Saturday 31 July 2010

Le Foto di Luglio

Ed anche quest'anno é arrivata la fine di Luglio. 
Mentre il resto dell'Europa giura solennemente che il prossimo anno le ferie al mare si faranno solo in Groenlandia, l'Ultima Thule si congeda dal suo unico, vero mese estivo con dei tiepidi 16 gradi, sopra lo zero, per fortuna. Per una come me, geneticamente e culturalmente programmata alle Ferie in Agosto, sembra semplicemente grottesco il pensiero che dal mese prossimo (cioé dopodomani) si ricominci il lavoro e ci si debba preparare a sprofondare nella bruma autunnale.
Ragion per cui, ancora una volta, raccolgo una serie di selvagge fioriture di Luglio e le uso per le Foto del Mese. Anche qui il titolo Erbario2 non sarebbe stato del tutto inappropriato. Data la tempistica, non vi meraviglierete di sapere che le immagini provengono in gran parte dalla stuga.

L'Epilobio (Epilobium, o Chamerion Angustifolium), qua detto Mjölkört, incendia con abbondanza i paesaggi agresti e non, e non sembra proprio a rischio d'estinzione:


 insieme all'Ulmaria, Älggräs, erba dell'alce (Filipendula Ulmaria):


Sulla spiaggia della stuga, un'altra specie di Selene, Strandglim (Selene Uniflora):


fa compagnia alla Salcerella (Lythrum Salicaria), o Fackelblomster, fiore torcia,


e a diversi esemplari di Angelica, o Strandkvanne, pianta pomposa almento tanto quanto il proprio nome (Angelica Archangelica litoralis):


Questa pianticella dai fiori dimessi, per qualche motivo a me sconosciuto é detta in svedese Erba dell'Amore, cioé Kärleksört (Hylotelephium telephium maximum), e pure lei infesta la spiaggia della stuga:


Le Campanule scelgono luglio come mese per esibire i propri colori. Qui sotto una Campanula glomerata (toppklocka):


una Campanula rotundifolia (Blåklocka)


e una Campanula rapunculoides (Knölklocka)


Non sapremo mai se i preziosi turbanti del Giglio Martagone (Lilium martagon, o Krollilja) sono arrivati qui alla stuga spontaneamente, o piantati da qualche operoso giardiniere:


I Tanaceti, o Renfana (Tanacetum vulgare), vengono spesso raccolti, essicati, ed appesi nelle case per infondere un lieve sentore aromatico:


Infine, si festeggia il primo lampone (Hallon)


Dopo aver abbondatemente nauseato i miei lettori con queste immagini vegetali, vi racconto di come le soleggiate mattinate estive portino ospiti inattesi, come questa famiglia di sedici membri di Oche del Canadá, o Kanadagås:


oppure una coppia di lepri, danzanti nel mattino intorno ad uno dei sorbi del giardino. Si notino sullo sfondo gli effetti dell'Operositá del Vikingo:


La nebbia (o una nuvola bassa?) agli irti boschi piovigginando sale:


e sotto il maestrale urla e biancheggia il mar (beh, non in questa foto, almeno):


Per poi lasciarvi, a sera inoltrata (il Sole si congeda ancora verso le 22), con certi tremendi tramonti:



Wednesday 28 July 2010

Ricorrenze

Avviso ai naviganti: questo é un post stucchevole, sentimentale e pure un po' ficcanaso.


Tra un mirtillo e centomila zanzare, tra un Mezzovikingo che cresce e parla di aerei a me, e di flygplan a suo padre, tra la stuga in mezzo alle lepri danzanti e le discussioni col Vikingo di quanto lagom siano i suoi connazionali, stavo per dimenticare che questo blog ha raggiunto la veneranda etá del suo primo compleanno.
Onestamente, non ci credevo molto. Esistono giá un sacco di altri blog sulla Svezia, molto piú ben fatti, divertenti, professionali ed esistenziali di questo qua (cliccare per credere la lista qui a fianco), e non credevo che i miei post pieni di foto malfatte dal cellulare veramente potessero interessare a qualcuno.
Nato per condensare immagini e racconti per chi giá mi conosceva ma vive lontano da me, devo registrare invece (con l'aiuto del Grande Fratello a fondo pagina), che la maggior parte dei miei lettori sono persone che non ho mai avuto il piacere di incontrare, a parte pochissime eccezioni, (tipo qui o qui, per non dimenticare poi Ophmac la cui frequentazione risale a molti eoni addietro).

Che devo dire? Grazie a tutti voi. Per chi legge e non commenta, e per chi legge e racconta cose che non conoscevo, oppure esprime il suo punto di vista, o anche semplicemente saluta. E un certo di senso di colpa per non riuscire spesso a commentare altrettanto da voi, per chi a sua volta ha un blog. Sappiate che peró prima o poi ci passo con piacere.

Ormai saprete un sacco di cose di me, che ho un Mezzovikingo di due anni abbondanti, il cui padre é un Vikingo Norrlandese abile nei lavori di vario genere; sapete che ascolto musica abominevole e giro con una pettinatura dal colore improponibile; che ho suoceri invidiabili e che pasticcio con la pittura digitale a tempo perso, anche se per vivere faccio tutt'altro; che mi permetto di infangare la Buona Reputazione del Paese che mi ospita con la scusa della Sacra Ironia, ma in fondo in fondo ci vivo assai bene.

Ma voi che leggete, come mai passate di qua? Come ci siete arrivati?
Il Grande Fratello qui sotto mostra visite da parecchi Paesi, e, a parte i soliti ragnetti cattura-indirizzi, qualche Persona in carne ed ossa ci dovrebbe essere. Bene, se avrete voglia di raccontare, questo é il momento. Vale anche per chi semplicemente voglia insultarmi o fornire qualche suggerimento su Argomenti che interessano.
Questo post é per voi. E grazie ancora!


Saturday 24 July 2010

Le piccole gioie della vita

Appena in tempo per l'arrivo di un'ospite, la sospiratissima Stuga del Vikingo apre i battenti dopo frenetiche settimane di lavori. Se il blog ha risentito parecchio dell'assenza forzata, un'uscita-lampo verso la Cittá causa rifornimenti alimentari mi lascia un generoso spazio di qualche quarto d'ora per mostrare una ricetta veloce, la quale é pure un gradito Effetto Collaterale della Vita Pseudobucolica sulle coste del Norrland: la Colazione Estiva Macrobiotica.

Ingredienti:
fragoline di bosco, o smultron:


Mirtilli neri, o blåbär:


Yogurt.

Preparazione:
Appena svegli, uscite dalla porta che dá sul mare. Sfidando le zanzare, raccogliete. Versate le bacche in una scodella di yogurt, o altro se quest'ultimo vi fa schifo. Se un Mezzovikingo vorace e autoritario fallirá nel confiscarvi la scodella, sedete e gustate sulla veranda, davanti al mare calmo e al sole che accarezza le cime degli abeti.


Buon Appetito.

Monday 19 July 2010

Saghe Estive di Vampiri


Luglio é il Mese dell'Estate. Gli abitanti di questo Paese sono svaniti, le cittá languono, il Blog langue (grazie anche al contributo del Vikingo, che trascina la Famiglia Mezzavikinga fuori porta, nel tentativo di terminare i lavori nella stuga). Gli svedesi di Stoccolma, compresi quelli che vanno in ferie ad agosto a Puhket, Marbella e Kos, si lamentano delle temperature vicine ai trenta gradi, manco fossero delle Viennette messe per sbaglio in un forno da pizza. I Norrlandesi, dal canto loro, con gli attuali 22-25 gradi, raggiungono un pericolosissimo Punto di Sublimazione, e fu cosí che i suoceri decisero di lasciare l'Ultima Thule e rifugiarsi per qualche giorno in una stuga modello 1.5 sulle Montagne Lapponi.

Per chi rimane, l'unica soluzione é quella mirabilmente descritta da Gattosolitario o Bixx, e consiste nell'esporre le proprie pallide membra all'aria, nel tentativo di sudar via la calura.
Con tanta spossata Carne al Fuoco, pronta ad essere sacrificata, prendono vita Oscure Divinitá e Forme Ectopiche Maligne. Forse non tutti lo sanno, ma la Scandinavia é abitata da orde di Vampiri assetati di Sangue Umano. Mica per niente, chi doveva selezionare il cast della serie True Blood, ha cercato ispirazione da queste parti, ed ha scelto il biondo e svedesissimo Alexander Skarsgård.
Narra la leggenda che il terribile Conte Dracula altro non fosse che il nome distorto della Contea del Dalarna; fu poi troppo facile sfruttare la solita, comoda xenofobia strisciante per distogliere l'attenzione dalle Atre Selve Scandinave, scaricando invece tutte le responsabilitá sugli innocui boschi della Transilvania. 
In veritá, si dice che fu proprio nel Dalarna che la Santa Inquisizione Entomologica riuscí a catturare 47000 vampiri in una notte soltanto, se vi par poco.

Ecco dunque a voi una Guida alla Vampirologia Scandinava, affinché coloro che vorranno avventurarsi nelle sterminate Lande Nordiche sappiano quali Perigli si nascondono nelle oscure selve d'abeti, pini e betulle.

La Mygga: Demone femminile, dalle lunghe ed agili gambe, ha ali fragili e voce sottile, e danza mollemente vicino alle Acque stagnanti, in cui i suoi piccoli usano nuotare. Non teme il Sole, sebbene preferisca la Notte, e vi si aggirerá intorno leggiadra insieme alle sue sorelle. Si narra che i Same offrano in sacrificio il proprio corpo alle tremende donzelle, mettendolo a loro disposizione nella propria nuditá per una notte intera, al chiarore della Luna (o del Sole di mezzanotte, se la latitudine é adeguata). Il rituale assicurerá all'Officiante l'Immunitá dai morsi per tutto il resto della stagione.
La Mygga non é una creatura esclusiva del folklore scandinavo, ed é conosciuta in altre lande come Mücken, Mosquito, o Zanzara, sebbene in quest'ultima forma assuma vesti feline e si ammanti di bianco e nero.

I Knott: sono i cugini minori delle Myggor. Folletti piccoli e all'apparenza insignificanti, si levano in nugoli dall'erba appena tagliata e assalgono il noncurante disturbatore che abbia osato impicciarsi nei loro voli rituali. La Vendetta per l'Oltraggio subito si rivelerá in tutto il suo Maleficio solo un paio di giorni dopo, quando sotto la pelle della malcapitata Vittima cresceranno Bubboni della grandezza di una prugna. Il prurito puó durare oltre la decina di giorni e sará cosí intollerabile da indurre molti a rivedere le proprie posizioni sull'Islam fondamentalista, e rivalutare il burqua come indumento non disprezzabile almeno durante i lavori di giardinaggio.
Gli Studiosi del settore, forse per ingraziarseli, usano chiamare i Knott col grazioso nome di Simuliidae.

I Bromsar: sono dei Vampiri scuri e di grandi dimensioni, dagli occhi cangianti e ali con allusivi decori gotici. Forti delle proprie dimensioni, vi seguiranno senza pietá attraverso boschi e prati, per sconfiggervi infine con un Morso preciso e dolorosissimo, il quale vi lascerá con la sensazione di un ago piantato nelle carni, per diverse ore. I Popoli Latini li chiamano da tempo con l'epiteto di Tafani.

Le Fästingar: Creature Vampiresche di Terra, i cui subdoli danni sono inversamente proporzionali alle loro dimensioni. Grandi amiche del Demone Borrelia Burgdorferi, da cui l'ignara Vittima  verrá posseduta dopo il fatale incontro mediante un Grande Anello Rosso, e che minerá salute fisica e nervosa del morsicato. L'unico rimedio é rivolgersi allo Sciamano del villaggio, il quale vi libererá dalla maledizione con un infuso di muffe Penicillium.
Rare nel Norrland fino a poco tempo addietro, queste Malvagie Creature Teutoniche stanno pian piano invadendoci dal meridione.

Se la letteratura sull'argomento consiglia di tener lontani i Vampiri con l'aiuto d'una treccia d'aglio, in queste zone una boccetta d'Autan funzionerá abbastanza egregiamente.

Saturday 10 July 2010

C'era una casa molto carina...


Dopo Midsommar, come s'é detto, inizia l'Estate: il vero momento dell'anno in cui gli Svedesi ritornano in vita, e contemporaneamente scompaiono. Le strade dell'Ultima Thule si svuotano, i cortili dell'Universitá ricordano le pendici dell'Etna in agosto, le piazze del centro sono lasciate al ludibrio di nugoli di gabbiani, taccole (Konrad Lorentz ne sarebbe stato felice), gazze e alcolisti, tutti presi dalla lotta primordiale per la conquista dei Bidoni della Spazzatura.

Dove sono andati tutti quanti?
La risposta é: la Stuga. La stuga, dopo la Fika, l'Etanolo e il lagom, é una necessitá vitale per ogni Svedese che voglia veramente definirsi tale, e non é altro che una graziosa casetta-baita-cottage o che, situata di preferenza in riva ad uno specchio d'acqua. Il detto specchio d'acqua varia in dimensioni dal mare (sic!), al lago, ma anche un fiume o una palude possono andare bene. L'importante é che l'acqua ci sia. Il dettaglio é spesso fondamentale, perché certe stughe sono veramente lontane da ogni graziadidio, da necessitare di una sorgente del prezioso liquido, senza il quale, si sa, l'organismo umano andrebbe in malora.
Di stughe ne esistono parecchi tipi e gradi di comfort. 

Il modello piú frugale: prevede una baita spartana di un'unica stanza, in cui non si gode né dell'allacciamento alla rete elettrica, né a quella dell'acqua. La posizione ideale é al termine di un'impervia salita in mezzo ai boschi delle Montagne Lapponi. Se avete bisogno di dar aria al Lavoro del vostro Corpo, ci sono i boschi, oppure una cabinetta di legno detta utedass (cesso all'aperto), corredata di gabinetto-cisterna interrata con coperchio di polistirolo. La detta cisterna necessita ovviamente di esser svuotata a intervalli periodici: sul come, vi arrangiate. Siete o no veri discendenti dei Vichinghi? E allora smettela di fare gli schizzinosi. 
L'esperienza comprende una deliziosa sessione di Agopuntura Zanzaresca durante dette Sedute, mentre per desinare ci sono i boschi pieni di alci e mirtilli, e quel laghetto semipaludoso con acqua arricchita di pesci e giovani zanzare.
Il luogo abitato piú vicino é a 200 Km di distanza (esprimibile in termini svedesi anche come 20 mil), il che a molti potrebbe sembrare una distanza siderale, ma per un Norrlandese é come dire qua dietro l'angolo. Tutto ció implica che uno deve caricarsi in macchina il necessario per vivere in completo isolamento per diverse settimane, e qui si spiega finalmente perché gli svedesi godano di cosí tanti giorni di ferie:
primo, perché in un posto cosí buio d'inverno uno ha il sacrosanto diritto di ricaricare la propria vitamina D quando ci sono quei 3-4 giorni di Sole;
secondo, perché con ferie piú corte uno non avrebbe neanche il tempo di arrivare alla sua stughetta in-mezzo-al-nulla, che giá é ora di tornarsene a casa.

All'estremo opposto, ci sono le stughe-ville: una stuga-villa é praticamente una casa normale, abitabile tutto l'anno, dotata di acqua luce telefono internet TV satellitare riscaldamento strada spalata da trattore d'inverno cassetta della posta vicini rompiballe vicini ficcanaso, eccetera. L'unica differenza con una casa normale é che la stuga-villa é leggermente al di fuori del centro abitato, e dona al suo possessore l'illusione di essere in mezzo alla Natura Selvaggia. In realtá, come detto, la detta stuga-villa é circondata da molte altre simili raggruppate in una Comunitá. Se avete letto in giro di come funziona in Svezia, immaginerete subito che la Comunitá prevede alcune riunioni, o möte, la cui attivitá principale é nominare un Presidente del möte, un Segretario del möte, qualcuno (justerare) che fa rispettare l'Ordine del Giorno del möte. Incidentalmente, si deciderá anche di quanto pagare di quota annua, e si constaterá di come l'acqua della rete sia diventata piú torbida. Il tutto verrá messo agli Atti (dal momento che io a questi möte non sono mai andata, riporto la versione che ne dá mio suocero).
Siccome la Svezia é e deve restare apparentemente lagom, si dá il caso che le stughe-ville abbiano certe restrizioni di carattere costruttivo, per non dar l'impressione che il proprietario sia un po' troppo possidente: la metratura non deve superare un certo limite (credo sia sui 100 m2), l'altezza non deve superare il piano e mezzo.
Gli astuti Possidenti allora hanno elaborato semplici ed efficaci strategie: 
non hai spazio per la stanza degli ospiti? allora costruisci un'altra stughetta piccina in parte, con stanza, caminetto, cucinino e bagnetto. 
vuoi la sauna (bastu), ma il bagno é troppo grande? allora costruisci un'altra stughetta piccina in parte, dotata di sauna, bagnetto, frigorifero per le birre, ed eventualmente una grande tunna (botte), piena d'acqua riscaldata per fare il bagno all'aperto anche d'inverno con -20 gradi.
devi parcheggiare la macchina in modo che non sia soggetta alle intemperie? allora costruisci un garage riscaldato in cui puoi riporre anche gli attrezzi.
vuoi una sala da pranzo capiente in cui ospitare i tuoi colleghi di bisbocce? allora correda la stuga di una veranda coperta, e pianpianino mettila sotto vetro. Sotto certe condizioni costruttive la veranda non viene considerata parte della metratura ufficiale della stuga.
E fu cosí che la stuga-villa si corredó di altre tre o quattro costruzioni tutt'intorno, a cui si aggiungono benissimo un gazebo per far colazione all'aperto, una serra per coltivare pomodori e gerani dotata di tavolino per fare fika, talvolta un molo per attraccarci una barchetta e fare un tuffo nel lago se la sopracitata tunna fosse troppo calda.

Se la stuga-villa puó sembrare qualcosa di troppo pretenzioso, non dimenticate che lo scopo principale non é quello di avere la costruzione finita. Se si usa dire che in un viaggio l'obiettivo non é solo la meta, ma anche il percorso, in una stuga l'obiettivo non é solo la casa, ma pure la sua realizzazione.
Agli svedesi -specialmente quelli del Norrland- non chiedete di star fermi senza dar loro in mano un martello, una sega, un barattolo di colore, un pugno di viti o un fascio di legname: ne soffrirebbero a morte. Ed é cosí che una delle prossime volte vi racconteró di come il Vikingo usi tradirmi durante i mesi estivi, e non solo.

Tuesday 6 July 2010

Problemi tecnici

Avviso tecnico per chi legge e commenta: se scrivete qualcosa, e il vostro commento non compare, é colpa di Blogger che ha problemi tecnici per i fatti suoi (mi stanno un po' scocciando, devo ammettere. Forse prima o poi cambieró sito).
Non sono io a censurare, ci mancherebbe! Mi arrivano gli avvisi per mail coi vostri commenti (compresi i miei), ma il sito non li mostra.
Mi dispiace per l'inconveniente, che spero si risolva presto. magari provate a commentare questo post per vedere se funziona. 
Nel frattempo, la famiglia Mezzavikinga fa un giro alla stuga, dove internet non c'é, e io lascio ai tecnici di Google il torrido incomodo.

Friday 2 July 2010

We will, We will Rock You!

E cosí, anche per il Mezzovikingo é giunta l'ora di starsene a casa dall'Asilo per un mesetto.
In ritardo per mia pigrizia, tanto per cambiare, riferisco che c'é stata la tradizionale festa di Fine Anno, con canti dei bimbi, picnic al sacco per i genitori, palloncini, gelati e caffé offerti dall'asilo a bimbi e genitori, rispettivamente. Fin qua niente di strano, che questa é una tradizione di certo non esclusivamente locale.

La cosa -ammetto- un po' strappalacrime, é che voi andate lí, e vedete i vostri bambini che cantano dolci canzoni tradizionali, come la celebre Idas Sommarvisa (la canzone dell'Estate di Ida, Ida é la sorella di Emil i Lonneberga: saga creata dalla compianta Astrid Lindgren, colei che ha pure inventato Pippi Calzelunghe):


Dunque, i vostri bimbi cantano sta cosa qui sopra, e uno dei maestri li accompagna con la chitarra.

Poi andate a casa, fate un pigro giretto su YouTube, e scoprite che quel maestro un po' capellone, simpaticone e alla mano suona in una band death/progressive metal dall'oscuro nome di Moloken:




la quale partecipa pure ad eventi-culto come lo Sweden Rock Festival, suona anche all'estero, e riceve valutazioni lusinghiere dai critici del settore.

Ditemi la veritá, voi che leggete e siete genitori: continuereste a mandare il vostro Innocente e Tenero Marmocchio ad un Asilo dove si aggirano certi Loschi Figuri? Che poi c'é anche un'altra maestra che va sfacciatamente in giro con piercing, tatuaggi e la maglietta degli ACDC.
(beh, noi sí, e con entusiasmo. Peró abbiamo certi tremendi gusti musicali a casa, é da dire)

Eh sí, é quasi da un anno che scrivo dall'Ultima Thule, e, complice il fatto che noialtri genitori di Bimbo Piccolo abbiamo poche occasioni di andar per concerti, non ho mai menzionato che questa cittadina dall'architettura piú che noiosa é riuscita sorprendentemente a produrre band musicali ben conosciute anche fuori dai confini scandinavi. 
Ok, cercheró di rimediare a poco a poco a questa mancanza. 
 
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