Friday 30 April 2010

Le Foto di Aprile

Ed ecco, puntuali come il Compleanno dell'Augusto Re Carl XVI Gustav Folke Hubertus Bernadotte (istituzione interessante solo per il 58% degli Svedesi), puntuali come l'ultima neve di Aprile che é caduta stanotte, puntuali come la Vigilia di Valpurga, o Valborg qui da noi, festa che ha il nome di una badessa del Medioevo, ma inneggia apertamente al dio Etanolo, ecco dunque arrivare le Foto del Mese di Aprile.
Scarsa qualitá, ma molta spontaneitá, come sempre. E molti Risvegli.
Buona Valpurga a tutti.

La Betulla di Pasqua:


Nel giro di una settimana, il fiume si é aperto:


ma non il Lago dell'Ultima Thule (di un paio di giorni fa):


e nemmeno il mare:


Risvegli nel Verde. 
La Tussilago e i gattini di Salice sono i primi fiori selvatici ad apparire. I crocus, in quanto coltivati, non fanno testo.


Rituali Primaverili dell'Ultima Thule (e, nell'ultimo caso, del Vikingo. Io quella roba lá mi rifiuto di mangiarla):


E, infine, il Faló di Valborg, appena in tempo per essere riportato nelle Foto di Aprile. L'Ejyafjallajökkul é verde d'invidia:


Monday 26 April 2010

Trote e Domande (post di lagne)


L'altra sera, a cena, parlavamo dell'educazione del Mezzovikingo, del fatto che per dargli l'opportunitá di parlare bene l'italiano dovremmo abitare in Italia per un periodo di tempo abbastanza lungo. Il Vikingo cominciava a fantasticare di trasferirci lí per un anno, un paio d'anni, magari fargli frequentare un po' le scuole in Italia.

Poi pensavo ai consigli di Bilingue per Gioco, che é importante far sentire alla prole bilingue che si é orgogliosi dell'Altro Paese, per incoraggiare i pargoli ad usare la seconda lingua. Facile per lei, la seconda lingua di suo figlio é l'inglese. Ma l'italiano?

Il fatto é che col tempo che passa vedo sempre meno motivi per essere orgogliosa dello Stato in cui sono nata e ho passato un quarto di secolo. Anzi, me ne vedo sempre meno cittadina. Fosse per me, inaugurerei la Cittadinanza Europea, e me la prenderei di corsa, perché mi considero abitante del Mondo, e la cultura europea é quella che mi ha condizionato di piú rispetto ad altre. Noi abbiamo deciso di dare la doppia Nazionalitá al Mezzovikingo, con la registrazione all'Ambasciata e tutte ste carte qui, perché ci sembrava cool, ma confesso che la tentazione di prendermi quella svedese (teoricamente giá dal prossimo anno) come ha fatto GattoVI a suo tempo, c'é ed é molto seducente.

Cosí, ho detto al Vikingo che non sono molto d'accordo, che per me l'Italia é un posto per andarci in ferie, ma non per abitarci. Che io sono disponibile a sacrificare il Perfetto Bilinguismo di mio figlio pur di non fargli assorbire la mentalitá che sta incancrenendo il belpaese. Un paese che vedo sempre di piú sprofondare nell'Idiozia dei programmi televisivi, che ha poco rispetto delle donne, che fa dell'Apparire una Ragione di Vanto, e del Pensare una Ragione di Vergogna, che si riempie la bocca di valori cristiani ma nega misericordia  e rispetto alle minoranze di qualunque genere. Ho detto chiaramente al Vikingo che non voglio che il Mezzovikingo assorba questa mentalitá, che anche se spegniamo la televisione ci saranno persone fuori casa che lo inviteranno a seguire certe strade facili e luccicanti. Gli detto che vorrei veder crescere il Mezzovikingo con una mentalitá da Uomo Svedese, nonostante le eventuali limitazioni del lagom o della Jantelagen.

Ho raccontato al Vikingo delle Nuove Leve della Politica Italica, di giovani di Belle Speranze, figli d'Illustri Politici e che portano il Nomignolo di un Pesce, che prendono lauti stipendi pur avendo rifatto quattro volte l'esame di Maturitá, e di altri giovani coetanei alla Trota, che fanno i ricercatori ma non vengono pagati, e dopo molti anni verranno scaricati a calci nel deretano per far posto ai Figlioli del proprio Chiarissimo Relatore.
Ecco, io non voglio far vedere al Mezzovikingo queste scelte sociali, non voglio che ritenga legittimo ovvio e conveniente diventare una Trota.
Lo so che la realtá italica non é tutta omogenea, ma sfortunatamente sono le cose peggiori quelle che sono piú evidenti.

Che cosa gli racconteró, per farlo sentire almeno un minimo orgoglioso della sua metá-non-vikinga? Della Pasta, la Pizza e i Vini? Di Opere d'Arte confezionate da Gente ormai decomposta nelle tombe da secoli?
Ai miei gentili lettori, chiedo aiuto e lumi.

(Nella foto: illustri opere del passato, trattate con pressapochismo moderno. Spero che nel frattempo il cartello sia stato rivisto)

Thursday 22 April 2010

Adesso pedala!


Questo post é stato scritto un paio di giorni fa, ma visto che oggi é l'Earth Day, beh, pensavo che potesse essere pertinente, a modo suo.

Bene, come scrivevo un po' piú sotto, ho rispolverato la mia vecchia bici, dopo averla lasciata sotto la neve tutto l'inverno. Fin qui, ammetto che non c'é nulla di interessante. Un sacco di gente va in bicicletta, specie con la buona stagione. Il fatto é che venerdí l'ho usata per andare al lavoro, e ho realizzato che é un pericolo pubblico: i freni sono non-riparabili (particolare residuo dal precedente autunno), i perni, nonostante le oliature, scricchiolano come e meglio delle mie giunture, i fili delle luci si sono rotti in qualche punto nascosto dentro il telaio, il manubrio é talmente usurato che ciurla deliziosamente, a dispetto di tutti gli interventi della chiave inglese. Il dettaglio inspiegabile é stato invece il perfetto pompaggio della camere d'aria, dopo parecchi mesi di inutilizzo
A questo punto, per evitare di lasciare orfano il Mezzovikingo e i figli di coloro che potrei incontrare sulla mia strada, abbiamo deciso di comprare una bicicletta nuova, per me e anche per il Vikingo, perché chiaramente lui mica puó essere meno figo. Lui aveva una bicicletta vecchia di un quarto di secolo, tipo militare, rubata a diciotto anni per fare una ragazzata, ridipinta e ancora  perfettamente funzionante. Osservandola da vicino, un'Italica come me puó meravigliarsi dell'assenza dei freni sul manubrio. Il particolare, che ho notato solo qui in Svezia (i miei lettori internazionali mi correggano se sbaglio), vien dal fatto che le biciclette svedesi adottano volentieri il freno a pedale: pedalando in avanti si pedala, pedalando all'indietro si frena. Bruscamente. La prima volta che ebbi bisogno di farmi prestare una bici di questo tipo, andai avanti nel panico piú profondo per l'impossibilitá di far ruotare i pedali a vuoto e aggiustare la posizione dei miei piedi, nonché per non poter  frenare gradualmente.
Inutile dire che la mia nuova bici é di modello normale, per me, almeno.

Comprare una bicicletta qui nell'Ultima Thule é un salasso economico che va accuratamente pianificato. Per ragioni inspiegabili, il bolide che ho acquistato nel weekend é quattro volte piú costoso della bici che mi portai dietro dalla Germania sette anni fa, nonostante caratteristiche e optionals pressoché simili. A questo punto mi aspetto che duri almeno quattro volte di piú, una trentina d'anni diciamo, il che non dovrebbe essere un'utopia visto che la bicicletta della mia povera nonna é ancora in circolazione. Le faranno ancora le bici come una volta? Vedremo. Intanto, all'acquisto si viene provvisti di un capace lucchetto, un'assicurazione contro il furto per tre mesi, un codice della bici, un codice della chiave, insomma, tutte le informazioni tipicamente destinate a restar seppellite in qualche cassetto, e diventare introvabili al momento del bisogno.

Usare una bicicletta appena comprata é un'esperienza a calorie zero (specialmente se la strada dal negozio a casa é in discesa): i freni funzionano, la catena perfettamente lubrificata scivola nel cambio, tutto é pace e voluttá.
Andare in bicicletta nell'Ultima Thule é un'esperienza che, per una reduce dalle strade padovane come me, si riassume in una parola: lusso. Le strade dell'Ultima Thule sono fiancheggiate da un'incredibile ragnatela di piste ciclabili (spazzate e insassolinate d'inverno), gli automobilisti in genere si fermano, le piste piú ripide sono riscaldate d'inverno per evitare adrenalinici effetti toboga
Sulle strade padovane un* ciclista rischia la vita ogni giorno, a causa delle auto.
Sulle strade dell'Ultima Thule, un* ciclista rischia la vita un paio di volte alla settimana. Perlopiú, a causa degli altri ciclisti. Ne esistono diverse categorie, alcune delle quali meritano la segnalazione per la loro capacitá d'irritare il prossimo, cioé me.

Fedele alla Linea. La sua, quella che rappresenta il minimo percorso tra due punti nel piano euclideo. Questo tipo ha conoscenze matematiche limitate, ed ignora l'esistenza dello Spazio Curvo. Se vi capita d'incontrarlo, siate pronti sul manubrio. Se la strada é ricoperta da: un subdolo straterello di ghiaccio appena riformatosi la notte, da fango, da uno strato di sassetti non ancora spazzati, oppure siete in presenza di neve bagnata a solchi, sono emeriti fatti vostri. Nell'eventualitá, mettete in conto l'acquisto di un paio di pantaloni nuovi, e magari anche di una ruota.
L'Ottimista. Sottospecie del Fedele alla Linea, di tipo molto Veloce. Ha una fiducia smisurata negli altri, specialmente verso l'altrui efficienza frenante e prontezza di riflessi.  Dal canto suo, ha deciso di non averne bisogno, la vita é bella anche senza.
L'Olimpionico. Comprende spesso le sopracitate due categorie. Ha muscoli d'acciaio, bicicletta Ultimo Modello, occhialetti scuri. Raggiunge velocitá prossime a quelle del suono, per cui non fate in tempo a percepirlo, che giá siete comodamente distesi sull'asfalto a riveder le stelle. Per contropartita, non arriverá a sentire la catena d'insulti che gli state urlando nei piú improbabili idiomi stranieri e dialetti della bassa Trevigiana.
L'Ostruzionista. Evidentemente dotato di occhi camaleontici, o presi in prestito alle beccacce: riesce a capire esattamente la vostra posizione alle sue spalle, e si sposta in modo tale da impedirvi il sorpasso. La sua velocitá é, naturalmente, un metro al secondo inferiore alla vostra. Di solito lo s'incontra quando si é in ritardo al lavoro.
Il Gruppo Regola di Hund , o della massima Molteplicitá: "Se due o piú elettroni occupano orbitali a uguale energia, gli elettroni occupano il maggior numero possibile di questi orbitali, e a spin paralleli". Stessa cosa avviene con un gruppo di ciclisti che vada nella stessa direzione: essi si allargheranno parallelamente fino ad occupare l'intera larghezza della strada, indipendentemente da quanto é ampia. Essendo questa la situazione a piú bassa energia, l'intero gruppo viaggerá sempre (molto) piú lentamente di voi. Comportamento tipico degli studenti liceali, evidentemente freschi di lezioni di Chimica e Fisica.
Lo Sprovveduto. Forse la categoria peggiore. Gira con un mezzo di solito non a norma di legge, ignorando disposizioni fondamentali come metter i fari, disporre di freni funzionanti, usare il casco. È imbranato a far le curve, prendendole troppo larghe o troppo strette, taglia la strada all'improvviso, indeciso fino all'ultimo quale direzione prendere, non di rado perde l'eventuale bagaglio per non saperlo legare al seggiolino come il Buon Senso comanda.

A quale categoria appartenga la sottoscritta, beh, questo non ve lo racconto.




Tuesday 20 April 2010

La Nuvola Bianca


I Cigni Selvatici a Coole

Gli alberi sono nella loro bellezza autunnale,
i sentieri del bosco sono asciutti,
nel crepuscolo di ottobre l'acqua
riflette un cielo immobile;
sull'acqua fra le pietre
ci sono cinquantanove cigni.


È questo il diciannovesimo autunno
da quando la prima volta li contai;
li vidi, prima che finissi il conto,
tutti all'improvviso alzarsi
e disperdersi volteggiando in grandi cerchi spezzati
sulle ali rumorose.


Ammirai quelle splendenti creature
e ora il mio cuore è triste.
Tutto è cambiato da quando io,
ascoltando al crepuscolo
la prima volta, su questa riva,
lo scampagnio delle loro ali sopra il mio capo,
camminavo con passo più leggero.


Instancabili, amata e amante,
remano nelle fredde
correnti amiche o scalano l'aria;
i loro cuori non sono invecchiati;
passione o conquista ancora li accompagna
nel loro errante vagare.


Ma ora si lasciano andare sull'acqua immobile,
misteriosi, stupendi.
Fra quali giunchi costruiranno il nido,
su quale sponda di lago o stagno
incanteranno occhi umani quando al risveglio
un giorno scoprirò che son volati via?

(William Butler Yeats)


Ma qui non é autunno, bensí primavera, e i cigni non sono cinquantanove, ma 1500-3000, e si sono radunati nella periferia dell'Ultima Thule, per la gioia di ornitologi e uccelli rapaci, rimasti a bocca asciutta dopo la lunga attesa invernale. Non ho avuto la possibilitá di vederli tutti di persona, ma un paio di loro usano ritornare e nidificare d'estate nella baia davanti la nostra stuga, e anche quest'anno so che potremo ammirare le loro candide ali volteggiare sulle acque basse del nostro mare nordico, per ora ancora ostinatamente ricoperto di ghiaccio.

La foto non é mia, purtroppo, ma é tratta dal relativo articolo sul giornale locale.

La primavera sta proprio arrivando.     

Thursday 15 April 2010

Passaggi di Stato

Aprile dolce dormire, 
gli uccelli cantare 
e gli alberi fiorire...

Cosí recitava una filastrocca, o canzone che dir si voglia, sentita dai miei quando ero un pochetto piú giovane. Se il Dormire per me é un'Utopia valida tutto l'anno, gli uccelli effettivamente giá gorgheggiano da Marzo perfino qui nel Nord del Nord, diciamo pure che invece la terza strofa é ancora sfacciatamente fuori luogo e tutti gli alberi, se si escludono le conifere, qua sono ancora rigorosamente spogli e accenneranno ad un timido verdeggiare solo verso la fine del mese.
È stato giá ripetuto a destra e a manca su tantissimi altri luoghi virtuali e non, che l'appena passato inverno é stato generoso di neve. È quindi ora di andare a rispolverare l'Oracolo del Sorbo e vedere quale delle Versioni Popolari é da ritenersi corretta come Metodo Scientifico di Previsione della Neve. Vince indubbiamente la saggezza Norrlandese, che riteneva la quantitá di Bacche di Sorbo inversamente proporzionale all'Abbondanza delle Precipitazioni. Qualcuno mi risponderá che sarebbe meglio avere un Campione Statistico di parecchi anni, ma qua non stiamo certo a fare i pedanti, suvvia.

Secondo il mio Calendario del Contadino, l'Orso, animale sacro ai Same e dedito a visite saltuarie nelle periferie dell'Ultima Thule, s'é risvegliato dal letargo ieri. Sempre secondo le previsioni del Calendario, se la  medesima giornata é fredda, l'estate sará calda. Ohibó. Siamo stati deliziati di un sole tiepido e cristallino, e per la prima volta ho tirato fuori la mia scassatissima bicicletta dopo averla liberata da una residua morsa di neve ghiacciata (ma questo é un capitolo a parte). Spero dunque non si nascondano Cattivi Presagi dietro questo clima giulivo.

Sia come sia, se l'orso si risveglia, ha preso una buona decisione: negli ultimi dieci giorni le temperature sono sempre state sopra lo zero, le immense colate nevose si sono ridotte alquanto e gli ultimi blocchi di Ghiaccio Assassino stanno precipitando dai tetti (qua non c'é ironia: solo una settimana fa uno di questi s'é schiantato a un paio di metri da dove il Mezzovikingo e io giocavamo, nel cortile di casa).
È curioso vedere che il desiderio di veder scomparire la neve in primavera sia altrettanto forte di quello autunnale di vederla arrivare. Cosí, quella che fu con fatica spalata via dal passo carraio in inverno, ora viene rispalata sul selciato dal Vikingo, per farla sciogliere piú in fretta e hjälpa våren på traven, ovvero aiutar la primavera in pista, come dice lui.


Pure il Regno Vegetale inizia a scalpitare, e giá sotto le coltri bianche inizia a rinverdire:


Il Passaggio di Stato da acqua solida a liquida fa riemergere tutto un campionario di oggetti accumulati durante l'Oscura Stagione, e rivela il Virtuosismo dei Norrlandesi nel farsi creder Virtuosi e immuni da vizi, finché neve non ci separi: si scopre cosí come l'Uomo usi il suo amico piú Fido per concimare le aiole comunali e i bordi delle strade, alla barba dei Sacchettini, oppure come si possano celare discretamente abitudini non cosí innocue per la salute. I reperti torneranno alla luce solo mesi dopo il Misfatto, assicurando un comodo anonimato.



(per chi non fosse avvezzo ai costumi locali, quelle qua sopra sono delle graziose scatolette di snus).

Viene infine allo scoperto la forza bruta e la determinazione degli spalaneve. Probabilmente il Comune dell'Ultima Thule deve metter da parte una discreta sommetta ogni anno per porre rimedio alla forza da berserk dei propri mezzi. Qui si puó ammirare un marciapiede nuovo di disgelo:


Il Segnale piú sicuro della Fine dell'Inverno, comunque, é l'apparizione sulle strade delle Camionette Spazza-Sassetti. Nell'Ultima Thule e dintorni non s'usa il sale per rendere le vie praticabili, bensí s'innaffiano di sabbia e ghiaietto i luoghi infestati dal ghiaccio. Quando le raccogli-sassetti sono in azione, come in questi giorni, allora si sa che non ci saranno piú abbondanti nevicate.
Sottolineo abbondanti, perché non di rado gli ultimi fiocchi bianchi potrebbero far un'apparizione fin nella prima decade di Maggio.

Saturday 10 April 2010

Visite e Impressioni


Chi scrive un blog se ne sta chiuso nella sua stanzetta davanti al computer, a casa o altrove con un portatile, e scrive per sé e per dei lettori che nella maggior parte dei casi non saprá mai chi sono. Se si esclude la Blogfesten, non ho la piú pallida idea di chi siano veramente le persone che passano di qua, leggono, talvolta lasciano un commento. Ogni tanto peró ci sono delle graditissime eccezioni: e fu cosí che due ragazzi, Andrea e Ylenia, si sono addirittura spinti da Parma fino all'Ultima Thule per conoscere di persona questa cittá di cui scrivo e straparlo, nel bene e nel male. Mi ha fatto moltissimo piacere incontrare questi due giovani, curiosi, intelligenti e intraprendenti, e stare a raccontarsela per una serata di com'é e come non é vivere qui in Svezia e a Umeå.
Il tutto dopo praticamente sette anni esatti da quando io venni qui, agli inizi di aprile 2003, per fare il colloquio che avrebbe dato una gran svolta alla mia stessa esistenza: incontrai una cittá innevata, dall'aria sottile e immersa in spazi aperti, un mucchietto di edifici in mezzo a boschi sterminati e a un fiume ancora ricoperto di ghiaccio. Un po' come é successo con questi ragazzi, che hanno incontrato l'Ultima Thule per la prima volta nel bel mezzo di Marzo.
A Ylenia e Andrea faccio un grandissimo in bocca al lupo, e lascio loro la parola con le loro impressioni su Umeå.

Premessa:
Siamo due studenti universitari di Parma (Andrea e Ylenia), alle prese con l'ultimo anno della laurea triennale in Chimica.
Il nostro sogno sarebbe di lavorare nella ricerca e, per aver maggiori prospettive di lavoro, abbiamo deciso di emigrare all'estero.
Dopo aver valutato diverse destinazioni, abbiamo scelto l'Università di Umeå e quindi la Svezia per svariati motivi, accademici e non.

Siamo quindi andati a “sondare” il terreno per vedere la nostra futura città.
Umeå è una cittadina carina, molto organizzata e funzionale.
Ci hanno colpito molto i negozi lungo la via del centro perchè sono comunicanti all'interno, e quindi si può percorrere un'intera via di negozi restando al caldo (noi le abbiamo utilizzate poco, ma penso che in dicembre/gennaio risultino abbastanza comode!). Questa soluzione va un po' a scapito della bellezza degli edifici, che in effetti sembrano un po' tutti uguali (però se dobbiamo scegliere, preferiamo la comodità alla bellezza).
I prezzi che abbiamo trovato sono in media leggermente inferiori a quelli italiani, quello che invece ci ha stupito sono i prezzi delle case che sono veramente ridicoli, ma forse pesa il fatto che non è da tutti vivere a quelle latitudini.
Il freddo però non è stato assolutamente un problema, visto che l'Ylenia, sebbene sia molto freddolosa, si è trovata bene anche a -16 °C, e a mezzogiorno a volte giravamo in piazza con la giacca aperta!
Vicino al centro c'è la piazza Vasaplan, punto d'incontro d'andata e ritorno di tutte le linee dei bus (un po' cari a dire il vero), molto ben organizzato, che abbiamo sfruttato per la nostra giornata al Västerbotten Museum, il museo sulla storia Norrlandese, che ci è piaciuto parecchio (a parte le mostre temporanee, che erano un po' troppo futuriste).
La città è abbastanza pulita (tranne la domenica, giorno nel quale sembra non lavori nessuno) e le vie del centro sono tenute sempre misteriosamente sgombre da neve e ghiaccio.
La vita serale non è certo quella di Rimini in estate, però per le nostre esigenze va più che bene (soprattutto i pub sono molto belli).
Da quello che abbiamo visto, la cittadina si è rivelata molto ospitale (la gentilezza delle persone è incredibile), ben servita e organizzata e soprattutto tranquilla, aspetto molto positivo anche per chi deve andare là a studiare (chissà come dev'essere studiare in un ambiente senza stress vari!!).
Ringraziamo infine Gianna e la sua famiglia per averci offerto una cena in stampo svedese,
(kroppkakor, e prosciutti di alce e renna) che abbiamo apprezzato molto, per la bella serata che abbiamo passato insieme e per averci messo a disposizione questo spazio sul suo blog!
Hej då!

Tuesday 6 April 2010

La Festa in Giallo

Qualcuno dei miei gentili Commentatori e Lettori aveva, prima di domenica, espresso il desiderio di sapere che si fa a Pasqua nelle lande dell'Ultima Thule. Ritornati dalla stuga dei suoceri soltanto ieri, carichi di cioccolatini, pigrizia cronicizzata e un Mezzovikingo implorante la Nonna, mi rendo conto che aggiornare il blog soltanto il martedí dopo é un po' vergognosetto. Comunque, mantengo la parola e riporto qualche Punto fondamentale del Primo Rito di Primavera degli svedesi.

Punto Primo: allo svedese medio sembra non importare molto del significato religioso della Pasqua, almeno a giudicare dai miei conoscenti e parenti. La Pasqua é un arcaico Rito Primaverile, Festa Prima di una serie dove si comincia nervosamente a cercare invano il primo filo verde e a rosolarsi beatamente al pallido Sole con qualche grado sopra lo zero, cullandosi col suono cristallino dell'Acqua nei suoi Cambi di Stato.

Punto Secondo: per prepararsi, si comincia a mostrare insofferenza verso tutti i colori cupi. I luoghi frequentati da persone, pubblici o privati, si riempiono di collezioni di oggetti piú o meno kitsch dai colori rigorosamente pastello, primo tra tutti il Giallo. Tripudi di Pulcini, Ovetti, Candele-ovetto, Galletti, Coniglietti, Animaletti graziosetti. Anche gli Svedesi hanno un cuore romantico. Crudele é chi lo nega.


Grandi favoriti dalla tradizione sono comunque le piume di varie tinte che vengono appese agli alberi ancora spogli o a mazzi di rametti di salice pieni di morbidi fiori a gattino. La Municipalitá dell'Ultima Thule provvede ogni anno a sacrificare una grande betulla, portandola in piazza e decorandola di piume ed uova. 
Secondi in classifica arrivano i vasetti con narcisi di varie fogge e dimensioni. Il narciso é cosí indispensabile all'atmosfera pasquale che il suo nome svedese é, non per nulla, Påsklilja, giglio di Pasqua.


Punto Terzo: il Giovedí Santo. Siccome il Venerdí Santo, Långfredagen o Venerdí Lungo é giorno festivo, é chiaro che il giorno precedente molti lavorino solo metá giornata e i negozi chiudano in anticipo. Per ovviare all'inconveniente di aver dimenticato di far la spesa, ecco che gli svedesi sfruttano il lavoro minorile e mandano in giro i propri figli vestiti da pensionate del 1800 a mendicare godis. Siccome il Mezzovikingo é ancora piccolo per queste cose, vi rimando all'esauriente descrizione di stardust qui a fianco (e io mi riservo qualcosa da scrivere per l'anno prossimo)

Punto Quarto: appena prima del Grande Giorno l'Ultima Thule si svuota. La stragrande maggioranza dei propri abitanti si trasferisce in blocco verso le Montagne al confine con la Norvegia, in qualche posto chiamato Hemavan o Tärnaby. Lí la gente scia, prende il sole, fa la sauna, mangia e dorme. Piú o meno quello che potrebbe fare anche a casa, ma a 3-400 km di distanza. Non si creda che il comportamento sia contradditorio, del tipo voglio la primavera ma poi me ne vado al freddo: il tutto fa parte di un Rituale Preciso. Non si puó implorare la Primavera senza prima sacrificarsi per l'ultima volta alla Divinitá dell'Inverno. E poi si sa, su in montagna c'é meno gente, dettaglio mica da poco. Il Vikingo sarebbe stato tentato di farci fare il giretto ad Hemavan, dove i suoi hanno, manco a dirlo, una stuga. Ma, considerata la mia abilitá nell'Arte dello Sci, e l'insofferenza del Mezzovikingo per i viaggi in auto piú lunghi di venti minuti, abbiamo sopperito benissimo con la permanenza nella stuga al mare dei miei suoceri.
Il Vikingo ha convenuto che la decisione é stata saggia e se n'é stato in veranda a prendere il sole dopo averne spazzato via mezzo metro di neve:


Punto quinto: cosa si mangia. Vi rimando alla descrizione del menú della Vigilia di Natale. Fatene una versione decisamente piú leggera, aggiungeteci qualche uovo sodo in piú, e qualche piatto di carne in meno, e sarete accontentati. Chiamate lo Julskinka Påskskinka (prosciutto di Pasqua), fate lo stesso con lo Julmust, e il quadro sará quasi completo. Mancherá, ovviamente, l'uovo di Pasqua, che in Svezia é l'esatto opposto di quello italiano: qui é l'uovo ad essere fatto di cartone o plastica, mentre la sorpresa é costituita da quell'incredibile arsenale chimico che sono i godis

sorpresa!

Noi che cerchiamo di fare una dieta sana abbiamo sostituito le caramelle con cioccolata di vario tipo, compreso l'apriscatola apribottiglie e i chiodi arrugginiti che si vedono  in figura e che provengono da un'azienda cioccolatiera artigiana di Domodossola. Nell'Ultima Thule  c'é poca roba, ma ogni tanto anche il supermercato del quartiere propone sorprese culinarie di nicchia. Il Mezzovikingo, che detesta i dolciumi, s'é invece visto recapitare biscottini a forma di letterine e uva, cosí, tanto per continuare la disputa su O e U.

Buona dieta a tutti, specialmente a me.

Saturday 3 April 2010

Norrlandesi Sporcaccioni

I giornali locali dell'Ultima Thule hanno una sezione destinata agli ultimi arrivati del Paesello: genitori orgogliosi o meno possono spedire qui le foto di sé coi pargoli, specificando quando e dove sono nati, quanto pesavano, erano lunghi, eccetera. I piú ambiziosi si rivolgono ad uno studio fotografico per quest'opera, i piú schivi lasciano il campo libero al solo marmocchio (come abbiamo fatto noi a suo tempo col Mezzovikingo), altri ancora snobbano totalmente la cosa e preferiscono non partecipare affatto.
Fu cosí che un paio di giorni fa furono pubblicate le foto di altri nuovi bimbi, nati tra gennaio e febbraio. Quattro di queste, curiosamente, mostravano lo stesso signore, che risponde al nome di Andreas Utterhall, come orgoglioso padre di quattro marmocchi, i quali non sono quattro gemelli ma hanno ben quattro madri diverse.


Di fronte all'inusuale fatto, il giornalista si premuró d'intervistare il fortunato (?) padre, chiedendogli lumi sulla sua fertilitá. Coloro che ritengono la Svezia Paese Libertino e Svergognato han qui pane per i propri denti: la risposta fu che il signore in questione doveva sposarsi, e gli fu preparato un degno Addio al Celibato.


In pratica finí che la Fika prevista per l'Occasione perse il suo Significato Svedese per acquisire quello Italiano (che disdetta, peró, che ben quattro delle signore presenti stessero ovulando...), il Matrimonio fu sospeso, e il giovinotto si ritrovó a dover contrattare con la Mutua per farsi quadruplicare i giorni di Congedo Parentale.
Alcuni lettori, evidentemente non Pro-Life, dell'Ultima Thule han scritto indignatissimi il proprio Commento alla Notizia, dando del ladro a quest'uomo che intende sottrarre giorni extra dalle Casse della Mutua solo perché non s'é dato la pena di usufruire dei molti anticoncezionali disponibili sul mercato (il sottofondo Jantelage é pure velatamente percepibile, insomma, sto Andreas, chi si crede di essere?)

Bene, e qui noi tutti sappiamo che giorno era un paio di giorni fa.

Intanto, buona Pasqua a tutti. Sulle usanze del periodo ritorneró dopo la Festa in stuga (devo pure avere il tempo di fare qualche foto).
 
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