell'Astro, questo colore ci mancherá un po'.




 
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